Lessicografia della Crusca in rete

Volume 8 - Dizionario 5° Ed.
60) Dizion. 5° Ed. .
INFINITISSIMO.
Apri Voce completa

pag.712

INFINITISSIMO.
Definiz: Superlat. di Infinito.
Basso lat. infinitissimus. –
Esempio: Cavalc. Discipl. Spir. 21: Quando anco niun debito avessimo (che infinitissimi n'abbiamo), le nostre buone opere non obbligano Iddio a farci bene, perciocchè Egli non ha di noi bisogno.
Esempio: Bianc. Laud. 106: Venga la grazia sua abbondantissima In noi, Madonna, per li vostri prieghi, E per sua carità infinitissima Eternalmente col suo amore leghi, ec.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 5, 78: Donde seguiranno beni infinitissimi di lunga pace e quiete.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 478: Puossi dire Nicolao essere stato quello che ha risuscitato le lettere latine e greche in Firenze, le quali erano state sepolte infinitissimo tempo.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 108: Poter essere la qualità del successo delle cose di Pisa, contro ad ogni opinione, con poco onore di questa Maestà e infinitissimo danno vostro.
Esempio: Gell. Lettur. N. 2, 135: Non sapendo tali regole, fanno nel comporle ignorantemente infinitissimi errori.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 3, 162: Le sue fatiche (di Masaccio) meritano infinitissime lodi.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 222: Ringraziovi infinite volte dell'olio m'avete mandato: il Signore per me ve ne rimeriti infinitissime volte.
Esempio: Red. Lett. 1, 154: Oh quante, oh quante sono le mie obbligazioni al mio amatissimo signor D. Giuseppe! Elle sono infinite, infinitissime.
Esempio: E Red. Lett. 3, 16: Se non fosse che per le infinite infinitissime mie occupazioni non son padrone di me medesimo, quel libro.... sarebbe già sotto le stampe.
Esempio: Salvin. Pros. sacr. 47: Arde, e riverbera a maraviglia il fuoco inestimabile di sua accesissima ed infinitissima carità.
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 618: Diviso adunque l'asse in parti infinitissime ed eguali, sia una di queste CM=dx.

61) Dizion. 5° Ed. .
INFINITIVO.
Apri Voce completa

pag.712

INFINITIVO.
Definiz: Add. Term. de' Grammatici. Aggiunto di quel Modo del verbo modo infinitivo che per la desinenza de' suoi tempi non determina nè il numero nè la persona; ed usasi più spesso in forza di Sost.: comunemente Infinito.
Dal basso lat. infinitivus. –
Esempio: Giambull. P. F. Ling. Fior. 1, 84: Lo infinitivo, da alcuni detto verbo infinito, e dal Gellio indefinito, cioè senza termine e fine alcuno, fu giudicato dagli Stoici più tosto nome del verbo, che modo o altra cosa di quello.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 49: Fia anche forse chi dirà che nella stessa clausula.... abbia alcuna durezza per lo saltar che fa di subito all'infinitivo.
Esempio: E Salv. Avvert. 2, 135: Cominciam dallo 'nfinitivo; così si nominan da' gramatici quelle voci del verbo, nelle quali nè persona nè numero non vien fatto che si determini.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 452: È soavissimo, tenero, esente del vezzo greco, a cui usare le volgari lingue nostre sono più acconce per l'uso dello articolo, che anche all'infinitivo, facendogli fare la figura di nome, si adatta.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 510: Nel greco la frase è più piana, coerente alla nostra, nella quale l'infinitivo si costruisce coll'articolo, come i nomi.

