Lessicografia della Crusca in rete

Volume 9 - Dizionario 5° Ed.
2020) Dizion. 5° Ed. .
LATROCINIO.
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pag.132

LATROCINIO.
Definiz: Sost. masc. Azione di ladrone o di ladro, Ladroneccio, Ruberia; e talvolta anche semplicemente Furto.
Dal lat. latrocinium. –
Esempio: Savonar. Poes. 8: Colui onora el mondo, Che ha pien di latrocinj libri e carte.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 133: Io adunque.... era accusato come rubatore del mio carissimo ospite; il qual peccato, non solo latrocinio ma parricidio ognuno chiamerebbe più rettamente; e nondimeno egli non mi era lecito pur con una sola parola.... difender la causa mia. Nientedimanco, perchè egli non paresse però che col tacere, essendo presente, io consentissi d'aver fatto quel latrocinio, la impacienza mi condusse ec.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 9: Io penso che costui sia stato mandato da maestro Cornelio, il quale, temendo che io non mi vada a querelare di questo suo latrocinio, ha voluto rendermi il mio con questo arzigogolo.
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 39: Onde di alcuni popoli si legge non avere reputato il latrocinio cosa ingiusta per esser così assuefatti da puerizia; altri aver in uso uccidere i padri, ec.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 37: E se la gloria della guerra gli stimolava, avevano quasi nelle viscere la peste mauritana, dalla quale soprastavano ognora nuove insidie, latrocinj, occisioni e calamità.
Definiz: § E figuratam., per la Roba stessa rubata, la Materia della rapina, del furto. –
Esempio: Cellin. Vit. 83: Il perchè, seguitando poi così dua altre volte (cioè a scaricare più pezzi di artiglieria tutti a un tempo), si misse i soldati in tanto disordine, che, infra che gli eran pieni del latrocinio del gran sacco, desiderosi alcuni di quelli godersi le lor fatiche, più volte si volsono abbottinare per andarsene.

2021) Dizion. 5° Ed. .
LATRUNCULO
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pag.132

LATRUNCULO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Ladroncello, nel senso suo proprio di Ladro di cose di piccol pregio o valore; ma, al pari di Ladroncello, si prese anche per Ladrone o Ladro.
Dal lat. latrunculus, diminut. di latro. –
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 310: Chi va ricercando bene el fine di queste nuove condotte fatte per li Spagnoli e Franzesi, è stato per valersi più della reputazione che degli uomini; perchè costoro in queste terre di Roma, per le grandi inimicizie hanno, sono piuttosto latrunculi che soldati.

2022) Dizion. 5° Ed. .
LATTA.
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pag.132

LATTA.
Definiz: Sost. femm. Lamina sottile di ferro, compenetrata dallo stagno, in cui è stata immersa.
Forse dal lat. lata, femminile dell'adiettivo latus, Largo, donde probabilmente anche il termine marinaresco lata, che per idiotismo è stato corrotto in latta. –
Esempio: Soder. Agric. 92: I condotti di piombo (per l'acqua) son più lodevoli che di rame, e meglio di stagno che di ferro stagnato, che chiaman latta.
Esempio: Galil. Op. VIII, 58: Circondando poi tal cilindro e corda con un cannone pur di legno, o vero anco di latta, ec.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 34: Le quali (le carte da giocare) si dipingono con diversi colori per via di carta pecora, o di latta traforata.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 12: Egli è un tronco di cono formato di sughero, per di dentro voto e impesciato, e per di fuora soppannato di latta.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 256: La salimbacca poi, o scatoletta,... non so se era di legno,... o sì vero di latta col suo coperchio.
Esempio: E Targ. Vit. Michel. 64: Col fine principale d'imparare il metodo di far la latta, tenuto allora segretissimo in Prussia.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 3: Fa (il Poeta di teatro) il giorno col fulgor cento lumi,... Il sole con la latta e con gli specchi, ec.
Esempio: Lambr. Bach. Set. 123: Da uno dei capi vi è confitto un pezzo di latta piana, che fa da riverbero.

2023) Dizion. 5° Ed. .
LATTA
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pag.133

LATTA.
Definiz: Sost. femm. Colpo a mano aperta dato altrui sul cappello, dall'alto in basso; ma è voce popolare, formata, a quanto sembra, per onomatopea.

2024) Dizion. 5° Ed. .
LATTAIA.
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pag.133

LATTAIA.
Definiz: Femm. di Lattaio. Colei che vende latte, burro e panna.

2025) Dizion. 5° Ed. .
LATTAIA
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pag.133

LATTAIA.
Definiz: Sost. femm. Specie di pesce, simile alla Cheppia. –
Esempio: Grazz. Pros. 325: Altri vorrebbono certi pescatelli picciolini,... altri lattaie, chi trote.

2026) Dizion. 5° Ed. .
LATTAIO
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pag.133

LATTAIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che vende latte, burro e panna.

2027) Dizion. 5° Ed. .
LATTAIO
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pag.133

LATTAIO.
Definiz: Add. Abbondante di latte, Che dà latte in copia; dicesi di vacche, pecore, e altri animali che si mungono, ma estendesi anche a donna. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: La nutrice sia buona lattaia, e abbondante.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 484: La buona vacca lattaia è un prodotto dell'arte; e questa non ha sempre potuto congiungere il bello con l'utile. Raramente le vacche eccellenti lattaie avranno forme che piacciano all'occhio.
Esempio: ERidolf. Lez. Agr. appr.: Le razze lattaie per eccellenza sono state formate per discendenza da animali, nei quali codesto pregio era sviluppatissimo.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 1, 486: Una buona vacca lattaia ha ordinariamente la pelle sottile e morbida.
Definiz: § Con imitazione greca, trovasi detto di pastura, a denotare La cui erba pasciuta dagli armenti produce in essi molto latte. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 205: I medici che fiorirono avanti di noi chiamarono ἀγάλακτα, cioè non lattaie, certe pasture, perchè non erano buone a produrre latte.

2028) Dizion. 5° Ed. .
LATTAIOLO. –
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pag.133

LATTAIOLO. –
V. Lattaiuolo.
2029) Dizion. 5° Ed. .
LATTAIUOLA.
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pag.133

LATTAIUOLA.
Definiz: Sost. femm. Sorta d'erba che si mangia in insalata, detta altrimenti Condrilla o Lattugaccio; ed è la Chondrilla juncea de' Botanici. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 508: Si curano (gli sparvieri) con latte d'erba, la quale lattaiuola è chiamata.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 539: Ènne similmente un'altra spezie (di condrilla),... non guari da questa dissimile, come che ella non abbia le foglie così lungamente intagliate, ed i fiori d'altra maniera: la quale, dal molto latte che si ritrova nelle radici sue, nelle frondi e nel fusto, chiamiamo noi in Toscana lattaiuola.

