Lessicografia della Crusca in rete

Volume 8 - Dizionario 5° Ed.
20) Dizion. 5° Ed. .
INFILAGUAINE.
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pag.702

INFILAGUAINE .
Definiz: Sost. masc. Ago grosso, di ferro, acciaio, argento, o d'altro metallo, fatto a guisa di laminetta stiacciata, con punta ottusa, e con cruna grossa, che serve a infilar nastri, cordoncini, passamani, e simili, nelle guaine delle sottane, nei buchi delle federe, e simili; Infilacappj.

21) Dizion. 5° Ed. .
INFILARE.
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pag.702

INFILARE.
Definiz: Att. Passare con filo, Munire di filo, riferito ad ago; Far entrare nella cruna dell'ago, Far passare per essa, il filo da cucire checchessia. –
Esempio: Bellinc. Rim. F. 2, 93: Io dormo in una cameraccia a tetto, Che un pellegrin non vi starebbe in dono, L'ago vi infileresti a ogni tuono, Ella m'ha a fare astrologo perfetto.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 111: Son cose (gli aghi) da man bianche e da gentili: Però le donne se gli hanno usurpati, Nè voglion che altri mai che lor gli infili.
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 71: Elle aguzzavano e stringevano insieme le ciglia, in quel modo che fa un sartore, che per esser vecchio ha la vista debole e poca, nella cruna dell'ago, per scorgerla ed infilarlo.
Definiz: § I. Riferito a cerchio, campanella, o cosa simile, vale Far passare filo o corda a traverso il vuoto di essa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1, 11: Burle diverse Facendo or qua or là, rimurando usci,... 'nfilando Le campanelle, e quelle strascicandoci Dietro, ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 19: Dal suo rostro un cerchio pende..., e vorre' infilarlo a tutti i modi.
Definiz: § II. Riferito a filo, corda, o simili, vale Introdurre nel foro, o nel vuoto, della cosa di cui si parla. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 25, 17: E va d'attorno al girifalco strano Per infilar la corda nell'anello.
Esempio: Fag. Comm. 1, 35: Come le son corde, ci vorrà altro che ago da basti a infilarle: infino a spago pur pure.
Definiz: § III. Vale anche Passare checchessia con filo, per mettere in serie, filza, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 112: Infilasi coll'ago qualche vezzo.
Esempio: Ricett. fior. M. 41: Dell'una e dell'altra pianta a noi vien portata la radice in pezzetti o fettuccie rotonde e secche, le quali, dopo averle colte fresche e spremute o acciaccate con le mani, l'infilano e le mettono a sciugare, ec.
Definiz: § IV. E per Fare attraversare checchessia da un fil di ferro, di ottone, e simili, per tenerlo fermo. –
Esempio: Tratt. Set. 123: Quando torna, piglia la poliza che mandasi all'orditore, e pesa detto pelo e poni in la poliza, acciò che quando il dai al tessitore non l'abbia ripesare, e infilala su insieme con uno cannoncino di pelo per dare giunta.
Definiz: § V. Riferito a persona, o a parte del corpo, vale Passare da parte a parte, Traversare con ferro, spada, e simili, a fine di uccidere. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 21, 51: Vi vo' infilare a foggia di ranocchi E lasciarvi per pasto degli allocchi.
Esempio: Fag. Rim. 5, 294: E a quello che s'oppone, Temerario, fellone, Io colla forte lancia Infilerò la pancia.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 216: Quel non si muove, e il Conte valoroso Mette man, tira un colpo, e l'ha infilato.
Definiz: § VI. Pure per Traversare passando pel centro, detto di asse e riferito a sfera. –
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 7: Egli a gran studio E sfere e cerchj massimi e minori, Sopra la superficie circondotti Dell'umil terra, che 'l loro asse infila, Squisitissimamente n'ebbe espressi.
Definiz: § VII. E per Fermare checchessia in cosa appuntata, che penetri in esso. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 41: Mercè gli chiede; ed Orlandin non bada A quel che dice; e le taglia la testa, E se la infila in punta della spada.
Definiz: § VIII. Vale anche Ficcare, Cacciare, Mettere, checchessia in un vuoto; come infilare la candela nel bocciuolo del candeliere, e simili.
Definiz: § IX. Infilare, riferito a vestimenti e calzature, dicesi per Aggiustarli a quella parte del corpo per la quale son fatti; e comunemente si usa con le particelle pronominali. –
Esempio: Giust. Vers. 15: Ma l'infilarmi poi (parla lo Stivale) non è sì facile Nè portar mi potrebbe ogni arfasatto.
Esempio: E Giust. Vers. 17: Fra gli altri dilettanti oltramontani, Per infilarmi un certo re di picche Ci si messe co' piedi e colle mani.
Definiz: § X. Riferito figuratam. a via, strada, uscio, vale Prendere, Passare, per essi. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 672: Il che eseguirono per altro sentiero da non poter essere infilato da i nemici, a i quali ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 14: Rivestitomi e messomi in arnese, Infilo dritto dritto lo stradone Che mena a Pisa, ec.
Definiz: § XI. E pur figuratam., riferito a problema, quesito, indovinello, e simili, vale Intenderlo, Indovinarlo, Darci dentro.
Definiz: § XII. E in ischerzo, riferito a rima, vale Trovarla. –
Esempio: Giust. Vers. 94: Se poi m'è dato d'infilar la rima O male o bene, Scrivo ec.
Definiz: § XIII. Riferito a scrittura, componimento, e simili, vale figuratam., Imparare agevolmente a memoria, Ritenere con facilità. –
Esempio: Nell. Iac. Dottoress. 3, 1: Lo spirito e la franchezza non ti mancherà; ma la memoria? B. Di questa credo di potermene assicurare, perchè basta che io legga una sol volta una canzona, l'infilo di botto.
Definiz: § XIV. Infilare, riferito a trottola, significa Avvolgere intorno ad essa lo spago per potere, tirandola, farla girare; e riferiscesi anche alle ruzzole, le quali si tirano con lo spago per imprimer loro più forza. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 22: Io infilo la ruzzola per dargli più forza.
Definiz: § XV. Infilarsi da sè, da se stesso, o a sua posta, e anche semplicemente Infilarsi, si disse di chi, per imprudenza e senza esservi costretto, manifesta alcuna cosa che lo pregiudichi. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 3, 8: Le parole non s'infilano. V. Lo so ancor io: ma so ancora che alle volte fanno infilare, perchè una volta che si è data una parola, bisogna mantenerla; però bada bene anche tu a quel che ti scappa di bocca, e non t'infilar tu senza avvedertene, perchè ec.
Definiz: § XVI. Le parole non s'infilano; è proverbio usato a significare: Che non è da credere alle parole, quando non sieno messe in iscritto, essendo facile che alcuno dica di fare checchessia e poi non lo faccia. –
Esempio: Nell. Iac. Torment. 3, 8: Io ti piglio in parola, benchè sappia il proverbio che le parole non s'infilano.
Definiz: § XVII. Infilare gli aghi al buio. –
V. Ago, § XV.
Definiz: § XVIII. Infilare le pentole. –
V. Pentola.
Definiz: § XIX. Non infilarne una, dicesi familiarmente per Non riuscire a fare nessuna cosa bene, o con buon successo.