62) Dizion. 5° Ed. .
INFINITO.
Apri Voce completa

pag.712

INFINITO.
Definiz: Add. Non finito, Che non ha limite o termine; ed è più che altro proprio del linguaggio filosofico.
Lat. infinitus. –
Esempio: Dant. Parad. 19: Colui che volse il sesto Allo stremo del mondo..., Non poteo suo valor sì fare impresso In tutto l'universo, che il suo verbo Non rimanesse in infinito eccesso.
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 57: Da questa fede non mi sbigottiscono, nè mi rimuovono li argomenti delli filosofi, delli quali il più acutissimo argomento è tenuto quello, quando dicono che nulle cose infinite possono essere comprese da scienzia.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 82: Or essendo il primo Motore di valore infinito, non potrà in alcun modo aver in sè corpo, o materia alcuna; perciochè corpo infinito non si può trovare: e finito non può star con valor che non sia finito.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. II. 27 t.: Non potendo gravezza o leggerezza finita star con corpo infinito,... saria la lor gravezza (di quelle parti) e la lor leggerezza infinita.
Esempio: Tass. Dial. 3, 39: Se il cielo sia composto di varj elementi; s'egli sia finito o infinito; s'abbia figura sferica o pure alcun'altra: ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 402: Chi è che non capisca che nello spazio infinito si può assegnare una distanza tanto grande, dalla quale tale sfera lucida apparisse così piccola, e anco minore di questo che dalla terra ci pare adesso una stella fissa?
Esempio: Leopard. Pros. 1, 191: Si querelavano principalmente che le cose non fossero immense di grandezza, nè infinite di beltà, di perfezione e di varietà, ec.
Esempio: Giobert. Apol. 24: Il vero essendo infinito, infiniti sono gli aspetti, in cui può essere considerato ed appreso da coloro che lo contemplano, e innumerevoli i criteri che servono a farne stima.
Definiz: § I. Figuratam. e iperbolicam. –
Esempio: Leopard. Pros. 1, 201: Non si proponendo nè patria da dovere particolarmente amare, nè strani da odiare; ciascheduno odierà tutti gli altri, amando solo, di tutto il suo genere, se medesimo. Dalla qual cosa quanti e quali incomodi sieno per nascere, sarebbe infinito a raccontare.
Definiz: § II. Detto propriamente e particolarmente di Dio, di alcuno de' suoi attributi, e di ciò che ad Esso riferiscesi. Onde Bontà infinita, Bene infinito, Sapienza infinita, Infinita provvidenza, e simili, sono maniere usate a designare Iddio. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò che si rivolve a lei.
Esempio: E Dant. Purg. 15: Quello infinito ed ineffabil bene Che lassù è, così corre ad amore Come a lucido corpo raggio viene.
Esempio: Petr. Rim. 1, 6: Quel ch'infinita provvidenza ed arte Mostrò nel suo mirabil magistero, Che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 55: Come a Colui piacque, il quale, essendo Egli infinito, diede per legge incommutabile a tutte le cose mondane aver fine.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: E così io Filippo di Neri Rinuccini priego Gesù Cristo benedetto che per sua infinita misericordia ci voglia esaudire di quanto si è detto di sopra, e così l'ho pregato sempre.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 284: Il che ci conceda il Nostro Signore per sua infinita bontà, e pregatelo che ancora di così consegua suora Bernarda.
Esempio: Tass. Lett. 2, 83: Gli confessai ancora d'aver avuta opinione che la misericordia infinita di Cristo dovesse salvar l'anima di que' giusti, i quali, non per altro difetto che per mancamento di fede sono immeritevoli de la gloria del Paradiso.
Definiz: § III. E riferito a spazio di tempo tempo infinito o a moto infinito, vale La cui durata è indefinita, cioè senza fine determinabile. –
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I, 71 t.: Per qual si voglia spazio finito non può muoversi alcuna cosa con tempo infinito.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 24: Essendo il moto retto di sua natura infinito, perchè infinita e indeterminata è la linea retta, è impossibile che mobile alcuno abbia da natura principio di muoversi per linea retta.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 151: Due cose adunque si ricercano acciocchè un mobile senza intermissione possa muoversi eternamente; l'una è che il moto possa di sua natura essere interminato e infinito; e l'altra che il mobile sia parimente incorruttibile ed eterno.
Definiz: § IV. E per Che non è circoscritto, limitato, terminato, in correspettività delle cose finite e naturali. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 26, 35: Se da cosa finita ad infinita Si va qui in ciel fra tante dïademe, Questo è cambiar la vita a miglior vita.
Esempio: Varch. Boez. 61: Tra le cose finite è alcuna proporzione, quando s'agguagliano l'una coll'altra; ma tra una cosa finita ed una che è infinita, non può mai cadere agguaglio nè comparazione nessuna.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 159: Più potete aver guadagnato in questo atto, che non vale tutto il mondo, il quale è finito, e li meriti di vita eterna sono infiniti.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 17: Per giugnere a fare di niente qualche cosa, dicono i filosofi che una forza finita non è bastante; conviene che sia infinita.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 53: Se il bene finito diffonde se stesso in una maniera finita, conviene per necessità che il bene infinito si comunichi a proporzione, cioè dire infinitamente.
Definiz: § V. E Term. dei Filosofi, vale Che può sempre considerarsi capace di trapassare certi confini o in più o in meno, benchè sia sempre finito in atto. –
Esempio: Dant. Conv. 167: Nella scienza naturale è suggetto il corpo mobile, lo qual corpo mobile ha in sè ragione di continuità, e questa ha in sè ragione di numero infinito.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 55 t.: La vera significazione sua.... sarà che quella cosa s'abbia da intendere infinita, la quale, essendo atta a potersi in qualche parte terminare, ultimo termine non abbia alcuno.
Esempio: E Piccolom. Filos. nat. I. 58: Infinite adunque si potran dire quelle cose, le cui parti succederanno in guisa, che se bene in qual si voglia parte che attualmente si prendino saran finite; tuttavia resterà sempre di lor alcuna parte da prendersi di mano in mano infinitamente.
Definiz: § VI. Aggiunto di grandezza infinita o quantità infinita quale che sia, vale Di cui non può assegnarsi, nè pensarsi altra maggiore, fra quelle della sua specie. E dicesi anche di numero infinito. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 409: La circonferenza del cerchio infinito e una linea retta sono l'istessa cosa.
Esempio: Grand. Risp. apolog. 210: Ma quando.... si pretendesse ch'Euclide nella definizione 4 avesse inteso d'una moltiplicazione da farsi solo con numeri finiti e non con infiniti, potrebbe allora rispondersi, che ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 1, 29: L'aia compresa dalla iperbola apolloniana e da' suoi assintoti è maggiore di qualsivoglia data superfizie, e conseguentemente infinita.
Esempio: E Riccat. I. Op. appr.: Le quali [serie armoniche] essendo di lor natura infinite, si superano però con eccesso finito, e tale che ci dà la vera misura dell'area circolare e iperbolica.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 356: A quantità infinita l'aggiungere o levare quantità finita è lo stesso che aggiungere o levare nulla.
Definiz: § VII. Vale anche Il cui numero non può pensarsi o assegnarsi maggiore; ed in questo senso suol precedere il suo sostantivo. –
Esempio: Galil. Op. II, 228: Sì come non un solo, ma infiniti sono gli orizonti, così infiniti sono i meridiani.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 25: Vediamo se in qualche maniera si potesse dimostrare come in una continua estensione finita non repugni il potersi ritrovare infiniti vacui.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 64: Le curve si considerino siccome un aggregato d'infiniti archi minimi circolari, descritti da varj centri e con differenti semidiametri.
Esempio: E Riccat. I. Op. 3, 116: Quando poi l'esponente m non fosse duplo di n, la soluzione dipenderà dalla quadratura d'una dell'infinite iperbole.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 196: Per questa supposizione.... noi avremo una serie di infinite contusioni sempre più piccole, corrispondente ad una serie di infiniti corpi sempre più duri.
Esempio: Agn. Inst. anal. 1, 70: Perchè tali punti sono infiniti, infinite sono le soluzioni del problema, che però dicesi indeterminato.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 2, 425: Per due punti passa una retta, e possono passare infinite parabole, ma per tre non ne passa che una sola.
Definiz: § VIII. E per Che dura sempre, Che non ha fine, Eterno. –
Esempio: Dant. Inf. 4: Nella valle d'abisso dolorosa, Che tuono accoglie d'infiniti guai.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 87: L'alma è cosa infinita, Passibil, immortale.
Definiz: § IX. Figuratam., e in senso iperbolico. –
Esempio: Tass. Rim. 2, 225: Lontano dal mio core Infinito è 'l dolore, Infinite le pene e i miei tormenti, Infiniti i martiri, Infiniti i sospiri, Infinite le lagrime e i lamenti. Sol la Speranza ha fine Di rivedervi mai, luci divine: Sol fine ha la speranza, E nel fondo de' mali ognor avanza.
Definiz: § X. E per Innumerabile; e in modo iperbolico, per Moltissimo, quasi da non si poter contare; detto di cose tanto fisiche quanto morali. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 224: Infinita è la schiera degli sciocchi.
Esempio: Ugurg. Eneid. 326: Isola nobile d'infiniti metalli.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 18: Chi sa la voluntà del suo Signore e non la fa, quello sarà de molte ed infinite piaghe flagellato.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 473: Sonci infiniti libri in Firenze nella lingua latina, che tutti s'ebbono, col mezzo suo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 48: Metto all'incontro la morte d'un solo Alla salute di gente infinita.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 136: Dispregiate le cittadinesche delizie e divenuta partecipe della fortuna del marito..., con virile animo infiniti disagi sopportava.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 142: È passata per tanti altri infortunj, che può e deve per se stessa.... derivare da tutti questi capi infiniti ed efficacissimi conforti.
Esempio: Varch. Stor. 2, 227: Maestro Benedetto da Foiano predicò nella sala grande del Consiglio, dichiarando.... quando e come e da chi s'aveva a liberare da tanti infortunj la città di Firenze, e goder poi in eterno, insieme colla sua desideratissima libertà, infinite felicità.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 25: Non edifica quel che vuol gl'imperi Su fondamenti fabbricar mondani, Ove ha pochi di patria e fe stranieri, Fra gl'infiniti popoli pagani.
Esempio: E Tass. Dial. 3, 527: Come la fuga di Serse, il quale, dopo la perdita d'infinite centinaia di soldati, elesse di fuggire con una sola barchetta, e non volle ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 117: Una benda caduta dalle pareti, ov'erano infiniti voti appesi, venne sopra la testa di Timoleone.
Esempio: Galil. Op. VI, 251: Io, per quanto posso con verità deporre, nelle infinite o, per meglio dire, moltissime volte che ho guardato con tale strumento, non ho mai conosciuta diversità alcuna nel suo operare.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 116: Quanto alla moltitudine degl'intelligibili, che sono infiniti, l'intender umano è come nullo, quando bene egli intendesse mille proposizioni, perchè mille rispetto all'infinità è come un zero.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 257: Osservate solo che quella dimostrazione, che avete fatta in due corpi soli, si può a tre, a quattro, a mille, anzi ad infiniti, accomodar egualmente.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 335: Diceva che la negligenza e l'inconsideratezza sono causa di commettere infinite cose crudeli o malvage.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 212: Siam noi che non abbiam giudizio, E commettiam degl'infiniti sbagli.
Definiz: § XI. Pure in senso iperbolico, dicesi per Grandissimo, Sommo. –
Esempio: Machiav. Rim. 430: Costei fece nel popolo accusarlo, E volle un infinito benefizio Con infinita ingiuria accompagnarlo.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 8: Corrotto dall'appetito infinito delle ricchezze, patteggiò per sè, per prezzo di tanta scelleratezza, la Vicecancelleria, ec.
Esempio: Cas. Pros. 3, 139: Contuttociò io la ringrazio del suo infinito amore inverso di me.
Esempio: Varch. Stor. 2, 108: Altro non acquistano con infinito scomodo e disagio, che o danno vituperoso o dannoso vitupero.
Esempio: Leopard. Poes. 70: Ahi di cotesta Infinita beltà parte nessuna Alla misera Saffo i numi e l'empia Sorte non fenno.
Esempio: E Leopard. Pros. 1, 205: Negli animi che egli (Amore) si elegge ad abitare, suscita e rinverdisce, per tutto il tempo che egli vi siede, l'infinita speranza e le belle e care immaginazioni degli anni teneri.
Esempio: Giord. Op. 1, 3: E quando la pubblica allegrezza si mostrerà con illuminazioni notturne, cresceranno infinita vaghezza allo spettacolo tanti lumi dall'acqua ripercossi.