2030) Dizion. 5° Ed. .
LATTAIUOLO e LATTAIOLO
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pag.133

LATTAIUOLO e LATTAIOLO.
Definiz: Add. Aggiunto dei primi denti che cominciano a spuntare ai lattanti, parlandosi così di persone come di animali. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 277: Del cadere de' denti più fiate ho sognato, e non me ne cadde mai veruno però, se non i primi lattaiuoli.
Esempio: S. Cater. Lett. 4, 269: Or gittiamo i denti lattaioli, e studiamoci di mettere i denti gravati dell'odio e dell'amore (qui in locuz. figur.).
Esempio: Libr. Mascalc. R. 53: Li poledri in trenta mesi gittano li denti di mezzo di sopra, che si chiamano lattaiuoli.
Definiz: § I. E aggiunto di erba, vale Che contiene un umore simile al latte. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 225: L'erbe lattaiuole, e singolarmente la bambagia, mandano un latte candidissimo e vischioso.
Definiz: § II. In forza di Sost. Dente lattaiuolo. –
Esempio: Canig. Ristor. 42: Le voglie di costei (dell'avarizia) son tutto bine; E ne' cent'anni inette lattaiuoli Ronchiosi e duri, come grosse pine (qui in locuz. figur.).
Esempio: Stratt. Port. T. A. 81: Qualunque persona mettesse dentro alle porti niuno bue o vacca la quale o 'l quale avesse quattro lattaiuoli o meno, debba pagare in tutto al macello grosso, come paga il bue fatto.
Definiz: § III. Per similit., e scherzevolmente. –
Esempio: Burch. Son. 1, 101: Una sega vecchia ed isdentata Mette più lattaiuoli, o men, d'un bue?
Definiz: § IV. E per Fanciullo o Animale che prende il latte; anche in locuz. figur. –
Esempio: Leggend. SS. BB. 2, 55: I più vecchi sogliono essere specchio a' giovani, ed avere debbono le poppe abbondante di parole e d'opere; acciocchè i lattaiuoli nutrichino e salutevolmente riempino.
Definiz: § V. Vendetta di cento anni tiene lattaiuoli. Proverbio, che si usò per dire che Il desiderio della vendetta nel vendicativo non si spenge mai. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 498: E tra noi un motto, che vendetta di cento anni tiene lattaiuoli, siccome il fanciullo che allatta.

2031) Dizion. 5° Ed. .
LATTANTE.
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pag.133

LATTANTE.
Definiz: Partic. pres. di Lattare. Che latta.
Lat. lactans. –
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 30: Con pochi ornamenti, e con semplice acconciatura, che propriamente rappresentava una donna mesta, in mano una statuetta lattante una donna vecchia.
Definiz: § I. In forma d'Add. Che allatta, Che dà il latte; detto così di persona, come d'animale, di sesso femminile. –
Esempio: S. Ag. C. D. 7, 157: Se.... avesse voluto Dio sovvenire a quelli fanciulli, dell'acqua liberati da Dio, per quella lattante fiera,... or che maraviglia è?
Esempio: Red. Lett. 1, 12: Donato Velluti.... chiama fanciulla una balia lattante, e son quest'esse le sue parole: Gli venne ec.
Esempio: E Red. Osserv. Anim. viv. 22: In così fatti polmoni di un riccio femmina grassissima e lattante, che apersi viva, tanto nel lato destro quanto nel lato sinistro osservai che ec.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 96: Vi erano vecchi infermi, donne gravide, madri lattanti, e portanti al petto le creature loro certamente non nate a tal destino.
Definiz: § II. E per Che prende il latte, Di latte, Poppante. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Lo sterco del puledrino che sia nato di pochi giorni e lattante.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 55: Come trae la Cangetica tigre lo lattante vitello d'alcuna cerbia per le oscure selve.
Esempio: ESimint. Ovid. Metam. 231: La quale se alcuno aveniticcio avesse veduta, avrebbe potuto credere che lattanti vitelli fossono stati morti quivi, e te pecore d'Amatusia.
Esempio: Segner. Mann. dic. 22, 3: Niun è che per riverenza si resti di unirsi al petto un bambinello lattante, di strignerlo, di abbracciarlo, ec.
Esempio: E Segner. Mann. dic. appr.: Lo brama ancora bambino e bambin lattante.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 17: Dalla destra scorgesi la carità, che ha in seno un lattante fanciullo, ed un altro maggiore appresso.
Esempio: Cesar. Vit. Crist. Ind. 99: Orgoglio dell'uomo che si manifesta in un bambolo lattante, che ec.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 87: Telemaco, che il padre Lasciò lattante ne' suoi dolci alberghi.
Definiz: § III. In forza di Sost. Bambino lattante. –
Esempio: Manz. Prom. Spos. 676: Una terza, abbandonando il suo petto al lattante straniero,... guardava fisso il cielo.

2032) Dizion. 5° Ed. .
LATTARE
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pag.133