22) Dizion. 5° Ed. .
INFILATA.
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pag.703

INFILATA .
Definiz: Sost. femm. Quantità di cose, o Tutte insieme le cose, infilate in checchessia. –
Esempio: Fag. Rim. 5, 294: E quando averò fatta Una bella infilata, O dichiam stidionata, Di sett'o otto di quegli uccellacci..., Te gli regalerò per fare arrosto (qui scherzevolmente).

23) Dizion. 5° Ed. .
INFILATO.
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pag.703

INFILATO.
Definiz: Partic. pass. di Infilare. –
Esempio: Ricett. fior. M. 131: Scoglie di scilla bianca di grandezza mediocre,... infilate con ago di legno, rade, e tenute all'ombra a seccare per quaranta giorni, di poi tagliate col coltello di legno.... Poni in vaso ec.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. XV: Che questi pezzi di calcedonio.... potessero, infilati co' cordoni posti all'estremità delle vesti o con altro, servire per fibule, si può forse argumentare da quello che si raccoglie dagli autori, che anticamente facessero servire per fibula una sola gioia.
Definiz: § I. In forma d'Add. Passato, Traversato, con filo, detto di ago, perle, o d'altra cosa che sia forata. –
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 254: Ricordo come questa mattina a dì 15 di maggio portai a mona Sandra mazocchiaia a casa sua once 1/3 di perle di 23 per denaro, le quali disse gli mancavano per fornire la rete, furono once 1/2 sanza il filo, con altro che c'era venne avere once 6 1/3 di perle in tutto, meno il filo in che sono infilate che può essere denari uno in circa.
Esempio: Caran. Eustaz. 38: Collana avvinta intorno al collo segnata d'oro ed infilata di pavonazzo di grana.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 83: Avendola (una vipera) il valente notomista Tilmanno ferita in pelle in pelle su l'arco della schiena con un ago infilato d'una agugliata di refe..., dopo alcuni strani avvolgimenti, cascò morta.
Definiz: § II. Pure per Passato da parte a parte, Traversato, da checchessia, Infilzato. –
Esempio: Ricett. fior. M. 9: Si seccano (le radici) parte intere, come quelle che sono piccole come la valeriana, l'asaro, le barbe del brusco, degli asparagi, e simili; parte tagliate in pezzi; parte levata l'anima di dentro, e serbate le scorze infilate in uno spago, discosto l'una dall'altra tanto ch'elle non si tocchino, ed appiccate in una stanza.
Esempio: Ross. A. Cical. III, 2, 287: Sono sentenziati (i beccafichi).... a esser passati banda banda da un acutissimo spiedo, e posti, così infilati, accostissimo alla brace infocata.

24) Dizion. 5° Ed. .
INFILATURA.
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pag.704

INFILATURA .
Definiz: Sost. femm. L'atto dell'infilare, e Lo stato della cosa infilata. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 25, 19: Ed ella: Dal suo rostro un cerchio pende (Dice); vorre' infilarlo a tutti i modi. E il cieco a lei: Da te che si pretende Con quella infilatura, che lo annodi?