Definiz: § XII. Detto di spazio o di tempo, vale Che non ha limite, fine; ma usasi più spesso in senso iperbolico, per Vastissimo, Lunghissimo, e simili. –
Esempio: Machiav. Disc. 17: Bene interviene che nel travagliare una repubblica, mancandole sempre consiglio e forze, diventa suddita d'uno Stato propinquo che sia meglio ordinato di lei; ma dato che questo non fusse, sarebbe atta una repubblica a rigirarsi infinito tempo in questi governi.
Esempio: Bern. Orl. 25, 21: Adunque senza capo è questa via. Anzi pur senza fine è infinita, D'onore e di piacer spogliata e priva: Chi va per essa, mai non trova uscita, ec.
Esempio: Leopard. Poes. 47: Agl'infiniti Flutti commesso, ritrovasti il raggio Del sol caduto.
Esempio: E Leopard. Poes. 156: Giunta al confin del cielo, Dietro Appennino od Alpe, o del Tirreno Nell'infinito seno Scende la luna.
Definiz: § XIII. Term. dei Grammatici. Aggiunto di uno dei Modi modo infinito del verbo, e val quanto Indefinito, Indeterminato, perchè non determina, non designa, nè la persona nè il numero; ed usasi più spesso in forza di Sost. per Modo infinito. Dicesi anche Infinitivo. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 52: Quando questa parola voglio si congiugne collo infinito del verbo sustantivo, scilicet esse, ovvero del verbo che non significa atto, ma relazione, scilicet habere, ovvero tenere.
Esempio: E Cell. G. Maestruzz. volg. appr.: Ma non sarebbe così, se questa parola voglio si giungesse collo 'nfinito, che significa alcuno atto.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 57: I Latini comandano così negativamente in questo tempo (nell'Imperativo), cioè proibendo, come affermativamente:... dove i Toscani non possono proibire mai nell'imperativo, ma sempre nell'infinito, non dire, non fare; e così di tutti.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 109: Sott'al medesimo appellativo si può ancora ridurre tutti gl'infiniti de' verbi, qualora egli stanno per nomi; come il fare, il dire, lo stare, il vedere, il porgere, il dilettare, e tutti gli altri, che per esser tanto noti, non hanno bisogno di maggior dichiarazione.
Esempio: E Buomm. Ling. tosc. 204: Infinito è quel che accenna indeterminatamente, cioè senza distinzione di persone e di numeri, l'azione in generale, come Amare, Temere, Sentire, ec.
Esempio: Menz. Pros. 3, 242: Segue adesso a dire del verbo finito, la cui mancanza è molto più spessa che nell'infinito non adiviene; comecchè molto più facile a sottintendersi questa, che quella.
Definiz: § XIV. E Term. degli antichi Giuristi, vale Non determinato, Generico. –
Esempio: Libr. Amor. 111: Se per alcuna questione d'amanti si richiede sentenzia nella corte delle donne, non si debbon nominare le persone, ma deesi propor la questione in persone infinite.
Definiz: § XV. In forza di Sost. Ciò che è infinito, Ciò che non ha limite o termine. –
Esempio: Dant. Conv. 299: La prima bontà ch'e' Iddio, che solo colla infinita capacità l'infinito comprende.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 158: L'infinito non si truova in atto, e denota imperfezione, eccetto che in Dio, e il finito perfezione.
Esempio: Galil. Op. astronom. 4, 336: Credo che per la vista, senso sopra tutti gli altri eminentissimo, abbia relazione la luce, ma con quella proporzione d'eccellenza, qual è tra 'l finito e l'infinito.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 34: L'infinito è per sè solo da noi incomprensibile, come anco gl'indivisibili: or pensate quello che saranno congiunti insieme.
Esempio: Segner. Incred. 162: L'infinito, come infinito, non abita nella mente di alcun mortale.
Esempio: Magal. Lez. II, 3, 192: Ma perchè questa gloria dell'anima di venire ammaestrata su in cielo più manifesta appaia, ponete mente, com'ella, tuttochè oppressa dal peso del material corpo, faccia forza in sull'ali per inalzarsi al fattore, e come l'infinito e l'immortale di lui contempli, e l'eterno di se medesima intenda.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 50: O pensa poi, amico, se tu avessi sentito le loro dispute e intorno all'idee, e intorno alle cose incorporee, o i ragionamenti sopra il finito e lo infinito.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 199: Quando bene egli avesse voluto in mille doppj aumentare gli spazj e i diletti della terra, e l'università delle cose, quella e queste agli uomini, parimente incapaci e cupidi dell'infinito, fra breve tempo erano per parere strette, disamene e di poco pregio.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 295: Ora l'uomo non è Dio, ma solo un Dio che incomincia e che non sarà mai compiuto, perchè l'intervallo che divide il finito dall'infinito è pure infinito.
Esempio: E Giobert. Ges. mod. 4, 3: Siccome tal principio, accordando insieme il finito e l'infinito con tutte le dualità che loro si attengono, senza confonderle nè separarle, esprime l'armonia somma inchiudente ogni assonanza e consonanza secondaria, ne conseguita che l'umiltà è una virtù supremamente dialettica.
Esempio: E Giobert. Introd. 3, 52: Il sublime.... nasce dall'idea dell'infinito, suscitata dall'impotenza in cui è lo spirito di afferrare una forma esteriore.
Esempio: Giust. Vers. 39: Studiar l'infinito? Che gusto imbecille! Se fo le sibille, Non sono inquisito.
Definiz: § XVI. E per L'Essere infinito, Iddio. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 47: Il primo Essere, il Signore sovrano, l'Immutabile, l'Infinito, l'Indipendente, il sommamente Perfetto, non può essere se non uno solo.
Definiz: § XVII. E nel linguaggio dei Matematici, vale Ciò che è maggiore di qualsivoglia quantità o grandezza finita. –
Esempio: Torric. Lez. 18: Qui bisogna che io rimetta questa causa al fòro del maraviglioso Fra Buonaventura Cavalieri, appresso al quale non solo non è assurdo, che un infinito sia maggiore d'un altro, ma è necessario.
Esempio: Grand. Risp. apolog. 231: Potrebbe dire taluno che l'unità divisa per lo infinito non divenga altrimenti un nulla affatto, da esprimersi col nome di zero, ma una parte infinitesima di quella stessa unità.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 258: Senza il soccorso della geometria non isperino i fisici di formarsi un giusto e sufficiente concetto dell'infinito, almeno per quanto alla fiacchezza della mente umana è conceduto.
Esempio: E Riccat. I. Op. appr.: Si lascino persuadere [i fisici], che tutti gl'infiniti non sono eguali, che mal si confondono i relativi con l'assoluto, e che siccome quelli inconveniente alcuno in sè non contengono, così questo ec.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 29: Tutti e tre.... hanno saggiamente divisato non poter avere la forza viva, o sia della percossa, alla morta minor ragione di quella che abbia l'infinito al finito.
Definiz: § XVIII. Trovasi per Ciò che non è finito, Ciò che è incompleto. –
Esempio: Tass. Pros. div. G. 2, 205: Dividono (i Pitagorici) in due ordini i mali e i beni, ponendo nell'ordine de' beni il destro, il maschio e 'l finito; e nell'ordine dei mali il sinistro, la femina e l'infinito.
Definiz: § XIX. Infiniti, vale Individui, Persone, innumerabili o quasi innumerabili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 1: Morti erano infiniti, e derelitti Al lupo, al corvo, all'aquila grifagna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 22, 54: E capitati vi sono infiniti, Ch'a piè e senz'arme se ne son partiti.
Esempio: Bern. Orl. 41, 3: Pochi si son del silenzio pentiti; Dell'aver troppo parlato, infiniti.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 287: Io stupisco che il giudizio di pochissimi, ancorchè retto, abbia potuto vincere quello d'infiniti.
Definiz: § XX. Infinito, trovasi in forza d'Avverb. per Infinitamente. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 280: Se l'uomo aiuta chi non lo disserve, misericordia è; ma chi aiuta chi mal li vuole e disservelo continuamente, è infinito maggiore.
Definiz: § XXI. All'infinito e In infinito, posti avverbialm., vagliono Infinitamente; e in senso iperbolico, Oltre ogni termine, Sommamente, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 74: E questo fa la terza ricevitrice, e la quarta; e così in infinito si dilata.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 20: Le gran cose per la discordia in breve tempo tornano al niente, e le picciole per la concordia crescono in infinito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 32, 32: Che tosto, o buona o ria, che la fama esce Fuor d'una bocca, in infinito cresce.
Esempio: Tasson. Secch. rap. 10, 42: A me certo ne spiace in infinito, Ma così porta la crudel mia stella.
Esempio: Mont. Poes. App. 63: Passi da sofo, frizzi da stordito, Progetti d'ogni età fatti coi piedi, Peggio eseguiti, e sghembi all'infinito.
Definiz: § XXII. In infinito, vale anche Lunghissimamente, Quasi sempre. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 111: Questa sorta di pietra è bellissima a vedere; ma dove sia umidità e vi piova su, o abbia ghiacciati addosso, si logora e si sfalda; ma al coperto ella dura in infinito.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 256: La scienza.... se stessa eterna ed affina, sì come l'olio, senza altro aiuto che della sua medesima sostanza, in infinito si conserva, anzi imbalsimisce.
Definiz: § XXIII. E per Senza fine. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 63: Veduto il viso ed il parlare udito, Che di Terigi avean chiara sembianza, Rinaldo fa carezze in infinito Al messaggier del conte di Maganza.
Definiz: § XXIV. In infinito, e anche All'infinito, valgono altresì Indefinitamente, Senza fine. –
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 340: Si ponno in infinito moltiplicare altre varie proposizioni, secondochè le distanze degli argini e degli obietti sono maggiori o minori.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I. 55: Provaremo che nè le quantità corporali, nè il movimento, nè il tempo ancora, per esser cose continue, possano esser composte di parti indivisibili, ma in parti divisibili, si dividano in infinito.
Esempio: Galil. Op. astronom. 2, 379: Non si può dare una linea retta in atto se non infinita; per questo il moto retto può estendersi in infinito, essendochè il moto infinito è quello che non si finisce mai.
Esempio: Torric. Lez. 21: E questo succederà sempre con progresso sino in infinito.
Esempio: Grand. Instit. Aritm. 54: Anzi per accostarsi meglio in infinito (per quanto si voglia) alla radice precisa, si potrebbe continuare l'operazione, aggiungendo all'ultimo avanzo 699 due, o quattro, o sei zeri, o quanti si volesse di numero pari.
Esempio: E Grand. Instit. geom. 141: I piani sono tra loro paralleli, se prolungati in infinito, verso qualunque parte, mai convengono insieme.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 447: Crediam noi.... che i filosofi stessi, molti de' quali, metafisicando intorno il continuo, non sono per anco giunti a capire che l'estensione è divisibile all'infinito, la premessa diffinizione ammettessero?
Esempio: E Riccat. I. Op. 3, 354: L'aggregato di tutte le impressioni positive ed acceleranti è compreso dallo spazio C E D; siccome quello delle ritardanti e negative dall'area, estesa all'infinito, I D F H.
Esempio: Legg. Band. Leop. 8, 33: Si allivelleranno (certi beni) a linea masculina di maschio in infinito del conduttore, o conduttori, ed in mancanza di maschi, per la vita naturale durante delle femmine, nate immediatamente dall'ultimo maschio.
Esempio: Agn. Inst. anal. 2, 432: S'intenda la retta ABC, generata dal moto del punto A, prodotta in infinito.
Definiz: § XXV. Andare nell'infinito, in infinito, per lo infinito o Andarsene nell'infinito, o, in infinito, od anche per lo infinito, vale Non venire a fine col discorso, con la trattazione, o con l'operazione, Non finirla più, per essere la cosa quasi interminabile. –
Esempio: Cas. Rim. burl. 1, 21: Non voglio entrar nella filosofia, Che sarebbe uno andar per lo infinito.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 158: Nè era in quel tempo venuto ancora l'uso delle argenterie nelle tavole della cittadinanza, che se n'andò poi col tempo nell'infinito.
Esempio: Sassett. Lett. 53: Io me ne anderei nell'infinito, mentre che io vi scrivo, come quello che non mi contento di star senza voi.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 35: Essendo i pericoli quasi innumerabili, e volendo questi tali riparare a tutti, se n'andavano nell'infinito.
Definiz: § XXVI. E Andare nell'infinito o in infinito, detto di cosa, vale Non aver fine, Crescere senza apparenza d'aver fine o termine. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 13: Lungo saria se gl'infelici spirti De le femine ingrate, che qui stanno, Dovesse ad uno ad uno riferirti; Chè tanti son, ch'in infinito vanno.
Esempio: Bern. Orl. 62, 63: Disse Aquilante: Io non fui mai schernito, Nè cominciai, senza fornire, impresa; Se ben la cosa andasse in infinito, La voglio a fin condur, poi che l'ho presa.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 156: La cosa se n'andrà in infinito, se io andrò cercando di qua e di là esempj, per li quali appaia che le cose grandi costano poco.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 24: Imperciò che a' diletti, a' piaceri, al poter più degli altri, al godimento di tutte quante le terrene cose gli subordiniamo (i beni temporali), e in somma a tutte le soddisfazioni de' nostri affetti, i quali non mai a bastanza se ne satollano; e così i nostri fini e i nostri desiderj vanno in infinito.