LATTARE.
Definiz: Att. Nutrire col proprio latte, Dare il latte del proprio seno; comunemente Allattare: detto anche della femmina degli animali.
Dal basso lat. lactare. –
Esempio: Benciv. Aldobr. R. 24 t.: Varrebbe meglio, innanzi al lattare, che l'uomo gli mettesse (al fanciullo) un poco di mèle in bocca.
Esempio: E Benciv. Aldobr. R. 25: Quando la nutrice allatta (il fanciullo), dee tuttavolta spremere la mammella, e poco per volta e spesso; però che troppo lattarlo alcuna volta fae il ventre bollire.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 448: Quelle [vacche] che avranno perduto i vitelli, si deono sottomettere a lattare que' vitelli a' quali le madri non danno latte abbondantemente.
Esempio: Viagg. Terr. Sant. 358: È un'altra chiesa, che si chiama la chiesa di San Niccolò; e non vi sta persona: nella quale stette Nostra Donna a lattare il suo figliuolo.
Esempio: Vill. G. 18: E quivi si dice furono lattati e nutriti da una lupa.
Esempio: Palm. Vit. civ. 14: Richiederebbe adunque il debito d'ogni onorata madre lattare il proprio figliuolo.
Esempio: Savonar. Pred. 8: Abbiamo lattato il bambino, e messolo alla dolcezza del petto nostro; abbiamogli dato lo amore nostro ed il cuore nostro, a Cristo, ed abbiamo ec.
Esempio: Fior. Agric. Met. volg. 521: Questo animaletto (il pipistrello) ha l'ali, ed in ciò non si confà co i topi; partorisce i pulcini e non l'uova: ne la qual cosa non ha che far con gli uccelli; e postisi i suoi pulcini a le tette, gli latta, cosa che non fan gli uccelli.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 7: Favoleggiarono ch'egli erano nati di Marte, e per modo miracoloso lattati da una lupa.
Esempio: Segner. Pred. 650: Qual rupe gli avea prodotti di là dal Caucaso? qual tigre gli avea lattati?
Definiz: § I. E detto di seno, petto, mammelle, e simili; anche assolutam. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 185: Avvegnachè tua madre s'aprisse, e mostrasseti il petto che ti lattò.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 1, 19: Piangendo si dolea d'esser mai nata; Lattava il petto suo un picciol figlio.
Esempio: S. Bern. Contempl. 40: Beate quelle che non partoriscono, e li ventri che non concepettero, e le mammelle che non hanno lattato.
Esempio: Pass. G. Cr. 165: Beate poppe che non mai lattaro!
Definiz: § II. Per similit., e poeticam.
Esempio: Chiabr. Rim. 1, 65: Qual fiorito arboscello, Cui tra l'aure odorate Corre lattando ognor fresco ruscello; Tal appunto è mirar giovine etate, ec.
Definiz: § III. In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: S. Bern. Serm. 100: Con questi uberi la Santa Madre Ecclesia latta i proficienti e notrica i perfetti.
Esempio: E S. Bern. Lett. F. 116: La lezione il latta, la meditazione il pasce, l'orazione il conforta ed allumina.
Esempio: Dant. Purg. 22: Siam con quel Greco Che le Muse lattar più ch'altro mai.
Esempio: Cavalc. Ammon. Paol. 67: L'obbedienzia è cibo di tutti i santi: perchè di questo cibo sono tutti lattati, e per questa vengono a perfezione.
Esempio: Machiav. Comm. 262: Questa tua allegrezza non ti sarebbe paruta intera, se tu non mi avessi nutrito e lattato d'una falsa speranza.
Definiz: § IV. Pur figuratam., per Lusingare, Carezzare, e simili. –
Esempio: Bibb. N. 6, 284: Latta il figliuolo, ello ti fame pauroso; scherza con lui, ed egli ti contristerae.
Esempio: Cavalc. Pungil. 133: Vietalo ancora (Dio) ne' Proverbj, quando dice: Non lattare mai altrui colle tue labbra.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 2, 12: Per ridersi e beffarsi di me, lattandomi con lusinghe, fu cagione ch'io mi licenziassi dalla servitù de' Veneziani.
Definiz: § V. Trovasi per Poppare. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 36: La cagna al fanciullo s'accosta, e come i suoi catelli il notrica; e il fanciullo latta la cagna come nutrice.
Definiz: § VI. Neutr. Prendere il latte, Poppare. –
Esempio: Pallad. Agric. 128: Nella primavera specialmente quando lattano (i porcelli), si voglion guardare da erbe verdi e novelle, perocchè noccion loro.
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 392: La lingua del parvolo che lattava, per la sete e per lo difetto dell'acque, delle quali le madri di fame secche e afflitte non avevano, s'accostava al palato.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 803: Al fantolino; cioè al fanciullo che latta, Che, cioè lo quale fantolino, muor per fame; cioè per bisogno di lattare, e si è ritroso che non vuol lattare, e caccia via la balia.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 399: Il caglio de gli animali.... è una sustanza di latte, che si ritrova allo stomaco di quelli che lattano.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 1, 81: Tenerissimo (il germoglio delle piante) come un bambino che latta, ha forza di pertugiar la terra, avvegnachè ricalcata e dura, fin che ne spunti.
Esempio: Red. Lett. 3, 193: Ne' bambini che lattano se ne dà (della polvere antepilettica) una presa il giorno.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Bocc. Rim. 139: Ne' monti dov'io uso, i' apparai Da quelle muse, che già li guardaro, E nelle braccia lor crebbi e lattai.

2033) Dizion. 5° Ed. .
LATTATA
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pag.134

LATTATA.
Definiz: Sost. femm. Bevanda fatta con mandorle, semi di popone, o simili, pesti e stemperati con acqua indolcita con lo zucchero, e colati. Così detta dal suo colore simile a quello del latte. Oggi comunemente Orzata. –
Esempio: Not. Malm. 2, 547: Lattata è una bevanda, fatta con zucchero, orzo, e semi di popone, che benissimo pesti e liquefatti con acqua, gli fanno passare per stamigna, la quale si dà per lo più a' febbricitanti per rinfrescare.
Esempio: Red. Cons. 1, 120: Molte razze di serviziali, di emulsioni, di lattate, di olj, di balsami.
Esempio: E Red. Lett. 1, 422: Le lattate fatte co' semi freddi, le orzate e le panatelle, saranno a proposito.
Esempio: E Red. Lett. 2, 153: Alla balia su le ore undici se le è dato una di quelle lattate, che era solita di pigliare anco il giorno.
Esempio: E Red. Lett. 3, 192: Il giorno, una buona lattata fatta con semi comuni.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Red. Lett. 1, 74: Si bolla e si cuoca il miglio abbronzato, in brodo di vitella, e se ne faccia, cotto che sarà, se ne faccia, dico, uno o cremore o lattata.
Definiz: § II. Entrarci una lattata, Fare una lattata, si diceva scherzevolmente, quando, dopo di aver mangiato e bevuto bene, si faceva venire in tavola nuovo vino e nuovi bicchieri per ber di nuovo. –
Esempio: Lipp. Malm. 7, 12: Io vo' stasera anch'io far le mie lotte, Bench'io stia bene, sia ripieno e sventri, Perchè mi par ch'una lattata c'entri.
Esempio: Not. Malm. 2, 547: Ci stia bene una lattata. Diciamo Fare una lattata, quando dopochè s'è mangiato e bevuto bene, si fa venire in tavola nuovo vino, e nuovi bicchieri puliti Ed io credo, che i gran bevitori abbiano dato il nome di Lattata al suddetto nuovo bere superfluo, comecchè vogliano intendere che questo secondo bere non sia spropositato nè per gola, ma per rinfrescare l'ardore del vino bevuto; come fa alla febbre la Lattata, la quale diciamo più comunemente Orzata.

2034) Dizion. 5° Ed. .
LATTATINA
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pag.134

LATTATINA.
Definiz: Diminut. di Lattata. Piccola lattata. –
Esempio: Coltell. Cical. III, 2, 48: Ci sono più di quattro che spasimano di voglia di dondolarsi un poco su la solita canapiendola, e anche, vedete, quasi quasi, se non fusse perchè sì, gliene vorrebbon dare (io mi servo de' lor termini) una lattatina (qui figuratam. e scherzevolmente).

2035) Dizion. 5° Ed. .
LATTATO
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pag.134

LATTATO.
Definiz: Partic. pass. di Lattare.
Basso lat. lactatus. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 234: Caro mio figliuolo, lattato, dal cominciamento, del mio latte, e nutricato poi e cresciuto del mio pane, abbandoneret'io?
Esempio: Collaz. SS. PP. R. 50: E così medesimamente l'anima nostra, lattata da le tenere ordinazioni de' principali, quando ec.
Definiz: § I. In forma d'Add. Acconcio con latte ed altri ingredienti, detto di minestra, e di uova. –
Esempio: Buonarr. Aion. 3, 14: Venivan via le minestre lattate E gli agnellotti e i pottaggi altri varj.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 172: E l'uova, che a tutte le cose sono condimento, da niuna condimento ricevono; onde pigliatele.... tenere, tantoste, maritate, affrittellate, lattate,... sempre sono ottime.
Definiz: § II. Lattato, vale Del color del latte, Bianco come latte; e si usa spesso nella maniera Bianco lattato, detto di colore. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 116: La faccia de' muri di questo Ilion, la quale si presentava allo sguardo degli uomini, non biancheggiava di bianchezza di calcina lattata.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 167: Sotto a' quali (ai capelli) riluceva la piana testa lattata, e bianca come neve.
Esempio: E Colonn. Guid. N. 190: Ma Agamennone basso con molta piacevolezza riluceva di lattata bianchezza.
Esempio: Pucc. A. Canz. 8: D'avorio paion suo' lattati denti.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 105: Cavasi ancora altre specie di marmi;... e per lo più una sorte di marmi bianchissimi e lattati, che sono gentili ed in tutta perfezione per far le figure.
Esempio: Soder. Anim. domest. 214: Eleggasi da far razza oche grandissime, così femmine come maschi, e tutte d'uno unito color bianco lattato candido.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 308: E principalmente fecesi trainare e condurre per Roma sopra 'l carro a quattro cavalli lattati.
Esempio: Ross. B. Appar. Med. 25: Ebbono elleno una vesta di raso bianco lattato.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 47, 2: Son le macchie di color rosso focato, tutte dintornate d'un sottilissimo profilo bianco lattato.
Esempio: Red. Esp. Insett. 47: Partorì non undici scorpioncini.... ma bensì trentotto, benissimo formati, e di colore bianco lattato.
Esempio: Ginann. Malatt. Gran. 168: Erano (certi verminuzzi) bianchi lattati, lunghi poco meno di una linea.
Definiz: § III. In forza di Sost. Colore del latte, Bianchezza simile a quella del latte. –
Esempio: Magal. Lett. 103: Nella grossezza, nella doppiezza e nel lattato delle campanelle, fatevi pur conto che sono (certi giacinti) fratelli carnali.