25) Dizion. 5° Ed. .
INFILTRARE.
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pag.704

INFILTRARE.
Definiz: Neutr. e Neutr. pass. infiltrarsi Penetrare insensibilmente acqua, umidità, e simili, a traverso un corpo solido, come un muro, terra, e simili; Filtrare.
Definiz: § Figuratam. –
Esempio: Capp. Pens. Educ. 281: Le teorie discordi s'infiltrarono a quella guisa che fanno i chimici dissolventi nel corpo sociale.

26) Dizion. 5° Ed. .
INFILTRATO.
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pag.704

INFILTRATO .
Definiz: Partic. pass. di Infiltrare.

27) Dizion. 5° Ed. .
INFILZAMENTO.
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pag.704

INFILZAMENTO.
Definiz: Sost. masc. Lo infilzare.
Definiz: § Term. d'Aritmetica. Riferito a due o più frazioni, si disse per Moltiplicazione, ed anche per Prodotto. –
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 84: Finalmente si osservi che alcuni chiamano innestamenti, o pure infilzamenti di varie frazioni il prendere alcuni rotti di altri rotti.... o a soli due per volta, o a tre, o a molti altri: il che, quantunque torni difficile a molti, che non trovano la maniera di calcolarli, si può facilmente fare, bastando moltiplicare insieme i loro numeratori, ed insieme parimenti i denominatori di esse frazioni; e fattasi la frazione col prodotto di quello e di questo, ne riuscirà il desiderato infilzamento.

28) Dizion. 5° Ed. .
INFILZARE.
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pag.704