63) Dizion. 5° Ed. .
INFINO, che anche scrivesi disgiuntamente IN FINO.
Apri Voce completa

pag.713

INFINO, che anche scrivesi disgiuntamente IN FINO.
Definiz: Prep. denotante il termine al quale giunge e nel quale ha fine il moto, il corso di altra azione qualsiasi, l'estensione del modo d'essere, e simili, di persona; e usasi anche in maniere figurate. Regge comunemente il termine stesso mediante la particella A. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Infino al fiume di parlar mi trassi.
Esempio: E Dant. Inf. 10: Allor surse alla vista scoperchiata Un'ombra lungo questa infino al mento.
Esempio: E Dant. Inf. 12: Noi ci movemmo.... Lungo la proda del bollor vermiglio.... Io vidi gente sotto infino al ciglio.
Esempio: Vill. G. 576: E 'l suo Antipapa co' suoi sismatici Cardinali li vennero incontro infino a S. Giovanni Laterano.
Esempio: Petr. Rim. 2, 265: Senza sospetto Infin all'uscio del suo albergo (della morte) corsi.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 269: Cominciandosi dallo spago, che trovato aveva legato al dito del piè di monna Sismonda, infino all'ultimo di ciò che trovato e fatto avea, narrò loro.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 31: Veggendolo radersi infino alla cotenna, lavarsi nell'acqua fredda, mangiare il pan bruno ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 135: Gli condurrebbero a loro spese infino a Siracusa.
Esempio: Lipp. Malm. 2, 44: Ed ei nelle dolcezze infino a gola, Ben pasciuto, servito e ringraziato, Rimase quivi a godere il Papato.
Definiz: § I. E figuratam., detto di scrittura, trattato, e simili, anche col termine espresso da avverbio. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 164 t.: Infino a qui lo conto ha divisato di due parti primiere di liberalità, cioè di donare e di guiderdonare.
Definiz: § II. E detto di cose e di luoghi, in maniere anche figurate. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Alessandro.... vide sovra lo suo stuolo Fiamme cadere infino a terra salde.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Da imo della roccia scogli Movien, che recidean gli argini e i fossi Infino al pozzo, che i (gli) tronca e raccogli (gli raccoglie).
Esempio: E Dant. Purg. 1: Dolce color d'orïental zaffiro, Che s'accoglieva nel sereno aspetto Dell'aer puro infino al primo giro, Agli occhi miei ricominciò diletto.
Esempio: Ros. Vit. 105: Udendo quegli di Ierusalem, che questo tiranno avea appresso a loro acquistato tante terre notevole, entrarono in pensiero, e diceano: Questo fuoco potrebbe venire infino a noi, se non ci pogniamo rimedio.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 132: Le piagge delle quali montagnette così degradando giù verso 'l piano discendevano, come ne' teatri veggiamo dalla lor sommità i gradi infino all'infimo venire successivamente ordinati, sempre ristrignendo il cerchio loro.
Esempio: Stef. March. Istor. 1, 2: E dal mezzodì confina [l'Asia] col diserto, ch'è in mezzo tra Siria ed Egitto, e per lo Nilo infino al nostro mare.
Esempio: Alam. L. Avarch. 16, 76: Guarda Boorte allora, e lasso vede Punto d'alto dolore il re di Gorre, E che 'l sangue stillando infino al piede Dall'impiagata man sì largo corre, Che 'l mancante vigor fugace cede.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 41: Deliberarono di.... fermare a' termini d'essa (di una trincea) di qua e di là certi carri con le ruote sotterra infino al mezzo, acciò ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 64: La provincia celtica.... s'allarga infino alla Scizia.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 101: Adornin le pareti infino a terra Note, commenti, ec.
Definiz: § III. Trovasi costruito col suo termine mediante la particella Di, in vece di A. –
Esempio: Bocc. Filoc. 2, 121: Ma le tre [donne], che molto più belle gli parevano, dal mezzo del legno quasi infin di tutta la poppa d'esso gli pareva che possedessero.
Definiz: § IV. Pur denotante il termine, cui arriva, o può arrivare, il corso, l'intensità, la violenza, e simili, di un'azione, regge, in dipendenza di alcun verbo, e mediante la particella A, anche un Infinito, e vale A segno di, Al punto di, Tanto da, e simili. –
Esempio: Bocc. Lett. 299: Uno uomo di vetro, con uno picciolo toccare, purchè contro a suo beneplacito si faccia, si turba, e tutto si versa, ed infino allo impazzare s'accende.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 52: Essendo nata contesa fra' pastori di Numitore e d'AmuIio, infino al condurne seco gli armenti or gli uni or gli altri, Romulo e Remo battendo gli misero in fuga.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 34: Abitavano intorno a Messina alcuni Barbari,... i quali porgevano molte noie a' Greci vicini infino al taglieggiarne alcuni.
Definiz: § V. Denota altresì il termine di tempo, al quale si estende, o giunge, la durata di una cosa, di un dato stato, di un'azione, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 5: Noi fummo già tutti per forza morti, E peccatori infino all'ultim'ora.
Esempio: E Dant. Parad. 6: Tu sai ch'e' (il sacrosanto segno) fece in Alba sua dimora Per trecent'anni ed oltre, infino al fine Che i tre a tre pugnar per lui ancora.
Esempio: Senec. Pist. 29: Anticamente fu un'usanza, la quale è seguita infino al mio tempo, cioè, che quando si scrivevano insieme gli amici, al cominciamento della pistola dicevano ec.
Esempio: Leggend. quattr. M. 24: E 'l quarto [chiavello] gittò nel mare Adriano, lo qual mare era infino a quel tempo consumamento di quelli che vi passavano.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 18: Se pur per alcuna infermità ci caggiamo, ecci comandato che non ci duri l'ira infino al tramontare del sole.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 216: Come messere Erminio udì questa parola, così subitamente il prese una vergogna tale, che ella ebbe forza di fargli mutare animo quasi tutto in contrario a quello che infino a quella ora aveva avuto.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 275: Questo valente uomo.... a me si fa infino a mezza notte, e talora infino a mattutino, aspettare nella maniera che mi trovaste.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 150: Ti basti per vendetta della ingiuria, la quale io ti feci, quello che infino a questo punto fatto hai.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 307: Infino a questo dì 19 Vostre Signorie ne intendono appunto quello che io.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 27: Infino a questo tempo, o Romani, ho con impazienza portata la perdita degli occhi.
Definiz: § VI. E nella medesima relazione di tempo, regge anche, per mezzo della particella A, certi avverbj, come Infino a Ora, Infino a Oggi, Infino a Qui, e simili. –
Esempio: Dant. Conv. 335: Riprovata è la falsissima e dannosissima opinione de' malvagi ed ingannatori uomini che di nobiltà hanno infino a ora iniquamente parlato.
Esempio: Stor. Barl. 17: Messere, non mi conoscete voi, come io sono mercadante di molto lungo paese, che abbo una pietra preziosa, che al mondo non se ne potrebbe trovare nessuna migliore, nè non la mostrai unque mai a nessuna persona infino a ora?
Esempio: Petr. Rim. 1, 83: Poi torna il primo, e questo dà la volta: Qual vincerà, non so; ma infino ad ora Combattut' hanno, e non pur una volta.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 95: Ella ha infino a qui,.... ad instanzia de' prieghi miei, taciuto di ciò che fatto hai.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 120: Fratel mio, questa è mia figliuola...; ed infino a qui creduto abbiamo che costei, nella casa, che mi fu quel dì stesso arsa, ardesse.
Esempio: Car. Apol. 5: Avete a sapere che infino a ora sono stati in dubbio ed in consulta, se se ne doveano risentire o no.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 2: Infino a qui gli è un anno Ch'io lo sapevo.
Definiz: § VII. Infino, sia che denoti il termine del moto, del corso di un'altra azione, o di un dato modo di essere, sia che denoti il termine di tempo a cui giunge o si estende la durata di un atto, di uno stato, e simili, regge il compimento anche mediante la particella In. –
Esempio: Dant. Inf. 27: Noi passammo oltre, ed io e il Duca mio, Su per lo scoglio infino in su l'altr'arco Che cuopre il fosso, in che ec.
Esempio: S. Bern. Pist. 3: E fatto in agonia sudare gocciole di sangue, che correvano infino in terra.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 33: Avendogli disegnata l'altezza che da quello (da uno spiraglio) infino in terra esser potesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 116: Ed in brieve tanto andai a dentro, che io pervenni mei infino in India pastinaca.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 301: Non veggendo con lui (col marito) altri che Pirro, il pregò, per alleggiamento della sua noia, che aiutar la dovessero ad andare infino nel giardino.
Esempio: Grazz. Pros. 21: Andate tutto armato di arme bianca con una roncola in spalla infino in bottega di Ceccherino merciaio.
Definiz: § VIII. E nelle suddette relazioni regge il suo termine anche direttamente; ma oggi è maniera che non userebbesi se non talvolta in poesia. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Duo branche avea pilose infin l'ascelle.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Indi spirò: L'amore, ond'io avvampo Ancor ver la virtù che mi seguette Infin la palma ed all'uscir del campo, Vuol ch'io respiri a te.
Esempio: E Dant. Rim. 198: L'anima, cui adorna esta bontate, Non la si tiene ascosa; Chè dal principio, ch'al corpo si sposa, La mostra infin la morte.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 161: Egli di questa vendetta, che io di te prendo, mi faccia allegro infin la fine, come nel cominciamento m'ha fatto.
Esempio: Bemb. Rim. 70: Quante dolcezze con amanti unquanco Non eran state certo infin quel giorno, Tutte fur meco.
Esempio: Tass. Lett. 1, 78: Infin la torre, è ben detto, senza alcun dubbio. Dante, Giovan Villani, il Boccaccio, accompagnano questa particella infino con l'accusativo, senza la preposizione a: ho notati i luoghi, ma non ho tempo di cercargli.
Definiz: § IX. Nelle stesse relazioni, e in modo diretto, regge comunemente avverbj di luogo e di tempo. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Poi sen van giù per questa stretta doccia Infin là ove più non si dismonta.
Esempio: E Dant. Inf. 25: Maremma non cred'io che tante n'abbia, Quante bisce egli avea su per la groppa, Infin dove comincia nostra labbia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 293: Tenta, se forse ancor tempo sarebbe Da scemar nostro duol, che 'nfin qui crebbe.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 135: Essa medesima, sì come pietosa di me, infin quaggiù venne a scusar sè ed a confortar me.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 27: Sendo nell'Osteria del Lione,... non solo volle andare infin giù, ma ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 1, 361: Viene costà con esse (con le lettere) un suo garzone, e noi lo indirizziamo a te, perchè facci.... condurlo salvo infino là dove e' saranno.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 90: Io mi farò dal ringraziarvi de' vostri bellissimi versi inviatimi, i quali infin adesso non ho potuto far vedere ad altri che al nostro signor Carlo Dati.
Definiz: § X. Infino, serve altresì a denotare il limite, sia di tempo, sia di spazio, sia di quantità, determinato da un adiettivo numerale, al quale arriva, o si estende, un dato atto, o una data cosa; e regge il suo termine mediante la particella A o In. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 380: I peri e i meli stieno partiti venti piedi, o infino in trenta: ma gli ulivi e i fichi.... e i nespoli potranno star partiti da dodici infino in venti piedi.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 400: La qual cosa per dieci giorni si dee fare, e non lasciargli (al cavallo) alcuno altro cibo mangiare. Ma dagli undici infino in quattordici, e dieci dì più oltre, si dee continuamente dare orzo, crescendolo a poco a poco.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 447: Infino ne' dieci anni nascono di lor (delle vacche) miglior vitelli.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 458: La pregnezza della pecora si stende infino in cencinquanta giorni.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 554: Le piante degli arbori, dal tempo che saranno poste infino in tre anni, non si potino.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 183: Se tu fossi perseverato infino in quaranta dì..., anche avresti veduto maggiori cose.
Definiz: § XI. Denotante il limite del moto, o dell'estensione di checchessia, ha per compimento anche un termine retto da altra preposizione. –
Esempio: Vill. G. 395: Il vescovo di Legge con più baroni d'Alamagna avendo rotte le sbarre, e correndo la terra infino presso al ponte a Santagnolo, la gente del re Ruberto con quella de' Fiorentini.... per costa fediro alla detta gente.
Esempio: Vill. M. 37: La quale rimandò.... con quell'onore, e con quella compagnia, ch'a lui piacque, infino fuori de' suoi confini.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 261: L'altro capo (dello spaghetto) mandatol basso infin sopr'al palco, e conducendolo al letto suo, quello ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 178: Il lavoratore..., levatosi la donna in collo,... salvamente infin fuor della torre la condusse.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 325: Io era testè in pensiero di mandare un di questi miei infin vicin di Pavia per alcuna cosa.