2036) Dizion. 5° Ed. .
LATTATO
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pag.135

LATTATO.
Definiz: Sost. masc. Term. dei Chimici. Nome generico dei sali formati dall'Acido di latte.

2037) Dizion. 5° Ed. .
LATTATRICE
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pag.135

LATTATRICE.
Definiz: Sost. femm. Colei che allatta, Nutrice. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Una lupa fue a loro la lattatrice.

2038) Dizion. 5° Ed. .
LATO
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pag.125

LATO.
Definiz: Add., che trovasi anche usato con forza participiale. Promulgato, Bandito; ma è voce che non userebbesi se non talvolta nel linguaggio giuridico o forense.
Dal lat. latus, participio passivo di ferre. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 7: Apollo.... disse: Sia fatta la prova in cantare;.... se voi perderete, contra voi si procederà in tale modo, che non si potrà ritrarre la sentenza, perciocchè sapete che sentenza lata dagli Iddìi non si revoca.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 16: Ma perchè questa ragione non solo non quadrava al Pontefice, ma pareva che se ne offendesse ed alterasse maggiormente,... si volsero gli ambasciatori a disputare che i re di Francia non possono cadere in censura di lata sentenza, ed adducevano i privilegj de' Re Cristianissimi, e la giurisdizione della Chiesa Gallicana.

2039) Dizion. 5° Ed. .
LATO
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pag.125