INFILZARE.
Definiz: Att. Traversare, Passare da parte a parte, una cosa, per tenerla ferma e in filza con altre, Mettere in filza. –
Esempio: Grazz. Pros. 362: Primieramente si pigliano parecchi buon rocchi di salsiccia,... e infilzandosi nello stidione si tramezzano con una foglietta, di alloro o di salvia non importa, e dipoi avendo un buon fuoco di carboni accesi, si dà a volgere alla fante o al garzone o ad un compagno, e si piglia intanto un pane e dividesi per il lato e, fattone due parti, con la forchetta o col coltello infilzandone una, si mette sotto dove gocciola la salsiccia, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 503: Io sono stato al mondo Tanto, ch'io so come s'infilzan l'oche Nello schidione, ec.
Esempio: Soder. Cult. Ort. 116: Si conservano questi (i funghi) interi nell'olio per tutto l'anno, e si seccano ancora forandogli con un ago, e infilzandogli in un filo tenuti al sole.
Esempio: Salvin. Iliad. 22: E assaggiaron le viscere; in minuti Pezzi il resto infilzar negli schidioni.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 121: E' non ha (Aristotile) scritto per il volgo, nè si è obbligato a infilzare i suoi sillogismi col metodo triviale ordinato; anzi servendosi del perturbato, ha messo talvolta ec.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 81: Attesochè, facendo essi (gli scrittori di storie) d'ogni erba fascio, raccogliendo i rumori delle piazze ed infilzando gazzette, gareggiarono a saltar de' primi sul palco.
Definiz: § II. Pur figuratam., riferito a preghiera, orazione, vale Recitarne quasi continuamente; e propriamente riferiscesi a paternostri o avemmarie. –
Esempio: Cant. Carn. 1, 82: Stava costui la carne a macerare; Attendendo a 'nfilzare De' paternostri con gli altri romiti.
Esempio: Machiav. Comm. 90: La sta quattro ore ginocchioni a infilzar paternostri, innanzi che la se ne venga a letto.
Definiz: § III. E riferito a sentenze, esempj, e simili, vale Citarne un gran numero, Incastrarne nel discorso in gran copia e con superfluità; e riferito a bugie, fandonie, bestemmie, vale Dirne una dietro l'altra. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 149: Mamerco infilzava esempj, che Scipione ec.
Esempio: Magal. Lett. 59: Ma ell'è pur bella, Monsignor mio caro, l'invenzione, ell'è pur bella! E poi, come tutte le cose belle, facile facile facile, per modo che vi sbattezzerete; e piaccia pure a Dio che non infilziate una quarantina di bestemmie ereticali, per dispetto che ella non sia sovvenuta a voi.
Definiz: § IV. Riferito a versi, discorsi, parole, e simili, vale Buttar giù, Mettere insieme, in grande copia, ma alla peggio, e senza la debita considerazione. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, Introd.: Felici coloro Ch'assisi in mezzo de' loro alti scanni, Gravi di libri e ruotoli e processi, Vanno infilzando parolette e ciance, Per barattarle a piastre e a zecchini, E a vasi d'argento.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 59: Qualunque poetucolo che sa Quattro versi infilzar meglio che può, Al primo libro, che stampando va, Cita ec.
Definiz: § V. Riferito a cifre o a partite, vale Scriverne sul libro dei conti molte l'una dopo l'altra, in guisa da parere una filza. –
Esempio: Cecch. Malandr. 389: Ho un oste scarso più che il fistolo Che mi sta sempre a torno, e mi si manica Con la penna, e m'infilza là sul libro Tanti de' dar, che fa tosto una faccia Che par un campo pien di porche.
Definiz: § VI. E in senso particolare, per Traversare, Passare, con filo, spago, e simili, carte, documenti, per conservarli, tenerli in ordine a modo di filza, ed anche Infilarli in un filo di ferro o d'ottone sostenuto da un piede, oppure attaccato a checchessia: Mettere in filza. –
Esempio: Cap. Comp. Orsam. 3, 19: Debiano i detti camerlinghi infilzare le polize per ordine come le mettono in libro.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 152: Io ne fo ricordo al mio quadernuccio, e 'nfilzo le polizze che mi manda.
Esempio: Legg. Band. C. 2, 183: Nelle quali filze, da poi ch'elle saranno fatte e sieno respettivamente obligati far subito infilzar tutte le commissioni e rescritti resolutivi di cose non secrete, ec.
Esempio: E Legg. Band. C. appr.: Le quali suppliche, informazioni e lettere di cose secrete ell'ha voluto e vuole che non sian tenuti infilzarvi (in una filza grande con cartone di sotto e di sopra).
Esempio: E Legg. Band. C. appr.: Sieno obbligati dipoi giornalmente infilzare o fare infilzare e registrare come di sopra tutte le commissioni ec.
Definiz: § VII. Riferito a cosa comecchessia forata, e più specialmente ad ago, vale Far passare pel foro di essa cosa, o per la cruna dell'ago, filo, spago, e simili. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 112: L'ago fa le sue vendette, S'altri lo infilza, ed egli ec.
Definiz: § VIII. Riferito a persona, vale Passare da parte a parte con spada, lancia, e simili, per ucciderla. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 165: Dove vai tu, cavaliere, Che par così sicuro sanza scorta? Disse Rinaldo: io tei farò sapere, Aspetta ch'io t'infilzo, tu se' morta. Alardo intanto spronava il destriere, E 'nfilza presto un'altra damigella, E posela a giacer giù della sella.
Esempio: Ar. Orl. fur. 9, 68: Ove più spesse Vide le genti e l'arme, abbassò l'asta; Ed uno in quella e poscia un altro messe, E un altro e un altro, che sembrar di pasta: E fin a sei ve n'infilzò; e li resse Tutti una lancia.