Definiz: § XII. Infino, denota altresì il punto del luogo, o spazio, dal quale ha suo primo incominciamento il moto, o un altro atto qualsiasi, e il punto del tempo, donde incomincia la durata o il progresso di un'azione, di un dato modo di essere, e simili: e regge il suo termine, che rispetto al tempo può essere anche un avverbio, mediante la particella Da. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 244: Questa è certa scienzia ed arte che 'l diavolo ha insegnata e rivelata infino dal cominciamento del mondo.
Esempio: Petr. Rim. 2, 107: Tanta luce Dentr'al mio core infin dal ciel traluce, Ch'i' 'ncomincio a contar il tempo e i danni.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 121: Ogni altra cosa sia vostra liberamente infin da ora.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 270: Ella conosceva ben la sua figliuola, sì come colei che infino da piccolina l'aveva allevata.
Esempio: E Bocc. decam. 7, 113: Infino da ora sappiate che chi avuto avrà il porco, non potrà mandar giù la galla.
Esempio: Grazz. Rim. 1, 31: L'alma pianta real.... A terra, secca infin dalla radice, Giace or, tutti sfrondati i rami suoi.
Definiz: § XIII. E nella medesima relazione, con ellissi della particella Da; ma è costrutto oggi non comune. –
Esempio: Vill. G. 153: Per li suoi baroni fu consigliato che mandasse suoi ambasciadori in Alamagna a sapere dello stato di Curradino; e se fosse morto, o infermo, infino allora consigliavano che Manfredi fosse Re.
Esempio: E Vill. G. 897: Per li savi e discreti si disse infino allora, che la detta impresa del Tribuno era un'opera fantastica e da poco durare.
Esempio: Red. Lett. 3, 162: Infin la settimana passata ebbi il fagotto, entrovi gli esemplari del nobilissimo e sacro poema del padre Tommaso Ceva.
Definiz: § XIV. Talvolta il termine, così di luogo come di tempo, è retto dalla particella In, in vece di Da, per lo più in grazia di sintassi ellittica, la quale si risolve mediante il verbo Essere. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 246: Ho io guadagnato Beltramo di Rossiglione, il quale infino nella puerizia io incominciai ad amare.
Definiz: § XV. Pur nella stessa relazione, si usò Infino a, per Infino da, e più specialmente dinanzi all'avverbio Ora. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 554: Attendere si conviene che i bastardumi de' ramucelli.... per niun modo si lascino: conviene che sien tagliati infino al loro cominciamento (il lat. ha: usque ab initio amputari).
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 19: Traendo grandi sospiri gridò e disse: Ove eri, o buon Giesù, quando fui battuto, dove eri? perchè non venisti infino al principio a sanare le mie piaghe?
Esempio: Passav. Specch. Penit. 63: Non me ne dispero, disse il frate; anzi ho grande fidanza che Dio t'ha perdonato, e accetterà la tua buona penitenza: e infino ad ora io t'ingiungo per penitenza che tu m'aspetti, e torni a me, fatta la seconda predica.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 236: Acciò che alcun non creda che io questa grazia voglia, sì come uomo che delle novelle non abbia alle mani, infino ad ora son contento di esser sempre l'ultimo che ragioni.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 234: E acciò che meglio t'avveggi di quello che fatto hai, infino ad ora voglio e comando che ciascun s'apparecchi di dovere domane ragionare di ciò che ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 238: Ma infino ad ora, se voi ricordaste o Dio o' Santi, o aveste paura, vi dich'io che ella vi potrebbe gittare o percuotere in parte che vi putirebbe.
Esempio: Fior. Virt. 1: Se alcuno difetto fosse, che sono certo che egli ne ha, la discrezione di coloro che leggeranno sì l'emendi, che infino a ora io mi tengo alla loro correzione, e lasso lo mio fallo.
Definiz: § XVI. Infino, fa anche ufficio di particella copulativa, denotante eccesso o straordinarietà, sia rispetto al punto donde muove o al termine di luogo o di tempo cui si estende una data azione, sia rispetto alla qualità di chi la compie o del luogo dove si compie, e simili; e vale Anche, Eziandio. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 226: Da' quali s'intese iltutto, e si seppe infino della camicia, e come la Sabatina ec.
Esempio: Segner. Incred. 135: Eh lasciamo l'impiego sì malamente usurpato di censori della Divinità, e di censori che vogliono infino far da legislatori.
Esempio: Red. Poes. 256: Signor Mannucci, infin di là dal Bosforo Vengon ne' fogli miei le rime sdrucciole.
Esempio: E Red. Esp. Insett. 45: Onde Aristotile e Plinio fanno testimonianza, da quelle (dalle api) essere stati uccisi infin de' cavalli.
Esempio: E Red. Esp. Insett. 197: Il soprammentovato Moufeto riferisce, che infin gli scarafaggi son tormentati da così fatti animaluzzi.
Esempio: E Red. Osserv. Anim. viv. 14: Da quel che racconta un autore franzese,... pare che la vipera possa ammazzar col suo veleno infin otto giorni dopo che ella fu morta.
Esempio: Magal. Lett. At. 30: Ne' pubblici raddotti, nelle domestiche conversazioni, ne' gabinetti de' letterati e de' curiosi, e infin nelle tavole de' pubblici alberghi, non si fa altro che malmenare i sensi della Scrittura.
Definiz: § XVII. E nel medesimo senso regge comunemente tanto il soggetto quanto l'oggetto della proposizione per mezzo della particella A, seguita da articolo determinato o indeterminato. –
Esempio: Bocc. Lett. 297: Tutte le masserizie furono portate via, infino ad uno sedile di legno ed uno orciuolo di terra.
Esempio: Med. Aridos. 1, 1: E quel buon uomo con ogni estrema miseria attende a cumulare; lavora infino alla terra di sua mano, ec.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 128: Ed è tanto noto questo significato, che infino a colui che traslatò Terenzio, il quale poche volte si suole apporre nei luoghi punto difficili, lo tradusse indovina.
Esempio: E Varch. Sen. Benef. 5: Infino alle bestie conoscono i benefizi; nè si truova alcuno animale tanto salvatico, che ec.
Esempio: Grazz. Rim. V. 372: E infino a gli Spagnuoli hanno lasciate Le feste lor sì belle e favorite.
Esempio: E Grazz. Rim. Lett. 2, 349: Gobbaccio! infino a' pesciolini sanno che tu hai fatto debito, per cavarti le tue sfrenate e disoneste voglie.
Esempio: E Grazz. Pros. 80: Nella riva salito, la camicia prima, e dipoi successivamente tutti i panni infino alle scarpette di colui si messe.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 159: Hanno tanta allegrezza che egl'impazzano. A. Chi impazza? C. Ognuno: il medico, la vedova, La Livia, infin a le predelle ballano.
Definiz: § XVIII. Infin che e Infino che, che anche scrivonsi congiuntamente Infinchè e Infinochè, sono maniere congiuntive, che valgono lo stesso che Finchè, che oggi è assai più comune. –
Esempio: Dant. Inf. 1: Molti son gli animali a cui s'ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 439: Escane il sangue, infin che 'l cavallo quasi infralisca.
Esempio: Petr. Rim. 1, 235: Non spero del mio affanno aver mai posa Infin ch'i' mi disosso e snervo e spolpo.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 275: Fatto ogni cosa scrivere a sua ragione, quelle (le balle e le botti) mise ne' magazzini, dicendo che infino che altra mercatanzia.... non veniva, quelle non voleva toccare.
Esempio: Sacch. Batt. 4, 49: Drappi, zendadi, non capanne o tetto, La notte le coperse, infin ch'aurora Mostrò del giorno il giovane mattino, Tornando Febo a esser montanino.
Esempio: S. Grisost. Opusc. 15: E quantunque Iddio abbia tanta cura e volontà della nostra concordia, che pata che si lasci la sua offerta infino che l'uomo vada a riconciliare lo suo prossimo, noi ec.
Esempio: Red. Poes. 256: Da che tramonta il sole infin che Fosforo Spunta nel cielo ec.
Definiz: § XIX. Si usò per Infino da che, Infino da quando. –
Esempio: Leggend. Tob. V. 1: Questo Tobia, infino ch'egli era fanciullo, fu uomo perfetto e buono, ed amò e temè Domeneddio.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 230: Secondo la lettera intende che fosse fatta infin che fu fatto l'inferno.
Definiz: § XX. Trovasi per Prima che, Avanti di, reggente un compimento verbale. –
Esempio: Stor. Barl. 18: Io non sarei savio, s'io tale cosa manifestasse al figliuolo dello Re, infino ch'io l'avesse veduta.
Definiz: § XXI. Infino a che, pur maniera congiuntiva; lo stesso che Infin che, Finchè. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 554: Ogni portamento degli arbori si può far dal tempo del cadimento delle foglie, infino a che cominceranno a mettere.
Esempio: S. Gir. Grad. 59: Come osi tu dire al tuo frate, che si tragga lo festuco del suo occhio, infino a che tu hai in del tuo la trave?
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 78: Ma non giovavano le parole e le grida in tanta confusione e tumulto, infino a che gli amici e parenti de' tribuni,... dicendo ec.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 4: E consumaron lungo tempo, questi in gridare, e quelli in porger gli orecchi senz'intendere, infino a che s'avvisò uno di scortecciare un querciolo, e sopra la scorza scrivere con la punta d'una fibbia il loro bisogno, o la fortuna del bambino.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 3, 25: Questi arnesi portati e mostrati come spoglie a' soldati,... ne' Greci misero sbigottimento e spavento infino a che Pirro, inteso il fatto, con la faccia svelata cavalcò intorno intorno.
Definiz: § XXII. Infino a tanto che, e anche semplicemente Infino a tanto, e altresì Infin tanto che, che anche scrivonsi unitamente Infinattantochè, Infinattanto e Infintantochè; maniere congiuntive, che valgono lo stesso che Fintantochè. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 303: Per viva forza si fece fare via, mortalmente inaverando chiunque elli incontrava, infino a tanto che pervenne a quelli che ditenevano Pollidama, ed intendevano di menarlone prigione.
Esempio: Stor. Barl. 53: E in nessuna maniera li lasciamo di spogliare (quegli abiti) infino a tanto per vecchiezza non si rompono tutti.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 97: Lo figliuolo di Talamon aveva compiuto di dire; e 'l mormorio del popolo avea seguitate l'ultime parole infino a tanto che lo figliuolo di Laerte fue ritto.... e solvette la bocca colle aspettate parole.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 303: Il Soldano appresso comandò che incontanente Ambrogiuolo in alcuno alto luogo della città fosse al sole legato ad un palo ed unto di mèle, nè quindi mai, infino a tanto che per se medesimo non cadesse, levato fosse.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 221: Disse: maestro, fate un poco di lume più qua, e non v'incresca infin tanto che io abbia fatte le code a questi topi, e poi vi risponderò.
Definiz: § XXIII. D'infin che, si usò per lo stesso che Infin che. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 143: D'infin ch'ell'era in questa vita, Ella avea nome Margherita.
Definiz: § XXIV. Per infino, reggente, per mezzo della particella A, un termine di moto, di durata di un'azione, o di tempo, usasi, più che altro familiarmente, per lo stesso che il semplice Infino. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 180: Dal primo die della sua nativitade gloriosa per infino alla sua santissima passione, sempre portò angoscia ec.
Esempio: Tav. Rit. 25: Chè per infino a qui si può dire con verità, che mai per voi la giustizia non fu affalsata.
Esempio: Cavalc. Specch. Croc. 1: E disse a ciascuno di loro che guadagnassero, ed investissero gli talenti per infino alla sua tornata.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 235: Essa,... tutta la brigata, da seder levandosi, per infino all'ora della cena lietamente licenziò.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 130: Il Re per infino ad ora di cena di fare il suo piacere diede licenzia a ciascuno.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 4, 6 t.: Per infino a qui avea fatto da beffe con loro, e che muterebbe modo con loro, in modo farebbe stare la Terra (di Castello) senza porti (porte).
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 3, 307: Nè per infino a questo dì delle cose di qua vi posso dare altro avviso.
Esempio: Grazz. Pros. 24: Lo fecero mettere in camera principale sopra il letto,... dispostisi per infino alla mattina non gli dire e non gli dare niente.
Definiz: § XXV. E per mezzo della particella Da regge anche il termine donde muove o ha principio una data azione, condizione, stato, e simili. –
Esempio: Med. L. Canz. ball. 22: Lasso me! ch'io cominciai Per infin da giovinetto A sentir le pene e' guai Di questo amor maledetto.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 145: Io prometto, e per infino da ora concedo che la Communità ne disponga durante la mia vita.
Definiz: § XXVI. Per infino a tanto che, vale lo stesso che Infino a tanto che. –
Esempio: Fiorett. S. Franc. 181: Per lo suo amore (di Gesù Cristo) non vorrà nè riceverà alcuna consolazione temporale in questo mondo.... per infino a tanto ch'egli perverrà a quella consolazione celestiale di vita eterna; laddove ec.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 236: Il quale [dono] voglio che mi sia confermato per infino a tanto che la nostra compagnia durerà.
Definiz: § XXVII. Per infino, usasi pure come maniera congiuntiva, in vece del semplice Infino, significante Anche, Eziandio. –
Esempio: Belcar. F. Pros. 1, 114: Entrò pontificalmente..., in Viterbo con otto Cardinali, e con moltitudine di vescovi, arcivescovi e altri prelati, e con gran quantità d'ambasciadori e baroni; con tanta grazia e laude, che pareva che per infino alle pietre gridassero: Benedictus qui venit in nomine Domini.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 32: E non sarebbe gran fatto che per infino alle Sibille ne profetizzassero.
Esempio: Grazz. Pros. 55: Racconciolle per infino la ghirlanda in testa.