LATO.
Definiz: Sost. masc. Parte destra o sinistra, Parte laterale, del corpo dell'uomo e dei bruti.
Dal lat. latus. –
Esempio: Dant. Inf. 6: Urlar gli fa la pioggia come cani: Dell'un de' lati fanno all'altro schermo, Volgonsi spesso i miseri profani.
Esempio: E Dant. Purg. 13: Fece del destro lato al muover centro, E la sinistra parte di sè torse.
Esempio: Petr. Rim. 1, 276: Amor con la man destra il lato manco M'aperse, e piantovv'entro, in mezzo 'l core. Un lauro verde sì, che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 218: E dogliendogli il lato in sul quale era, in su l'altro volger vogliendosi, sì destramente il fece, che ec.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 256: Giovanni della Luna duo dì sono gli cadde la gocciola: ha perduto tutto il lato ritto, e non favella.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 76: Il Pagan ferì lui dal lato manco;... Passò il ferro crudel l'omero bianco.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 144: Se per mia mala sorte la soma pendeva in su un lato,... egli vi metteva delle pietre, e cresceva la soma quelle poche libbre.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 35: Va dietro ed ai lati (della fenice), Maravigliando, esercito d'alati.
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 187: Dal capo sino alla coda, nell'uno e nell'altro de' lati del ventre, era (un animaletto marino) tutto circondato come da tanti pennellini di setole.
Esempio: E Red. Esp. Insett. 100: Aveano (certi bacherozzoli) il colore tutto verde, con due linee bianche paralelle distese da' lati per tutta la lunghezza del corpo loro.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 820: Dall'un lato punge Vergogna e duol, che 'ndietro mi rivolve; Dall'altro non m'assolve Un piacer per usanza in me sì forte, Ch'a patteggiar n'ardisce con la Morte.
Definiz: § II. E per Parte laterale del costato; ma non è comune. –
Esempio: Cavalc. Specch. Pecc. 48: Mostramisi l'amore del suo cuore (di Gesù Cristo) per l'apritura del suo lato.
Esempio: E Cavalc. Specch. Croc. 22: In segno di grande larghezza d'amore volle avere il lato aperto.
Definiz: § III. Vale pure Fianco; sia nel senso suo proprio di Parte laterale dell'addome, e, in certi animali, di Parte del corpo che dalle coste si distende all'anca, sia in quello estensivo di Tutta la parte del corpo che è presso al fianco, sia in quello, più che altro poetico, di Seno, Petto, e anche di Tutto il corpo. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 59: E co la destra trasse fuori la spada lucida, e ascosela nel lato di Priamo infino al tenère.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 71: Al quale uomo la voce fue assottigliata, e' capelli diventare bianche penne;... le penne copriro il lato; lo becco sanza punta tiene la bocca.
Esempio: Petr. Rim. 1, 34: Lagrima adunque, che dagli occhi versi, Per quelle, che nel manco Lato mi bagna chi primier s'accorse, Quadrella, dal voler inio non mi svoglia.
Esempio: Bern. Orl. 14, 75: E poi Tanchera si cingeva a lato.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 50: Pendon spade ritorte all'un de' lati: Suonano al tergo lor faretre ed archi.
Esempio: Segner. Pred. 37: Dev'egli (il predicatore) tendere su l'uditorio le nasse della divina parola, senza restarsi per istanchezza di lati, che a lungo andare gli succeda, o sudor di fronte.
Esempio: Leopard. Poes. 59: La tiranna Tua destra, allor che vincitrice il grava, Indomito scrollando, si pompeggia, Quando nell'alto lato L'amaro ferro intride.
Esempio: E Leopard. Poes. 63: Non palese al guardo La faretrata diva Scendea ne' caldi flutti, e dell'immonda Polve tergea della sanguigna caccia II niveo lato e le verginee braccia.
Definiz: § IV. Per similit., Banda, o Parte, laterale, Fianco, e simili, di cosa, di edifizio, di luogo. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Dall'un lato (del ponte di Castel Sant'Angelo) tutti hanno la fronte Verso il castello, e vanno a Santo Pietro, Dall'altra sponda vanno verso il monte.
Esempio: EDant. Inf. 23: Supin si diede alla pendente roccia, Che l'un dei lati all'altra bolgia tura.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: M'imprestò una perla a uso d'una pera grossa, magagnata da uno de' lati, di valuta di fiorini 15 larghi di grossi.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 184: Se tal giuntura (dell'osso del ginocchio con l'osso della gamba) fosse piegabile e voltabile,... l'uomo arebbe sempre piegabili così le gambe per i loro lati, come dalla parte dinanzi alla parte di dietro, e sempre tali gambe sarebbono torte.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. acq. 352: Quel retroso è in mezzo più tardo che dalli lati, il quale è di grande circuizione.
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 29: Spiri [il vento] o dal lato destro o dal mancino O ne le poppe, sempre è così lento, Che si può far con lui poco camino.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 98: Che pur contesto avendo ogni suo lato (della nave) Tenacemente di robusta trave, ec.
Esempio: E Tass. Gerus. 15, 19: In curvo lido poi Tunisi vede, Ch'ha d'ambo i lati del suo golfo un monte.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 170: Nell'urtare la setoletta nel lato perpendicolare del dente, lo muova, ma nel ritorno poi la medesima setola nel lato obliquo del dente non lo muova altrimenti, ma lo vada strisciando, e vada ricadendo a piè del dente susseguente.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 158: L'osso innominato, da alcuni detto osso della coscia, o vero ilio, è posto dai lati dell'osso sagro, fatto di tre ossa, l'ilio, l'osso;pube e l'ischio, detto volgarmente osso scio.
Definiz: § V. E per Parte laterale ed estrema di un pezzo di terra, campo, e simili, la quale ne termina la larghezza e servi di confine. –
Esempio: Casalb. Mel. Ricord. 19: Lo primo [pezzo di terra] è posto in Pisa:... tiene uno capo in via publica, l'autro (altro) capo, in chiasso, lato uno in torre dei Sismondi chiamata Galeana, l'autro lato in terra e casa de l'opra di Santo Giovanni Batista. Lo segondo è posto in de le confine d'Oratoio...: tiene.... lato uno in terra di Nino Pedone dei Sismondi, l'autro lato parte in terra dello spidale di Santo Frediano, e parte in via pubblica.
Definiz: § VI. Pure per Parte destra o sinistra, Parte laterale, Fianco, Ala, detto di un esercito, o corpo di armati, schierato a battaglia. –
Esempio: Tass. Gerus. 3, 33: Alzaro i Pagani un grido orrendo E indietro si fur subito voltati; E fecero un gran giro, e poi volgendo Ritornato a ferir le spalle e i lati.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 8: Stringe in mezzo i pedoni, e rende alati Con l'ale de' cavalli entrambi i lati.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 22: Trasse le squadre fuor, come veduto Fu da lunge venirne il popol franco.... Per sè il corno destro ha ritenuto; E prepose Altamoro al lato manco.
Esempio: Dav. Tac. 1, 48: Toccò alla legion quinta il destro lato, alla ventunesima il sinistro, e alla prima e alla ventesima capo e coda.
Definiz: § VII. Detto di mattoni, o cose simili, vale Costola. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 95: Si veggono mattoncini minuti, grossi un dito, larghi duoi e lunghi quattro, commessi per il lato a spinapesce.
Definiz: § VIII. Denota pure Ciascuna delle due parti, e Ciascuna delle due estremità o capi, di certi oggetti e strumenti. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 261: Se ne batterono monete d'argento, le quali da un de' lati avevano il giglio, e dal l'altro la croce con una corona di spine.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 27: Questo (il cannocchiale), come è d'usanza, Dall'un de' lati suoi Ingrandisce l'oggetto oltremisura, Dall'altro lato poi Mostra piccola e lungi ogni figura.