Esempio: Bern. Orl. 3, 5: Venne quel gigantaccio furïoso; Crede infilzare Astolfo come un tordo.
Esempio: E Bern. Orl. 52, 55: Fusse in un fascio qui Rinaldo e Orlando, Che l'uno e l'altro infilzerei col brando.
Esempio: Saccent. Rim. 2, 222: Di morti Strognanesi empii le strade, Tagliando teste come la ricotta, Dirovvi.... eh che altro dica non accade, Ne infilzai diciassette in una botta.
Definiz: § IX. Detto di arme, o di strumento acuminato, vale Forare, Bucare. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 112: L'ago..., S'altri lo infilza, ed egli infilza altrui.
Definiz: § X. Infilzare, si usa per Ficcare, Introdurre, checchessia; Infilare. –
Esempio: Dav. Colt. 508: Lega l'annestatura con buccia di moro o altro lasciando l'occhio scoperto; quattro dita sopra essa taglia la vermena, e su v'infilza parecchi foglie di vite, le quali ec.
Definiz: § XI. Figuratam. –
Esempio: Mei G. Lett. IV, 2, 122: E' loda Eforo Cumano, per aver, com'ella dice, infilzato il nome della patria sua nelle sue istorie.
Esempio: Dat. Obbl. Ling. 20: Vada per alcuni moderni, che tratto tratto, senza bisogno e senza grazia, infilzano ne' loro componimenti voci prette latine, spagnuole, ec.
Esempio: Murat. Dif. Giurispr. 24: Si pianta da un accreditato legista qualche conclusione forse perchè ne ha bisogno in quel tempo. Quei che vengono dopo, la prendono come tant'oro, e trovandola a proposito per qualche lor lite, l'infilzano ne' lor consulti.
Definiz: § XII. Vale anche Fare a due pezzi di panno o stoffa, che poi debbono essere cuciti a buono, una prima cucitura a punti radi e lunghi, perchè stien fermi, Fare la filza.
Definiz: § XIII. Neutr. pass. infilzarsi Forarsi, Trapassarsi, con checchessia, ed altresì Cacciarsi, Spingersi, sopra una spada, o simile. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 48: Il terzo, infilzandosi da se stesso per lo gran buio improvvisamente in quel coltello, si passò per lo petto da banda a banda.
Esempio: Car. Eneid. 10, 601: Ne la spada del giovine infilzossi Da l'un de' fianchi; onde trafitto ec.
Esempio: Baldell. F. Guerr. Giud. 274: Erano dall'armi tirate trapassati, e a guisa di crudelissime bestie correano a infilzarsi nel ferro.
Esempio: Dav. Tac. 1, 206: Con fermo viso, come non presso al morire, trattosi un'arme di sotto, vi s'infilzò.
Esempio: Soldan. Sat. 28: Nella spada s'infilza del bertone.... L'abbandonata e misera Didone.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 398: Non sosterranno essi l'impeto del Farnese; da lui fugati, e rivolti verso di noi, verranno ad infilzarsi e a morire nelle armi nostre: e però sarà nostro al fine l'onore della compita vittoria.
Definiz: § XIV. Detto scherzevolmente di polli, per Infilarsi nello spiede. –
Esempio: Francesch. Cical. III, 2, 40: I polli che son vivi.... si pelerebbono ed infilzerebbono, ed entrerebbono nella pentola.
Definiz: § XV. Infilzarsi in checchessia, vale figuratam. Ingerirsene, Impacciarsene. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 199: Pareva loro una strana cosa l'avere a persuadere agli altri d'andarsi a infilzare in un negoziato che gli aveva ridotti così vicini a un pericolo di quella sorta.
Esempio: Bertin. A. F. Risp. Gio. Paol. Proleg. 28: Io però lascio la verità al suo luogo; e nelle cose che io non ho chiare chiare, non m'infilzo.
Definiz: § XVI. E Infilzarsi a far checchessia, vale Mettervisi, Accingervisi, addirittura. –
Esempio: Magal. Lett. 122: Io voglio spender pochissimo: e perchè quello che è pochissimo a voi, a me può esser moltissimo, non vi infilzate a concludere, senza prima farmi sentire il suono.
Definiz: § XVII. Infilzarsi da sè, o da sè a sè, vale figuratam. Dire alcuno inavvertentemente ciò che l'avversario cercava di fargli dire. –
Esempio: Varch. Ercol. 125: Chi nel favellare dice, o per ira o per altro, quello che il suo avversario, aspettando il porco alla quercia, gli voleva far dire, si chiama infilzarsi da sè a sè.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 11: Ho bene inteso che ha detto di volerne parlare con Monsignor nostro e con me; e così l'aspetto, e non ne moverò parola finchè egli non s'infilzi da sè.
Definiz: § XVIII. In locuz. figur. –
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 75: Intanto si terranno l'arme in mano, e s'aspetterà anco che s'infilzi da sè.
Definiz: § XIX. Infilzare alla turchesca, vale scherzevolmente Impalare. –
Esempio: Lipp. Malm. 6, 56: Altra (partita d'uccelli) ne squarta, e quella ch'è più fresca Nello stidione infilza alla turchesca.
Definiz: § XX. Le parole non s'infilzano, Le chiacchiere, e simili, non s'infilzano, modo proverbiale usato a significare Che non se ne può far capitale, perchè non si conservano come le scritture; ed altresì, con meno grave significato, Che non è da tenerne conto. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 193: Bella cosa! Chiappare un pover'uomo in parola, e in parola scappata di bocca dopo cena, quando veramente le parole non s'infilzano!
Esempio: Fag. Comm. 2, 227: Sicchè tu non hai fatto scritta? C. Non c'enno (ci sono) altro che queste palore (parole). A. Questo e nulla è tutt'uno: le parole non s'infilzano.
Esempio: Nell. Iac. Vilupp. 1, 3: Clarice tanto è vostra figliuola, che mia, ed in ciò io pure mi debbo contentare. Questo è un cavaliere di gran nascita e di gran ricchezze, egli ha.... C. Oh le chiacchiere le non s'infilzano.