64) Dizion. 5° Ed. .
INFINOATTANTO. –
Apri Voce completa

pag.716

INFINOATTANTO . –
V. Infintanto.
65) Dizion. 5° Ed. .
INFINOATTANTOCHÈ. –
Apri Voce completa

pag.716

INFINOATTANTOCHÈ . –
V. Infintantochè.
66) Dizion. 5° Ed. .
INFINOCCHIARE.
Apri Voce completa

pag.716

INFINOCCHIARE.
Definiz: Att. Dare ad intendere altrui una cosa per un'altra, Aggirarlo, Ingannarlo, con finzioni, bugie, ciance, e simili; che anche dicesi Dare altrui il finocchio, quasi Condirlo o Conciarlo col finocchio: ma è voce del linguaggio familiare. –
Esempio: Pulc. L. Bec. 3: Tu gl'infinocchi come le salsiccie, E con l'occhietto gli vai infinocchiando.
Esempio: Poliz. Rim. C. 305: Conosciàn che c'infinocchi, E da tutti vuoi la baia.
Esempio: Bern. Orl. 3, 12: Pensa d'infinocchiar ben Carlo Mano, Ed una per un'altra dargli a bere.
Esempio: Varch. Ercol. 99: Quando alcuno vuol mostrare a chicchessia di conoscere che quelle cose, le quali egli s'ingegna di fargli credere, sono ciance, bugie e bagattelle, usa dirgli: Tu m'infinocchi, o Non pensare d'infinocchiarmi.
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 1, 2: Non vo'... ch'i proccuratori m'infinocchino Con lor tantaferate.
Esempio: E Buonarr. Fier. 1, 1, 4, Introd.: Oggi tempo è che tu ti faccia onore Viepiù che mai, ch'aggiri e che 'nfinocchi E questo e quel.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 14: Ma quegli che non vuol ch'ei lo 'nfinocchi, Ed è la parte sua furbo e cattivo, Gli risponde: ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 378: Infinocchiare, cioè ingannare colle parole, deriva.... dal finocchio..., il quale si pone nelle vivande ec.
Esempio: Fag. Comm. 3, 92: Veddi ben trapelare un non so che d'inargentato in mano a Isabella, e al mio arrivo porselo in tasca subitamente, e m'infinocchiarono tutt'a due d'accordo a farmelo credere il mostacciuolo dolce che le piaceva.
Esempio: E Fag. Comm. 5, 336: Non vo' più essere infinocchiata dalle chiacchere, no, ne sono scotta.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 64: Della polvere negli occhi Vorresti darmi, ma non m'infinocchi.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 254: Nè avrei mai immaginato che voi sareste sì arditi da negare il vero notorio, o sì semplici da credere di poter infinocchiare il mondo colle vostre bugie.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Grazz. Pros. 354: Piacendoli il fatto, degno del suo stile, vi compose sopra uno strambotto, che per allora soddisfece e piacque molto, il quale, a maggior chiarezza del testo, ho voluto, scrivendo, recitarvi, ed è questo: Voi che vivendo siete giunti al fiore De' be' vostri anni, donne, aprite gli occhi; Donate a chi lo merta il vostro amore, Acciocchè il tempo poi non v'infinocchi.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 125: O questo dottor sì che mi può comandare, che non si vuol lasciar infinocchiare da Aristotile, ma vuol esso menar lui per il naso, e farlo dire a suo modo!

67) Dizion. 5° Ed. .
INFINOCCHIATO.
Apri Voce completa

pag.716

INFINOCCHIATO .
Definiz: Partic. pass. di Infinocchiare.

68) Dizion. 5° Ed. .
INFINOCCHIATURA.
Apri Voce completa

pag.716

INFINOCCHIATURA .
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'infinocchiare. –
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn.: Credono facilmente alle misteriose infinocchiature de' ciarlatani della piazza.

69) Dizion. 5° Ed. .
INFINOCHÈ, che per lo più scrivesi disgiuntamente INFINO CHE.
Apri Voce completa

pag.716

INFINOCHÈ, che per lo più scrivesi disgiuntamente INFINO CHE.
Definiz: Cong. Lo stesso che Finchè, come più comunemente si dice.
Definiz: § Gli si prepose pleonasticamente la particella Di, dicendosi D'infinochè, per Infinochè. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 149: Dammi forza e balía Ch'io la tegna (l'anima) bella e forbita E monda e lavata e netta, D'infinochè tu l'avrai eletta, Ch'ella non sia contaminata, Anche ch'ella sia martoriata; Chè questo m'è dolce martorio, D'infinochè tu se' mio aiutorio.

70) Dizion. 5° Ed. .
INFINORA.
Apri Voce completa

pag.716

INFINORA .
Definiz: Avverb. di tempo. Infino a ora, Infino a questo tempo o momento; comunemente Finora. –
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 248: Con tutto ciò io mi son portato in modo..., che infinora si dovranno tener favoriti della sua raccomandazione, e soddisfatti dell'opera mia.

71) Dizion. 5° Ed. .
INFINTA.
Apri Voce completa

pag.716

INFINTA.
Definiz: Sost. femm. Atto d'infingere checchessia o d'infingersi, Infingimento, Finzione; comunemente Finta. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 76: Nè puoi mai sottilmente Sì far l'infinta, ch'alcun non s'en corga.
Esempio: Dav. Tac. 1, 7: Non avere, pure in quegli anni ch'egli stette al confino (alla quiete, dicev'egli) di Rodi, altro mai che ire, infinte, e soppiatte libidini mulinato.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 230: Sinnace con infinte, doni e negoci trattenne.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 238: Le false infinte avea (benchè uomo rotto) imparate in collo all'avolo; il quale conoscendolo, dubitava ec.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 274: I nemici del bene van mormorando che queste sono ipocrite infinte, con cui ec.

72) Dizion. 5° Ed. .
INFINTAMENTE.
Apri Voce completa

pag.716

INFINTAMENTE.
Definiz: Avverb. In modo infinto, Con simulazione, Con doppiezza; oggi più comunemente Fintamente. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 135: I quali infintamente feciono veduta a' detti Frati come spiacea a loro la signoria di messer Previzano Salvani.
Esempio: Nov. ant. B. 108: Tale è natura di femina, che mai bene non fa, se non infintamente, a chi l'ama.
Esempio: Colonn. Guid. N. 467: Egli mi conviene andare al re Priamo, e dicere infintamente a lui, che 'l fatto nostro veramente nel suo essere sia celato.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 505: Agamennone, salvandosi da' pericoli del mare, giunse nel suo regno, ove egli con volto infintamente lieto fue ricevuto da Clitennestra.
Esempio: Liv. Dec. 1, 215: Elli faceano tutte cose nighittosamente, infintamente, dispettosamente, nè lasciavano per onta nè per paura.
Esempio: Vill. G. 457: La qual promessa, fatta infintamente per messer Galeasso, non volendo assentire all'accordo, si levò a romore la città di Melano, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 109: E con viso infintamente lieto le disse: ec.
Esempio: Martell. Op. 167: A Giuno in questa guisa Parlò Venere bella, e bene intese Che infintamente ciò parlato avea.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 60: E chi non conosce, che.... ella (Didone) non gli comandava (a Enea), ma per ironia, cioè infintamente, gli concedeva, che se n'andasse?

73) Dizion. 5° Ed. .
INFINTANTOCHÈ, INFINATTANTOCHÈ, e anche INFINOATTANTOCHÈ, e altresì INFINTANTO CHE, e INFINATTANTO CHE, che pure scrivesi disgiuntamente INFIN TANTO, e INFINO A TANTO, CHE.
Apri Voce completa

pag.716

INFINTANTOCHÈ, INFINATTANTOCHÈ, e anche INFINOATTANTOCHÈ, e altresì INFINTANTO CHE, e INFINATTANTO CHE, che pure scrivesi disgiuntamente INFIN TANTO, e INFINO A TANTO, CHE.
Definiz: Cong. Lo stesso che Fintantochè e Finattantochè, come oggi più comunemente dicesi. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 275: Pongono le rose in un altro vasello stretto di bocca, e mettonvi sopra l'acqua bollente, e ve la lasciano stare infinattanto che l'acqua diventa rossa, e fannone sciroppo.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. appr.: Mutando le rose infinattanto che quell'acqua diventi rossa.
Esempio: Libr. Ruth 5: Se voi gli voleste aspettare infinoattantochè eglino crescessono, e che vengano agli anni che sieno grandi, in prima sareste vecchie, che voi possiate rimaritarvi.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 141: Stette [San Giovanni Batista] nel profondo del diserto infinoattantochè non si dimostrò in nulla.
Esempio: Bocc. Amet. 201: Lei vedova e lontana alla sua donna lieta, non altramenti che io, consola con la soavità della voce tua, infinattanto che con quella giugnendosi, intera senta la sua letizia.
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 211: Infinoattantochè conosceranno Che puote più il lion, che non la volpe.
Esempio: Segn. B. Stor. Fior. 72: Tennero questo modo più tempo, infinoattantochè volendo quei cittadini ec.
Esempio: Varch. Stor. 2, 118: Ebbero a soprastare a Radicofani con grandissima spesa e disagio, infinoattantochè il Papa mandasse ordine che fussero lasciati passare sicuramente.
Esempio: Volt. Op. 3, 29: Il flogisto di queste (delle sostanze infiammabili), perchè combinato, infinoattantochè non s'infiamma, non può aver forza di ferir gravemente le nari.
Definiz: § I. E con ellissi del Che. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 275: Prendi le rose fresche, e mettile per sè in un vasello, e nella caldaia metti l'acqua, infinattanto ella bolla.
Definiz: § II. Si usò talvolta di premettergli pleonasticamente la particella Di D'infintanto chè, come a Infino. –
Esempio: Libr. Ruth 16: Mi comandò che.... accostassimi a' suoi mietitori, d'infinoattantochè tutte le biade fossono mietute.
Esempio: E Libr. Ruth 17: E accostata si è Ruth con le fanciulle di Booz, e mietette con loro, d'infinoattantochè l'orzo e il grano fu messo nelli granaj e riposto.