Definiz: § IX. Pure per Parte, Faccia, Aspetto, e simili, detto figuratam. di atto, o cosa morale, in relazione con altra parte, aspetto, e simili, di contraria o almeno diversa. natura. –
Esempio: Cesar. Vit. Crist. 1, 377: Il peccato ha come due lati: il rivolgersi che fa l'uom da Dio sommo bene, e 'l voltarsi per amore al ben commutabile e falso.
Definiz: § X. Pur figuratam. e poeticam., per l'Atto stesso, o Cosa morale, in contrapposizione con altra cosa o atto diverso. –
Esempio: Dant. Parad. 21: Qual sapesse qual era la pastura Del viso mio nell'aspetto beato, Quand'io mi trasmutai ad altra cura, Conoscerebbe quanto m'era a grato Ubbidire alla mia celeste scorta, Contrappesando l'un con l'altro lato.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 588: Contrapesando l'un coll'altro lato; cioè contrapesando la voluntà dell'obedire col diletto che io sentiva, ragguardando lo suo volto.
Definiz: § XI. Serve, per lo più con l'aggiunto di Destro o di Sinistro, a denotare direzione e situazione; e vale Parte, Banda, di luogo o spazio, corrispondente al fianco destro o sinistro dell'uomo, o di alcuna cosa; che anche dicesi Mano. –
Esempio: Fiorett. Cron. Imper. 16: Allora Iddio vi de' tutti mettere dal lato destro.
Esempio: Dant. Inf. 26: E, volta nostra poppa nel mattino, De' remi facemmo ale al folle volo, Sempre acquistando del lato mancino.
Esempio: E Dant. Parad. 18: Io mi rivolsi dal mio destro lato Per vedere in Beatrice il mio dovere, O per parole, o per atto, segnato.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 520: Dal mio destro lato; cioè da mano dritta.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 14: Poscia in cima del colle ornan l'altare, Che di gran cena al sacerdote è mensa; E d'ambo i lati luminosa appare Sublime lampa in lucid'oro accensa.
Definiz: § XII. E per Parte o Banda qualsiasi di un dato luogo o paese, edifizio, e simili. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 393: Pensò di fare una cava, e di cavare la fortezza della città dal lato donde la città per natura era più forte.
Esempio: Dant. Purg. 4: Additandomi un balzo poco in sue, Che da quel lato il poggio tutto gira.
Esempio: E Dant. Purg. 22: Dal lato, onde il cammin nostro era chiuso, Cadea dall'alta roccia un liquor chiaro.
Esempio: E Dant. Purg. 28: Da questa parte con virtù discende (l'acqua), Che toglie altrui memoria del peccato; Dall'altra d'ogni ben fatto la rende. Quinci Letè, così dall'altro lato Eunoè si chiama.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 265: Detta fossa abbi detta larghezza d'un braccio, che si viene appressare a due terzi di braccio al susino che gli è di rincontro segnato di † ch'è dal lato de' termini di detto Alessandro Rinuccini.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 93: Il contado di Lucca da quello di Pistoia, dal lato di sopra, dividono asprissimi monti.
Esempio: Machiav. Comm. 102: Andatevene in chiesa, io aspetterò qui le donne. State in lato, che le non vi veggano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 4, 13: Da nessun lato nè sentier nè scale V'eran, che di salir facesser copia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 59: Io andavo pensando: a nasconderla (una fanciulla) Su in qualche lato? ma la serva? e poi Se venissino a far la cerca i ciafferi (i birri)?
Esempio: Tass. Gerus. 1, 90: Non oblia Di rinforzar Gerusalem frattanto. Da tre lati fortissima era pria: Sol verso Borea è men secura alquanto.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 55: Così si combatteva; e 'l sangue in rivi Correa egualmente in questo lato e in quello.
Esempio: Leopard. Poes. 123: Ogni cor si rallegra, in ogni lato Risorge il mormorio, Torna il lavoro usato.
Definiz: § XIII. E per Parte o Punto qualsiasi della terra, o del cielo. –
Esempio: Dant. Purg. 11: Non è il mondan romore altro che un fiato Di vento, che or vien quinci ed or vien quindi, E muta nome perchè muta lato.
Esempio: E Dant. Purg. 17: Già eran sopra noi tanto levati Gli ultimi raggi che la notte segue, Che le stelle apparivan da più lati.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 262: E muta nome, perchè muta lato; come lo vento è una medesima cosa, cioè movimento d'aire, da qualunqua parte venga, e niente di meno àe varj nomi secondo che da varie parti viene, così ec.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 57: Ha da quel lato (Gerusalemme) donde il giorno appare. Del felice Giordan le nobil onde.
Esempio: E Tass. Gerus. 4, 19: Tosto spiegando in varj lati i vanni Si furon questi (i demonj) per lo mondo spartì; E 'ncominciaro a fabbricar inganni Diversi e novi, ed ad usar lor arti.
Definiz: § XIV. E per Parte o Punto del corpo, o di checchè altro sia. –
Esempio: Dant. Inf. 30: I' vidi un fatto a guisa di liuto, Pur ch'egli avesse avuta l'anguinaia Tronca dal lato che l'uomo ha forcuto.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 53: Sarà ben dirlo a Cammillo, acciocchè E' non fusse trovato in frodo, e io (Perchè la scesa va ne' lati deboli), Come capo di questa giarda, andassi ec.
Definiz: § XV. E per Luogo, Posto, e anche, in più largo senso, Paese, Regione. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 109: Onde elli mandoe in ogni lato per li fabbri, per li maestri, e per li saputi edificatori dell'arti marmoree,... e fece ragunare marmi maravigliosi colorati d'ogni diverso natio colore.
Esempio: Machiav. Comm. 78: Ha promesso di persuadere a messer Nicia, che vada con la sua donna al bagno in questo maggio. S. Che è a voi cotesto? C. Che è a me? Potrebbe quel luogo farla diventare d'un'altra natura, perchè in simili lati non si fa se non festeggiare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 100: E poi Baiardo....Tra noi vorrò ch'a piedi si contenda Da solo a solo in solitario lato.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 42, 59: Gli disse.... ch'era debitore in ogni lato Di porre a beneficio suo la vita.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 48: Se a me è lecito di dire non meno sinceramente che liberamente l'oppenione mia, come in tutti lati, non che in questo luogo e sopra questa cattedra, fare si debbe, io, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 56: Ma che modo Mi dai tu infatto? T. Che costei si cavi Di qui e metta in qualche lato. C. E dove? T. Dove che sia.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 87: E della mia Fiammetta Che se ne farà intanto? T. In qualche lato Metteremo ancor lei, sin che si possa Ritornarla onde voi l'avete tratta.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 95: Conformisi lanatura del terreno con quella degli arbori, sì che nei lati magri si spogli meno (di rami) che nei grassi, e tutti si potino o avanti che muovano o finito di fare i frutti.
Esempio: E Soder. Anim. domest. 5: Della tosatura [delle pecore] variano i tempi, perchè non è in tutti i lati la medesima temperatura del cielo, nè l'istessa ragione di pascolare.
Esempio: E Soder. Anim. domest. 213: S'assidano (l'oche) ne i lati pantanosi e padulosi, e in tutti gli umidi luoghi e acquidrinosi.
Definiz: § XVI. Quindi la locuzione Lato preso, scritta in alcun tratto di strada o di piazza, in occasione di fiere, a indicare che quel luogo è occupato da qualche mercante; ma per estensione, e in modo scherzevole, applicasi pure ad altri luoghi e cose, e figuratam. anche a donne, che sieno comecchessia divenute di altrui. Oggi comunemente dicesi Posto preso, in senso così proprio come figurato. –
Esempio: Lipp. Malm. 12, 14: Per chi (domanda) è sì gran fuoco acceso? E gli è risposto: egli è per Martinazza, Che già v'è drento, e scrive: lato preso.