29) Dizion. 5° Ed. .
INFILZATA.
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pag.705

INFILZATA.
Definiz: Sost. femm. Propriamente Serie di cose infilzate, Filza; ma usasi più che altro nel senso figurato per Lunga o Prolissa o Superflua fila di nomi, di sentenze, citazioni, considerazioni, e simili; ed anche per Lungo e non pregevole componimento in versi. –
Esempio: Magal. Lett. At. 589: Risparmiate.... quella lezione ad pompam che senza il nuovo divieto fareste a me con una grande infilzata di critiche e di riflessioni politiche e istoriche.
Esempio: E Magal. Lett. 54: Ne sono uscito nella prima lettera con quella infilzata di etimologie dedotte da lingue orientali.
Esempio: E Magal. Lett. 108: Ricordatevi, una volta che vi troviate in quella tranquillità e in quella scioperataggine che si richiede per leggere un'infilzata di 1600 versi in circa, tutti strambotti, d'avvisarmelo, perchè ec.

30) Dizion. 5° Ed. .
INFILZATO.
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pag.705

INFILZATO.
Definiz: Partic. pass. di Infilzare. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 1, 5: Un tordo o un pippione Da lei colle man sudice infilzato.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 208: Per buchi fatti nei regoli traversi, passano tanti fili di spago o meglio sverzino...; che infilzato dall'alto o dal basso del primo filare di quadratelli, si conduce su e giù fino alla fine.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che è fermato nella cosa che lo passa da parte a parte. –
Esempio: Vill. G. 701: V'impiccarono di Perugini.... colle lasche del lago infilzate, pendenti dal braghiere de gl'impiccati.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 22: Abbiam fatte varie palline di metallo, infilzate in sottilissimi fili d'acciaio di diverse lunghezze.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 542: E gli misero infilzati negli spiedi.
Definiz: § II. Detto di persona, vale Passato da parte a parte da spada, lancia, e simili. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 410: Sicchè fate Ch'egli impari a ballare, chè cotesto Mi piacerà ben più che quel menare Di quelle spade presto presto, chè Mel par veder sempre infilzato.
Definiz: § III. E per Cacciato, Incastrato, Inserito, in checchessia. –
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 228: Ciò forse avviene,... perchè trovandosi in quei corpi certe minime scabrosità, mentre si calcano su quei minuzzoli, questi vi rimangono leggiermente infilzati.
Definiz: § IV. E per Messo in filza. –
Esempio: Legg. Band. C. 2, 183: E così infilzati (i documenti o fogli) e' sieno tenuti fargli registrare da uno de' loro notai o de' loro cavalieri ne' prenarrati libri.
Definiz: § V. Madonna infilzata, o Madonnina, infilzata, dicesi scherzevolmente di Donna che col compassato portamento della persona ostenta devozione o modestia. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 41: Hanno il ruzzo, pinzochere, beate, Biasciarosarj e madonne infilzate.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 735: Di te non mi fa specie, che sei un malandrinaccio; ma dico quest'acqua cheta, questa santerella, questa madonnina infilzata, che si sarebbe creduto far peccato a guardarsene.
Definiz: § VI. Term. d'Aritmetica. Si disse di due frazioni o rotti tali, che l'unità a cui è riferito l'uno è parte aliquota dell'unità dell'altro. –
Esempio: Abbac. P. Regol. 12: Se vuoli rilevare due rotti infilzati, sappi che 'l secondo è parte di danaio, e 'l primo è parte d'una di quelle parti di danaio.... Se vuoli raggiugnere due rotti infilzati, multiplica il denominato del secondo per lo denominante del primo, ec.
Definiz: § VII. Usato in forza di Avverb., vale Prestamente e Direttamente; usato coi verbi Andare infilzato, Venire infilzato, e simili, che più comunemente dicesi Difilato. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 108: Voi vi mettet'in ordine di venir infilzato infilzato a chiedermi un maremagnum di poesie fantastiche al mio solito.

31) Dizion. 5° Ed. .
INFILZATURA.
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pag.706

INFILZATURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'infilzare, ed altresì La serie delle cose infilzate, Filza. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 432: Ecco la ferita, ch'è come una infilzatura di spiede; ecco il fuoco, ec.
Definiz: § I. Figuratam., per Lunga serie di citazioni, sentenze, parole, e simili, ed altresì di bugie, e simili. –
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 429: Filza di novelle, cioè infilzatura di bugie.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 444: Così è intitolato un poemetto (il Pataffio) in terza rima..., continente infilzature di varj vocaboli antichi fiorentini.
Esempio: Tos. Pruov. 40: Giudico che il glorioso uficio di difensor delle cause forensi non consista già nel tesser, con una stupenda e quasi direi studiata barbarie, un'infilzatura secca e noiosa di varie dottrine.
Esempio: Lam. Dial. 27: I dotti antichi citavano rarissimamente: e questi Traseomachi hanno un gusto simile all'auditor Calderoni, che facea le opere legali per via d'infilzatura di citazioni.
Definiz: § II. Usasi anche per La prima cucitura fatta con punti a filza a due pezzi da aggiuntare, agli orli, alle costure, perchè cucendoli poi a buono, tornino.

32) Dizion. 5° Ed. .
INFIMAMENTE.
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pag.706

INFIMAMENTE .
Definiz: Avverb. Nell'infimo luogo. –
Esempio: Crusc. Vocab. I.: Bassamente. Abiettamente, Infimamente, Vilmente, ec.

33) Dizion. 5° Ed. .
INFIMITÀ, INFIMITADE e INFIMITATE.
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pag.706

INFIMITÀ, INFIMITADE e INFIMITATE.
Definiz: Sost. femm. Qualità di infimo, L'essere infimo, Bassezza.
Basso lat. infimitas. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 125: La seconda ragione per la quale si mostra l'altezza dell'umiltà, e la infimitade della superbia, ec.

34) Dizion. 5° Ed. .
INFIMO.
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pag.706