74) Dizion. 5° Ed. .
INFINTO.
Apri Voce completa

pag.720

INFINTO.
Definiz: Partic. pass. di Infingere. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 106: Nè avea Psiche finito appena questo parlare, che la pazza sorella, agitata da' furiosi stimoli delle false nozze, e da una crudele invidia, che di continovo la rodeva, infinto non so che menzogne, e dato ad intendere al marito, ch'avea inteso non so che romore della morte del padre, ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Non vero, Simulato, Falso; più comunemente Finto. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 194: La infinta e non vera giustizia non è equitade, ma è doppia nequitade.
Esempio: Liv. Dec. 1, 302: Se voi credete che la fama della guerra sia vana ed infinta..., mandatevi alcuni ad ispiare il fatto.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 435: Tutte le cose infinte, siccome vili fiori, tosto caggiono, e niuna cosa infinta puote lungamente durare.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 150: Sì, tu mi credi ora con tue carezze infinte lusingare.
Esempio: Dolcib. Avem. 6: Presso a Damasco a diciotto miglia, Vidi (e provai una gran maraviglia) Santa Maria di Sàrdena dipinta, Che geme l'olio sanza cosa infinta.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 5, 2: Saltatori arditi, Sgombrando, vi concorsero non pochi, Qual per vera pietà, qual per infinta, Per vera brama di chiappar l'altrui.
Esempio: Marchett. Lucrez. 265: Nè per infinto amor sempre sospira La donna allor, che ec.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 87: Nell'infinto mordere Far gli solea mille atti Sconci così, che un abile Buffon parea tra i gatti.
Esempio: Pindem. Poes. 74: Di feroce destrier premere il tergo, E con arte gentil volgerlo in giro, Talor lo veggio, e con infinto brando Ferir talora in petto amico i colpi.
Definiz: § II. E figuratam., detto di persona. –
Esempio: Ambr. Furt. 3, 1: Ho veduto la maniera che tenue Aurelia riconoscendo, o (per dir meglio) fingendo di riconoscer, l'infinto padre suo, alla presenza di quel balocco di Rinuccio Corso.
Definiz: § III. E per Fallace, Ingannevole, che pur dicesi Falso o Finto. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 476: Veramente piacquero a Priamo, siccome a non consapevole, l'infinte parole de' Greci.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 96: E ancor fingi, Fortuna, e ancor m'allette? E d'infinte lusinghe al dolce suono,... Torni a provar, se qual fui sempre, io sono?
Definiz: § IV. E detto di persona, per Non sincero, Non leale; che dicesi parimente Finto. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 92: Questo nequitoso uomo ed infinto.... mi dileggiòe.
Definiz: § V. Detto di volto infinto, e costruito con un compimento retto dalla particella A, vale Composto, Atteggiato, fintamente all'espressione dell'affetto denotato dal compimento. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 98: Con viso infinto, qual io poteva, ad allegrezza, e coll'animo al tutto disposto a dolersi.
Definiz: § VI. All'infinta, posto avverbialm., vale In modo infinto, ossia finto, non sincero, Con finzione, Fintamente: ma è di raro uso. –
Esempio: Giamb. Oros. 212: Alla 'nfinta dicendo egli di volere torre per moglie la figliuola del re, ec.
Esempio: Cic. Opusc. 146: Ma questi cotali tiranni sono seguiti solamente all'infinta infino a tempo.
Esempio: Vill. G. 551: Arebbon prima mandato per soccorso in Firenze al Duca di cavalieri e di gente, con tutto ch'alla infinta stessero in trattato con lui.
Esempio: E Vill. G. 827: I Priori popolani scusavan i loro compagni de' Grandi, dicendo ch'erano diritti e leali e bene in accordo con loro, con tutto che il più di loro il dicessono alla 'nfinta.
Definiz: § VII. E per Non da vero, Per finzione, Per apparenza. –
Esempio: Giamb. Vegez. 37: Prima l'usanza della cavalleria negligentemente si fece, e poscia si fece all'infinta, e alla fine si conosce che la dimenticaro al postutto.
Esempio: Vill. G. 237: Arrivò in Barberia nel reame di Tunisi, e alla infinta si puose ad assedio a una terra che si chiamava Ancalle, per attendere novelle di Cicilia; e a quella diede alcuna battaglia, e stettevi quindici giorni.

75) Dizion. 5° Ed. .
INFIORARE.
Apri Voce completa

pag.720

INFIORARE.
Definiz: Att. Ornare, Adornare, di fiori, o con fiori. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 1: Ella (l'Aurora) intanto s'adorna, e l'aurea testa Di rose colte in paradiso infiora.
Esempio: Rinucc. O. Dafn. 4: Che tu vadia cercando o giglio o rosa Per infiorarti i crini, Non ti vo' creder, no, madre vezzosa.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 2, 1: Se le infioran le corna, Se a vendersi si mena una vitella.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Tass. Gerus. 4, 94: Le luci vergognose e chine Tenendo, d'onestà s'orna e colora; Sì che viene a celar le fresche brine Sotto le rose onde il bel viso infiora.
Definiz: § II. Poeticam., riferito a luogo, vale Abbellirlo, facendovi nascere molti fiori, Penderlo pieno di fiori, fiorito. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 254: Ivi è quel nostro vivo e dolce Sole, Ch'adorna e 'nfiora la tua riva manca.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 1046: L'ampie pianure e i verdi prati, Che 'l Po, l'Adda e 'l Tesin rigando infiora.
Esempio: Varch. Rim. 2, 177: Al vostro dolce suono ambe le sponde... Inerbi e 'nfiori il bel Sebeto e 'nfronde.
Esempio: Chiabr. Ang. 12: Infiorando i lidi Disarmato di giel spande genaro I pregi d'Amaltea.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Varan. Vis. poet. 4: Oh alle felici cure amica chiostra! Cui l'enne rupi ed i sentier solinghi Umiltà infiora, e stabil gloria innostra.
Definiz: § IV. Pure poeticam. e figuratam., riferito a volto, vale Far bello e giocondo, Render vago, o più vago, mediante il colore; ed altresì Aggraziare coprendolo come di fiori. –
Esempio: Tass. Rim. 1, 25: Quel d'eterna beltà raggio lucente, Che v'infiora le guance e gli occhi alluma, ec.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 110: Gioventù immortale Par che infiori il tuo volto, e fè gli giure.
Esempio: Mont. Iliad. 8, 716: Per la città fra tanto ite, e bandite Che i canuti vegliardi e i giovinetti A cui le guance il primo pelo infiora, Custodiscan le mura in su gli spaldi Da li Dei fabricati.
Definiz: § V. E riferito a età dell'uomo, vale Far parere bello, o più bello, Render piacevole, giocondo, e simili. –
Esempio: Mont. Poes. App. 101: Son uomo io pure, e aver mi vanto Nell'umane follie la mia gran parte: Amai pur io nei dì che aprile infiora, E il palpito del cor m'è dolce ancora.
Esempio: Pindem. Poes. 20: Ma oimè che splende alquanto e più non torna Il soave mattin di nostra vita: Splende, e non torna più quella, che infiora Gli anni primi dell'uom, sì dolce aurora.
Definiz: § VI. Riferito a stile, o scrittura, vale Abbellire con ornamenti o colori retorici, Ornare, Render fiorito. –
Esempio: Gravin. Rag. Poet. 72: Sin dal secondo secolo della nostra redenzione avea la scuola declamatoria de' retori talmente assottigliato i concetti ed infiorato lo stile,... che ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 149: Se potessi Infiorar con penna tale Un articol di giornale, Non farei dormir la gente.
Definiz: § VII. Infiorare checchessia di alcuna cosa, vale Ornarlo, Fregiarlo, copiosamente di quella, per renderlo più vago o piacevole, Fiorirnelo; anche figuratam. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 11: Quel novellino nella scuola d'Apelle,... non venutogli fatto di ritrar bella un'Elena che dipinse, tutta l'infiorò di gioie, e di tante catene d'oro la cinse e l'arricchì, che ec.
Esempio: Pindem. Poes. 20: D'alte speranze (l'aurora della vita) infiora (gli anni primi dell'uomo) e d'alte voglie, D'aurati sogni e di felici inganni.
Definiz: § VIII. Neutr. pass. infiorarsi Ornarsi, Adornarsi, di fiori. –
Esempio: Buonarr. Giud. Par. 5: Per qual antro, in qual selva, entro a qual fonte, O s'asside, o s'infiora oggi, o si specchia Dea, che dal ciel discenda, E pregi tanto di beltade 'l nome Che lasci 'l seggio e la magion di stelle?
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 368: Non so lodar, che faccia invidia e scorno La vostra alle compagne, e che si mostri In portamento oltre il costume adorno; Nè che troppo s'infiori, imperli, innostri; Onde molle negli atti e altera in vista, Fasto, lascivia e vanità dimostri.
Definiz: § IX. E figuratam. –
Esempio: Magal. Donn. immag. 242: In ogni campo, in ogni piaggia aprica,... A noi nasce il gelsomino; Ma perchè nasce a bizzeffe, Ne fa beffe Ogni giardino, E non ad altro agogna, Ch'a infiorarsi di quel di Catalogna.
Definiz: § X. E per Empirsi di fiori, Metter fiori, Essere in fiore o fiorito, Fiorire, detto, poeticam., così di luogo, come di piante. Anche in forma di Neutr. –
Esempio: Dant. Parad. 23: Perchè la faccia mia sì t'innamora, Che tu non ti rivolgi al bel giardino, Che sotto i raggi di Cristo s'infiora? (qui in locuz. figur.)
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 82: Trasse gli uccelli fuor de' caldi nidi, A cantar per lo bosco che s'infiora.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 319: Avide son di qualche verde prato, O di quell'erba che più bella infiora.
Esempio: Car. Rim. 30: D'april s'infiora L'erba ch'ha di gennaro il ghiaccio intorno.
Definiz: § XI. Pure poeticam., detto di volto, vale Rendersi vago, piacente, per un bel colore roseo. –
Esempio: Crudel. Rim. 19: Scura notte egli (il crine) somiglia, Ma vermiglia Alba il volto che s'infiora.
Definiz: § XII. Altresì poeticam. e figuratam., e con un compimento retto dalla particella Di, per Adornarsi, Abbellirsi, di ciò che è espresso dal compimento; detto anche di cose intellettuali. –
Esempio: Dant. Parad. 14: Ditegli se la luce, onde s'infiora Vostra sustanzia, rimarrà con voi Eternalmente, sì com'ella è ora.
Esempio: E Dant. Parad. 25: Di' quel ch'ell'è (la speranza), e come se ne infiora La mente tua; e di' onde a te venne.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 415: Se la luce; cioè quello splendore e quella chiarezza, onde; cioè per la quale e de la quale, s'infiora; cioè diventa splendida e bella, Vostra sustanzia; cioè la vostra anima, ec.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 675: Di', cioè tu, Dante, quel ch'ell'è; cioè quello che è la speranza, e come se ne 'nfiora La mente tua; cioè e come se n'adorna la tua mente, di te Dante, cioè come tu l'ài nella tua mente.
Definiz: § XIII. E pure poeticam., detto di ghirlanda, per Comporsi di tali o tali fiori, ovvero dei fiori di tale o tal pianta. –
Esempio: Dant. Parad. 10: Tu vuoi saper di quai piante s'infiora Questa ghirlanda, che intorno vagheggia La bella donna, ch'al ciel t'avvalora (qui in locuz. figur.).
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 321: Di quai piante s'infiora; cioè di fiori di quali piante è composta, questa ghirlanda.
Definiz: § XIV. E altresì poeticam., detto d'insetti alati, per Posarsi su i fiori, e quasi entrare in essi. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Ma l'altra (cioè la milizia angelica),... Sì come schiera d'api, che s'infiora Una fïata, ed una si ritorna Là, dove suo lavoro s'insapora, Nel gran fior discendeva, che s'adorna Di tante foglie.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 810: S'infiora; cioè si mette ne' fiori.