Esempio: Not. Malm. 2, 840: Scrive: lato preso. Intendi: Ha eletto per sè quel luogo.... Per maggior chiarezza di questo detto, è da sapere che in Firenze si fanno ogni anno, tra gli altri, quattro mercati, uno per quartiere.... E comecchè nelle dette fiere concorrono molti mercanti di panni, ed altri artefici d'ogni sorta; così alle volte manca loro il luogo dove posarsi per farvi in quel giorno la lor bottega; onde pigliano il luogo qualche giorno avanti, e segnano lo spazio del luogo che pigliano con gesso o altra tinta, e vi scrivono in lettere cubitali: Lato preso: e questo serve per impedire che altri entrino in quel luogo. E di qui dicendosi: Il tale ha scritto lato preso in quella casa, ec., intendiamo: Quella casa ec. è per lui, nè gli può esser tolta. Così dice che Martinazza scrive lato preso in quel monte di scope, per intendere che ha fatto in modo, che quel fuoco non le poteva esser tolto.
Esempio: Salvett. Rim. burl. 217: Se la vedrete, Proverete ancor voi d'Amor le pene; Ma non c'è da far bene, Ho già fatto la scritta; avete inteso? Con vostra buona grazia, lato preso.
Definiz: § XVII. Figuratam. e poeticam., per Luogo o Parte di scrittura. –
Esempio: Dant. Parad. 29: Ma questo vero è scritto in molti lati Dagli scrittor dello Spirito Santo.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 767: È scritto in molti lati; cioè in molti libri ed in molti luoghi della santa Scrittura.
Definiz: § XVIII. Pure per Posto, Spazio, occupato da checchessia, o da porvi checchessia; e figuratam., anche Spazio di tempo. –
Esempio: Grazz. Comm. 122: La balia vuole che voi comperiate da fare della gelatina; che vi van drento piedi, orecchi, grifi, capi e corna, che 'ngombrano di molto lato.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 78: O rovina giù, ciel, chè ci ha del lato Dove riporre i calcinacci! Io so Ch'ogni cosa s'accozza a farci guerra.
Esempio: Fag. Rim. 3, 41: E in tal materia tanto lato ha preso, Ed è nello spiegarsi sì felice, Che, parli quanto vuol, mai non è inteso.
Definiz: § XIX. Lato, in genealogia, denota Serie degli ascendenti, paterni o materni, di alcuno, Lignaggio paterno o materno; ed anche Serie dei discendenti di alcuno, Discendenza, nel qual senso più comunemente dicesi Linea. Usasi più spesso nella maniera Da lato di, reggente un compimento, la quale significa Per ciò che attiene al lignaggio, o alla discendenza, espressa dal compimento, Per rispetto a esso lignaggio, o discendenza. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 7: Donde t'avviso del suo nome, ch'egli è tuo cugino dal lato di femina, perchè el conte Ugolino ed io fumo figliuoli di due sorelle.
Esempio: Pucc. A. Centil. 39, 38: E vuotti dir come i Conti di Fiandra D'oggi, non son per lato mascolino Discesi dagli antichi, ma ec.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 253: Detta Ginevra è discesa de' Rinuccini in quarto grado, cioè da messer Francesco da lato di madre, e io sono in terzo del detto messer Francesco dal lato di padre.
Esempio: Salv. Spin. 1, 1: Prese per sua seconda moglie madonna Fulvia, che era sorella di madonna Ginevra, ma solo da lato di madre.
Esempio: Tass. Lett. 1, 272: Perciochè la maggior parte de gli altri, considerando gli stati e i titoli suoi, e l'antica ed illustre gentilezza del suo sangue; nel quale a qualunque lato si riguardi, o a gli avi ed a' bisavi paterni o a' materni, risplendono non solo prencipi è duchi e capitani invittissimi, ma ec.
Esempio: ETass. Lett. 2, 57: Che dirò del principe di Mantova? il quale, ad ogni lato che riguardi del suo sangue o paterno o materno, vede eroi ere ed imperatori.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 4: Teseo adunque, da lato di padre, trasse la discendenza da Erecteo.
Esempio: E Adr. M. Plut. Vit. 2, 2: La famiglia d'Alcibiade riconosceva per suo antico progenitore Eurisace figliuol d'Aiace, e da lato di madre Alcmeone.
Esempio: Dav. Tac. 2, 76: Fu natio della città di Ferente: il padre consolo, l'avolo pretore: da lato di madre men chiaro; non però basso.
Esempio: Bracciol. Schern. 9, 6: E scorgendo Mercurio il suo fratello, Ma da lato di padre solamente, ec.
Definiz: § XX. Vale anche Famiglia che ha un ceppo, o stipite, comune con altre, Ramo; ed altresì Stirpe, Schiatta; ma in tal senso non è oggi comune. –
Esempio: Strin. Cron. 99: Diremo ora de' discendenti di Ciaberonto che fu il nostro lato, e fu il maggiore.
Esempio: E Strin. Cron. appr.: Avemo distinto del nostro lato, e mo diviseremo de' discendenti di Villanuzzo fratello di Ciaberonto, e di suo lato.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 151, 19: I Mozi, i Cavalcanti (il maggior lato), e più altre famiglie e popolani, tenneno con loro.
Esempio: Vill. G. 78: I Donati co' Calfucci.... tutti furono uno lignaggio, ma il lato de' Calfucci venne meno.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 82: Tutta via può questa (una certa arme di famiglia) pur mostrare in quanti modi si varii, e ritenga l'antica insegna, a separare i lati, e come dire i rami, della medesima casa, quando ella è grande.
Definiz: § XXI. Si usò per Parte politica, Seguito degli aderenti di alcuno, Fazione, e simili. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 35, 39: Era capo de' Cerchi messer Vieri, E messer Corso de' contrarj lati.
Esempio: E Pucc. A. Centil. 67, 38: Lo 'mperadore..., per ogni cammino, Mandò per quelli ch'eran del suo lato.
Definiz: § XXII. Lato, Term. di Geometria, dicesi Ciascuna delle linee che circoscrivono una figura. –
Esempio: Giacomin. Nobilt. lett. 20: Leggesi che Pittagora, avendo ritrovato che il quadrato del lato del triangolo ortogonio, opposto all'angolo retto vale egualmente che gli quadrati degli altri due lati, sacrificò un'ecatombe, sacrificio di cento buoi.
Esempio: Galil. Op. V, 193: In ogni triangolo accade, che prolungandosi i suoi lati, e producendosi pel segamento di due di loro una parallela al lato opposto, i tre angoli fatti o da una banda di essa parallela o di uno de i lati prolungati sono a uno a uno eguali a gli interiori del triangolo.
Esempio: EGalil. Op. fis. mat. 4, 287: E manifesto la linea B C essere un lato del poligono similmente inscritto nel cerchio maggiore, nel quale le due C D, D F sieno lati conseguenti.
Esempio: Cavalier. Prat. Astr. Append. 160: In ogni triangolo piano o sferico si può fingere per base qualunque lato, e poi li rimanenti tengono il nome di lati.
Esempio: Magal. Lett. At. 278: Ei (Pitagora) trovò la potenza del lato sotteso all'angolo retto nel triangolo.
Esempio: Mascher. Problem. Agrim. 123: Per angolo esterno d'un poligono intenderemo sempre l'angolo che fa un lato del poligono colla continuazione dell'altro lato.
Definiz: § XXIII. E per similit. –
Esempio: Varan. Vis. poet. 3: Che se un rettangol fingerai, fra i lati Di cui siedano mille ampie montagne, Grande ei sarà, ma fra confin segnati; ec.
Definiz: § XXIV. E parlandosi di angolo, vale Ciascuna delle due linee che lo formano. –
Esempio: Galil. Op. VIII, 389: Ho preso la lontananza dall'occhio alla corda che viene a esser un de' lati che comprendon l'angolo che si forma nell'occhio.
Esempio: Zanott. E. Prospett. 140: Un angolo, che abbia un lato parallelo alla parete, tagli il circolo in due punti superiori alla linea orizzontale.
Definiz: § XXV. E parlandosi di poliedro, vale Ciascuna delle intersezioni di due facce adiacenti; Costola, Spigolo. –
Esempio: Galil. Op. II, 392: Sia la linea A diametro, v. g., d'una sfera o palla, per dirlo più vulgarmente, o vero lato d'un cubo o altro solido, e siaci proposto di dover trovar il diametro, o lato d'un altro, che ec.
Esempio: E Galil. Op. VIII, 133: Figuratevi, per esempio, un dado, un lato del quale sia, v. g., lungo due dita, sì che una delle sue faccie sarà quattro dita quadre.
Esempio: Cavalier. Cent. Probl. 428: Mediante il lato, potremo avere la solidità d'esso corpo regolare isoperimetro, cioè di superficie eguale a quella del proposto corpo.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 121: I prismi simili hanno fra loro ragione triplicata de' loro lati omologi.