INFIMO.
Definiz: Add. Che è, si trova, è posto, nel più basso luogo, Ultimo di luogo.
Dal lat. infimus. –
Esempio: Dant. Parad. 30: E se l'infimo grado in sè raccoglie Sì grande lume, quant'è la larghezza Di questa rosa nell'estreme foglie?
Esempio: E Dant. Parad. 33: Questi (Dante) che dall'infima lacuna (pozzo infernale) Dell'universo insin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te ec.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 132: Come ne' teatri veggiamo dalla lor sommità i gradi infino all'infimo venire successivamente ordinati, sempre ristrignendo il cerchio loro.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 859: Dall'infima lacuna dell'universo; cioè dal luogo bassissimo di tutti li altri del mondo: lacuna è proprio luogo d'acqua; ma qui si pillia per lo luogo basso de lo inferno.
Esempio: Parin. Poes. 79: Aita, aita, Parea dicesse, e dalle aurate volte A lei l'impietosita Eco rispose; E dagl'infimi chiostri i mesti servi Asceser tutti, e dalle somme stanze Le damigelle pallide tremanti Precipitaro.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Dant. Conv. 291: Perchè l'uomo da questa infima viltà si guardi, comanda Salomone ec.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Per quella caduta, che noi facemmo alle cose infime, per quella medesima via ritorniamo alle supernali.
Definiz: § II. E per Che rimane in basso, Inferiore; detto anche della cosa stessa, per rispetto alla parte più bassa della medesima. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 299: Contra i vermi, che stanno nelli più infimi intestini, diesi [l'assenzio] con polvere di centuria.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 435: Delle chiocciole che hanno le canne d'egual larghezza, o versamento d'acqua, ed eguale obliquità in eguale lunghezza dall'infima alla suprema bocca della canna, quella alzerà più acqua, della quale la canna sarà avvolta intorno a più grosso subbio.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 88: L'occhio distingue pendola Su l'infima parete Già la zanzara, e l'animo Già del suo sangue ha sete.
Definiz: § III. Figuratam. –
Esempio: Mart. V. Lett. 4: Io sono stato sempre giuoco della fortuna, la quale m'ha portato a suo diletto quasi nel più infimo luogo.
Definiz: § IV. Infimo, detto di persona, vale Che appartiene al più basso ordine della popolazione. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 267: Non è questa signora come le mondane, che si sdegnono che una persona infima li vadi avanti.
Definiz: § V. Figuratam. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 93: Poi che quella s'è degnata mandare qua a me, infima serva del mio Signore Gesù, la priego ec.
Definiz: § VI. Detto di moltitudine infima, plebe infima, e simili, per Che si compone del più basso, del più minuto, popolo. –
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 3, 31: Per la loro divisione si levò su la nobiltà, e accostandosi a una delle parti, col gran favore della infima moltitudine, si condusse in luogo che ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 383: I nobili si sdegnavano tra sè, e si rodevano dentro d'avere ad essere scherniti e vilipesi dalla più infima plebe.
Definiz: § VII. Detto figuratam. di animo infimo, vale Molto basso, Vile, Spregevole. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 230: Onde però ancora san Bernardo scrivendo a papa Eugenio, e volendolo inducere ad essere perfetto senza difetto, come si conveniva al suo stato, dice così: Mostruosa cosa certo è grado sommo ed animo infimo, sedia prima e vita ima.
Definiz: § VIII. Aggiunto di stile infimo, vale Umile. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 43: Stilo non è altro che modo di dire, lo quale si distingue in tre specie, cioè alto, mezzano ed infimo.
Esempio: E But. Comm. Dant. appr.: Infimo è dove si tratta di cose e persone vili, e le parole e sentenzie sono vili, e similmente il modo del dire.
Definiz: § IX. E per Oscuro, Povero, detto di nascita, condizione, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 249: E quello, che intorno a ciò più l'offendeva, era il cognoscimento della sua infima condizione, il quale niuna speranza appena le lasciava pigliare di lieto fine.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 263: Appoggiò la dataria al cardinal Corrado, il quale da infimo nascimento si era portato in Ferrara sua patria alla condizione di valente avvocato.
Definiz: § X. Detto di specie, qualità, natura, e simili, vale Molto cattivo, Peggiore.
Definiz: § XI. Figuratam. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 16: Tutto intero l'argomento del primo di questi due libri sarà non altro, che dal mirabile artificio del mondo dimostrare il suo artefice, e l'universale sua Providenza dall'ordinatissimo disponimento delle cagioni superiori, mezzane ed infime, collegate fra loro col nodo d'una tale scambievole necessità, che ec.
Definiz: § XII. Detto poeticam. di labbro infimo, vale Che è di sotto, Inferiore. –
Esempio: Parin. Poes. 64: La nevosa spalla Scoterà un poco; e premerà col dente L'infimo labbro.
Definiz: § XIII. Infimo, vale anche Più piccolo, Ultimo d'una serie, numero, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 214: E perocchè nell'ordine intellettuale dell'universo si sale e discende per gradi quasi continui dall'infima forma all'altissima, e dall'altissima all'infima, siccome vedemo nell'ordine sensibile;... così, ec.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 10: Cominciando dall'infima specie, che sono i danari, si dice 4 e 8 fanno dodici, li quali dodici danari fanno un soldo.
Definiz: § XIV. Figuratam. –
Esempio: Capp. Longob. 181: Questa ben so ch'ella fu cagione, certo non infima, di quante furono le sventure nostre.
Esempio: E Capp. Econ. 349: Nè però tali cose rimasero a quei tempi rinchiuse nel segreto degli archivj; e la diligenza de' nostri storici in raccontarle dove occorresse, non è l'infimo dei loro pregj.
Definiz: § XV. Per Estremo; detto di stato, condizione, così fisica, come morale. –
Esempio: Bocc. Laber. 22: Quella cosa la quale è infima miseria.... estimi somma felicità.
Esempio: Capp. Longob. 87: Tutti sanno che in certe infime condizioni delle società umane, la servitù della gleba riesce un benefizio quando il servo non può andare venduto, se non che insieme col campo che lo nutrisce.
Esempio: E Capp. Econ. 407: Appena salito nella scala delle ricchezze il primo gradino, ch'è immediatamente sopra all'infima miseria, le spese incominciano a perdere il carattere di necessità assoluta.
Definiz: § XVI. In forza di Sost. Chi si trova nella più bassa e umile condizione civile. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 75: Fu inoltre omo aperto ed affabile,... facile con l'infimi, con i principi ed uomini grandi altiero.
Esempio: Capp. Econ. 365: Ed i proprietarj fiorentini, vicini al popolo per l'origine, e per la natura stessa del governo sempre bisognosi del favore dei più infimi, non erano al certo padroni tirannici nè potevano esser tali.
Esempio: E Capp. Econ. 408: Quelle tra le società umane, dove tutte queste cose insieme, dove tutti gli elementi della vita più largamente diffusi, fanno a tutti gli uomini sentire, e agl'infimi come ai sommi, l'intera pienezza della civile esistenza.
Definiz: § XVII. E per Luogo infimo, Fondo; anche figuratam. –
Esempio: Bocc. Amet. 201: Prendi questa rosa tra le spine della mia avversità nata, la quale a forza fuori de' rigidi pruni tirò la fiorentina bellezza, me nell'infimo stante delle tristizie, dando sè a me con corto diletto a disegnarsi.
Definiz: § XVIII. E per Cosa infima, molto bassa. –
Esempio: Giust. Vers. 193: I nostri padroni hanno per uso Di sceglier sempre tra i servi umilissimi Quanto di porco, d'infimo e d'ottuso Pullula negli Stati felicissimi.