76) Dizion. 5° Ed. .
INTESSIMENTO.
Apri Voce completa

pag.1082

INTESSIMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'alto e L'effetto dell'intessere; Tessitura, Tessuto. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 239: Aviam determinato essere la tela un intessimento di fila. Ora e' bisogna che vo' sappiate che questo intessimento si fa con disporre per lo lungo due ordini di filamenti, che si chiama l'ordito, e attraverso di questi due ci si conduce un altro filo, che si chiama il ripieno.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 2, 31: Questo vario portarsi delle fila componitrici del verme fra le fila componitrici della farfalla, egli è un venire a formarsi come un intessimento di tela a opera.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 165: E con sì fatto tenace intessimento e d'ossa e di carne, e di ben dure cartilaginose e raddoppiate membrane, francheggiasi il cuore da qualunque estranea lesione.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 145: Ciascuna di queste (delle parti del corpo umano) non è altro che un intessimento scompigliatamente ordinato di canali ec.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 2, 32: Nel morire il verme dentro al suo bozzolo, non muore l'intessimento di tutti due gli animali, verme e farfalla.
Definiz: § II. Figuratam. –
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 36: Virgilio usurpa dalle storie questo semplicissimo ordimento poetico, il quale con intessimento di varj e molti episodj.... cresce tanto, che si dilata ec.
Esempio: Buonarr. Descr. Nozz. 37: La moralità e 'l costume divino e l'umano, il quale con bel decoro essendovi espresso, ne purgava le menti degli uditori, traendoli a giustizia e a dirittura di vero amore: come ancora si potette trarre dallo 'ntessimento di parole ottime, che immagini sono de' pensieri interni.

77) Dizion. 5° Ed. .
INTESSITORE.
Apri Voce completa

pag.1082

INTESSITORE .
Definiz: Verbal. masc. da Intessere. Chi o Che intesse. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 145: Ciascuna di queste (parti del corpo nostro) non è altro che un intessimento scompigliatamente ordinato di canali portatori di quella materia alle parti che è rifacitrice di esse, e d'egual sottigliezza a quella della quale sono i canali intessitori delle radici degli alberi.

78) Dizion. 5° Ed. .
INTESSITURA.
Apri Voce completa

pag.1082

INTESSITURA.
Definiz: Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'intessere; comunemente Tessitura. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 142: Questo modo però del vostro concepimento.... è d'una generalità troppo grossolana, e che non vi rappresenta alla mente quella prodigiosa finezza delle minuzie, delle quali ogni parte del nostro corpo deve essere non solamente composta, ma composta, in un certo modo, di quasi un'intessitura o intrecciatura.
Definiz: § Per similit. –
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 76: Cliente egli fosse (il fòro Vulpio), Ammiano ne fa fede, appellandolo singolare edificio sotto 'l cielo, intessitura e opera gigantea, impossibile a dirsi o imitarsi da gli uomini.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 223: Ma nell'altre parti dell'albero, che sono il legno e le scorze, il lungo studio e l'impareggiabile diligenza del dottore Malpighi ha dato a vedere al mondo.... l'ammirabile maestria della natura nel compartire, nell'ordinare, nel dividere, nell'unire, dove più e dove meno, secondo il loro ministero e 'l loro uso, gli aggiramenti, le intessiture, le obliquità, gli aggroppamenti, gl'intrecci delle fibre e de' nervi ec.

79) Dizion. 5° Ed. .
INTESSUTO, e poeticam$. INTESTO.
Apri Voce completa

pag.1082

INTESSUTO, e poeticam. INTESTO.
Definiz: Partic. pass. di Intessere.
Lat. intextus.
Definiz: § I. In forma d'Add. Formato di più fila artificiosamente intrecciate, Tessuto. –
Esempio: Tass. Gerus. 12, 18: Depon Clorinda le sue spoglie inteste D'argento, e l'elmo adorno, e l'armi altere.
Esempio: E Tass. Gerus. 17, 10: E sotto l'ombra d'un gran ciel d'argento Porpora intesta d'òr preme col piede.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 6: Per far mostra di sue ricchezze in Olimpia, portava nel mantello a lettere d'oro intessuto il suo nome.
Esempio: E Dat. Vit. Pitt. 24: Essendo il pallio di lana bianca, che opera o che tessera intessuta poteva in essa spiccare?
Esempio: Salvin. Eneid. 1, 284: Storiata vesta, intirizzita d'oro, E di fior gialli un intessuto velo.
Esempio: Capp. Longob. 169: Adriano fece fare, tra le altre cose, un arazzo ricco e splendente d'oro e gemme, dov'era intessuta la figura di san Pietro Apostolo, tratto di carcere da un angelo.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Pindem. Poes. 413: Alla Parca il collo Piegò quel Grande, al quale io stessa (Melpomene) il tristo Svolsi de' casi umani intesto drappo.
Definiz: § III. E per semplicemente Intrecciato, e altresì Formato di cose intrecciate insieme. –
Esempio: Sacch. Batt. 1, 30: Poi dice che ciascuna veder vuole Grillanda intesta di belle vivole.
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 74: Fe' alla campagna l'apparato adorno Di rami intesti e di bei fiori ordire.
Esempio: Biring. Pirotecn. 104 t.: Il cestone si fa in un luoco aperto e largo, e si compone di legnami fitti in terra, in forma circulare, intessuto con vergelle di castagno, di salci, o di nocciolo, o simili.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 534: In una ripa trovata una picciola cavernetta, alla quale fece un uscio di salci intessuto, vi si pose ad abitare.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 186: Contro al gelicidio resiste lo sterco che sia ben caldo, e contro al freddo giova coprirgli (gli alberi) con covoni di paglia intessuti insieme, o sagginali, ec.
Esempio: Soldan. Sat. 190: Già l'intessuto giunco il paramento Scusava intorno sol, dov'era posta La parca mensa al bel viver contento.
Esempio: Adim. A. Pind. 332: Ed or n'ottiene La terza volta le corone inteste, Dove un tempo alloggiò Pilade Oreste.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 31: La farfalla fu nel baco fin da principio, e..., per farsi essa vedere, non ci vuol altro che tòr dalle fibre di lei l'intessute fibre del verme che le nascondono, e lasciarle vive ed intere nell'esser loro.
Definiz: § IV. E figuratam. –
Esempio: Firenz. Pros. 1, 53: Fruttificato hanno con larga copia le bene intessute fallacie.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 267: La vita umana, per modo di dire, è composta e intessuta, parte di dolore, parte di noia.
Definiz: § V. E per Commesso, Congiunto insieme, strettamente; detto di tavole, travi, e simili. –
Esempio: Pindem. Poes. 344: Fortunato Chiama il Giappon, perchè d'inteste travi Sa con tali giunture e incastri e tacche Formar palagio, che levar di pianta, Trasferir, rïalzar, spiegare il ponno, Dove più aggrada, qual guerriera tenda.
Definiz: § VI. Trovasi detto dei diti delle mani, per Inserto l'uno all'altro. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 194: Fa.... alcuni a sedere con le dita delle mani intessute, tenendovi dentro il ginocchio stanco.
Definiz: § VII. Per Costruito, Fabbricato, di legni insieme congiunti o commessi. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 312: Questa mole.... a bello studio intesta Di legni così gravi, e così grandi, Ed a sì smisurata altezza eretta, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 206: Armadure disotto intessute di castagni e querce, e di altre buone materie.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 186: Siccome allor che sotto al giogo i buoi, Con aspro faticar tirando avanti Di legni il carro intesto, e per il carco Stridente sotto al ritondato polo, Gemono oppressi.
Definiz: § VIII. In forza di Sost. Tessuto, Tessitura, Intrecciamento artificioso di più fila; anche per similit. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 6, 89: Dietro alle spalle loro per campo fece alcune spalliere di rosai, con uno intessuto di canne a mandorle.
Definiz: § IX. Figuratam., detto d'invenzione, disegno, composizione, sia in iscritto, sia in figura. –
Esempio: Vasar. Ragion. M. 12: Quando volete voi attenermi la promessa di dirmi tutte queste invenzioni di queste storie....? Arei caro un dì da voi che l'avete fatte, sentire per ordine questo intessuto.
Esempio: E Vasar. Ragion. M. 21: Certamente che questo è uno intessuto molto bello e molto bene immaginato.
Esempio: Borgh. V. Lett. 170: Ho pensato sempre che tutto questo intessuto serva per onore particolare del nostro illustrissimo signor Duca, con formare la perfezione d'un ottimo principe, come è lui.