35) Dizion. 5° Ed. .
INFINATTANTOCHÈ e INFINATTANTO CHE. –
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INFINATTANTOCHÈ e INFINATTANTO CHE. –
V. Infintantochè.
36) Dizion. 5° Ed. .
INFINCHÈ e INFINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INFIN CHE e INFINO CHE.
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INFINCHÈ e INFINOCHÈ, che anche scrivonsi disgiuntamente INFIN CHE e INFINO CHE.
Definiz: Cong. denotante durata o continuazione di un'azione, di un fatto, di uno stato, fino al tempo che un'altra azione o fatto o stato incominci o succeda. Costruiscesi col verbo nel modo congiuntivo o indicativo, oggi più spesso preceduto dalla particella Non. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 87: E 'l fante mio non si partirà da questo albergo, infinch'io torno.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 270: Agnolo si stette infinchè 'l sentì cominciare a russare; e ricomincia adoperare il mantaco.
Esempio: Capp. Longob. 189: A tale effetto pareva buona la risurrezione dell'impero, ed era forse infinchè l'Europa non si ebbe tolte inverso il mille forze novelle, e le nazioni adulte non cominciarono l'una dall'altra a separarsi.

37) Dizion. 5° Ed. .
INFINE, che scrivesi anche disgiuntamente IN FINE.
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INFINE, che scrivesi anche disgiuntamente IN FINE.
Definiz: Avverb. Finalmente, Alla fine, All'ultimo. –
Esempio: Vill. M. 285: Infine, avvedendosi il Capitano della Chiesa che un piccolo poggetto si guardava per lo popolo d'Ancona, che era sopra il campo, mosse i cavalieri ec.
Esempio: Capp. Longob. 68: Infine i barbari imprestarono a Roma invilita la forza delle armi, e così gradatamente s'impossessarono dell'impero.
Definiz: § E per In conclusione, In somma. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 71: Infine egli era un pappagallo istrutto; Lo sapea mal, ma sapea un po' di tutto.
Esempio: E Guadagn. Poes. 1, 111: Infin, sia russo od italo o francese, Chi sente, debbe aver gambe all'inglese.

38) Dizion. 5° Ed. .
INFINGARDACCIO.
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INFINGARDACCIO .
Definiz: Peggiorat. di Infingardo. –
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 107: Io conobbi un tra gli altri più valenti Infingardacci, come sono anch'io, Che ec.

39) Dizion. 5° Ed. .
INFINGARDAGGINE.
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INFINGARDAGGINE.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Infingardo. L'essere infingardo, Pigrizia. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 546: Se non temessi che mi fusse imputato da certi o a infingardaggine o a saccenteria (per non dir peggio), il mio interpetramento non sarebbe altro che ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 73: Ciò fece non per infingardaggine, nè per essere, come molti sono, fantastico.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 130: Queste e altre cose a queste somiglianti, che in tali tempi riduce a mente l'infingardaggine e l'avarizia, agitate da prima fra pochi con occulti ragionamenti, a poco a poco si divulgarono per tutta l'armata.
Esempio: Bart. D. Ital. 2, 76: Con eterno rimprovero de' Legati, alla cui infingardaggine quella non mai più riparabile diminuzione di signoria s'imputerebbe.
Esempio: Red. Lett. 1, 119: E questo bene si è una dolce, saporita, sbracata e tranquillaccia infingardaggine.
Esempio: Magal. Lett. At. 122: Sappiate che di questa mia brevità.... non ne avete a saper grado alla mia discrizione, ma alla mia infingardaggine.
Esempio: Fag. Comm. 2, 215: Tu fai al contrario di me, che per te opero con tutta prontezza; e tu mi corrispondi con altrettanta infingardaggine.
Esempio: Memor. Bell. Art. 2, 300: I suoi nemici lo tacciarono d'infingardaggine; ma lo tacciarono a torto.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 42: Io non lascio tuttavia negli stessi libri di deplorare, sconsigliare e riprendere lo studio di quel misero e freddo vero, la cognizione del quale è fonte o di noncuranza e infingardaggine, o di bassezza d'animo, ec.