Esempio: E Manfred. Elem. Geom. 129: Ciascheduna di dette rette A V, B V, D V, ec. dicesi lato della piramide.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 195: Il diametro della sfera al lato del dodecaedro è come un lato del triangolo equilatero a quello del decagono inscritto nel medesimo cerchio.
Esempio: E Grand. Instit. geom. 177: In un cerchio B D K, che sia eguale al maggiore di una sfera, descrivere tutti i lati de' cinque solidi regolari, che in essa sfera possono inscriversi.
Definiz: § XXVI. Lato, nel cono circolare retto od obliquo, dicesi Qualsivoglia retta che possa tirarsi sulla superficie convessa dal vertice alla circonferenza della base. –
Esempio: Grand. Instit. Con. 6: È chiaro che di tutti i lati del cono il massimo è l'A B, l'A D il minimo, e gii altri maggiori o minori, secondochè sono o più prossimi o più lontani dal massimo; o uguali se sieno equidistanti dal medesimo.
Esempio: Zanott. E. Prospett. 55: La superficie del cono si può riguardare come una serie o aggregato di linee rette, che partono da ciascun punto della circonferenza del circolo, che è base del cono, e che tutte vanno ad unirsi nel vertice, delle quali ciascuna si chiama lato del cono.
Esempio: Mascher. Problem. Agrim. 122: Sia R il raggio del cerchio della base; C la sua circonferenza; T l'altezza del cono (retto); L il lato, o sia la distanza del suo vertice da qualunque punto della circonferenza della base; ec.
Definiz: § XXVII. Lato retto, in una sezione conica, dicevasi Una retta eguale alla corda condotta pel fuoco della curva perpendicolarmente all'asse; oggi Parametro. E Lato trasverso, nell'ellissi e nell'iperbola, dicevasi La retta che congiunge i vertici della curva, che oggi chiamasi Asse maggiore, nell'ellissi, e Asse trasverso, nell'iperbola. –
Esempio: Rucell. Or. Dial. 2, 11, 117: Tutti gl'incidenti raggi paralleli all'asse percuotendo sopra la superficie concava di tale specchio si riflettono, e concorrono precisamente in un tal punto dell'asse distante dal vertice per la quarta parte d'una tal linea propia di detta parabola, chiamata lato retto, e detto punto del concorso vien detto foco.
Esempio: Manfred. Not. Guglielmin. 260: La qual parabola dee avere il medesimo lato retto che l'altra rappresentante le velocità,... acciocchè quando nell'una la discesa è eguale all'altezza dell'altra, le velocità prodotte siano fra loro eguali.
Esempio: Grand. Instit. Con. 18: E tal linea costante N F chiamasi dagli antichi lato retto, e da' moderni parametro della parabola.
Esempio: E Grand. Instit. Con. 19: Si chiamino amendue sezioni opposte, e ciascuna di esse iperbole, e la porzione N Q del diametro, interposta fra i due vertici, chiamisi lato trasverso.
Esempio: E Grand. Instit. Con. 23: E tal sezione.... chiamerassi con nome speciale Ellisse, e l'istessa Q N sarà parimente il suo lato trasverso.
Esempio: Tratt. Resist. G. G. 81: E manifesto che il lato retto delle iperbole I E, A e, è lo stesso con quello della parabola G I F.
Esempio: E Tratt. Resist. G. G. 100: Distante dal punto B per tutta la quantità del lato trasverso della detta iperbola.
Definiz: § XXVIII. Term. di Aritmetica. Si usò per Radice di un numero. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 344: Lato del cubo, che si chiama radice cubica.
Esempio: Galil. Op. VIII, 78: Sapete ancora, che si come i prodotti si dimandano quadrati, i producenti, cioè quelli che si multiplicano, si chiamano lati o radici.
Definiz: § XXIX. Lato, parlandosi di certi strumenti astronomici, come il quadrante, il sestante, o simile, vale Linea retta, Raggio, che dal centro o vertice va al contorno circolare. –
Esempio: Galil. Op. VII, 414: E per vero dire, chi vuole in un quadrante o sestante, che al più averà il lato di 3 o 4 braccia di lunghezza, assicurarsi nell'incidenza del perpendicolo o nel taglio della diottra di non si ingannare di dua o tre minuti?
Esempio: E Galil. Op. appr.: Ci serviamo di strumenti maggiori assai assai di quelli di Ticone,... il lato de i quali sia di 4, 6, 20, 30 e 50 miglia, sì che ec.
Definiz: § XXX. Lati della stadera, diconsi Le due costole angolari, ed opposte fra loro, dello stilo di essa, su le quali sono segnati i chilogrammi, e un tempo erano segnate le libbre, con le loro divisioni. E chiamasi Lato grosso, quello che serve a pesare cose molto gravi; Lato sottile, o minuto, quello che serve solo a cose di piccol peso.
Definiz: § XXXI. A lato, che per lo più scrittesi congiuntamente Allato. Maniera prepositiva, che vale Presso il lato o il fianco di chicchessia o checchessia, Accanto, Accosto, Dalla parte del fianco; e in più largo senso, Presso, Appresso; anche figuratam. –
Esempio: Metast. Dramm. 8, 156: Approva Gli affetti miei; di te mi lascia a lato.
Esempio: E Metast. Dramm. 8, 188: Deh tu, che sei Sempre d'Amasi a lato, i moti osserva Del confuso suo cor.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 10: Mi vogliono levar dal colonnino.... Solo perchè non sia veduto a lato D'un altro marmo meglio scalpellato.
Definiz: § XXXII. E nel medesimo senso, usato in forza di Avverb.; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 134: Domandò all'oste e agli altri circonstanti, Se d'essi alcuno avea mogliere a lato.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 28, 12: La notte a lato, e 'l dì la moglie intorno, Con gli occhi ad or ad or pregni di pianto, Gli dice che non sa come patire Potrà tal lontananza, e non morire.
Definiz: § XXXIII. E usato come Avverbio di luogo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 31, 91: Avea quel re gran tempo desïato.... D'aver la buona Durindana a lato.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 478: La gatta nostra ha fatto tre gattini Che mai i più bellin: dice la Nora, Che sta qua a lato, che essendo in caffo, E' significan nozze.
Definiz: § XXXIV. E poeticam. usato a modo di aggiunto, per Molto prossimo, Imminente, Sovrastante. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 320: Con la Morte a lato Cerco del viver mio novo consiglio.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 128: Vago augelletto, che cantando vai, Ovver piangendo il tao tempo passato, Vedendoti la notte e 'l verno a lato, E 'l di dopo le spalle e i mesi gai; Se ec.
Definiz: § XXXV. A lato a checchessia, vale A petto a checchessia, In comparazione di esso. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 150: Ogni angelica vista, ogni atto umile, Che giammai in donna, ov'amor fosse, apparve, Fora uno sdegno a lato a quel ch'i' dico.
Esempio: Bemb. Rim. 143: Tutto quel che gli amanti arde e trastulla, A lato ad un saluto vostro è nulla.
Definiz: § XXXVI. A lato a lato, così ripetuto, ha forza come di superlativo, e vale Molto accosto, Accanto accanto, ed anche Lungo lungo, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 38, 26: Il Paladin lasciò.... le contrade sante; E secondando il Nilo a lato a lato, Tosto i Nubi apparir si vide inante.
Definiz: § XXXVII. Da lato, posto avverbialm., vale Dalla parte del fianco, Di fianco, e altresì Accosto o Vicino. –
Esempio: Dant. Inf. 32: Se fossi dimandato altri chi v'era, Tu hai da lato quel di Beccheria, Di cui segò Fiorenza la gorgiera.
Esempio: Bemb. Rim. 12: Giva solo per via; quando da lato Donna scesa dal ciel vidi passarme: E per mirarla, a' pie' mi cadder l'arme.
Definiz: § XXXVIII. E per Da presso; ma non è comune. –
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 141: Li nemici erano da lato; voi, amici, eravate molto da lungi.
Definiz: § XXXIX. E usato col verbo Trarre da lato, o simile, e parlandosi di denari, o altro, vale Di dosso, Di tasca. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 306: Eufrosina.... si trasse da lato cinquecento soldi, e diègli all'abate, e disse: togli ora questa pecunia, ec.
Definiz: § XL. Da lato, e talvolta Dal lato, usato in forza di Prep., e detto di cosa, vale Accanto, Accosto e di fianco, a chicchessia o a checchessia; nel qual senso scrittesi più comunemente Dallato. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Rabano è qui, e lucemi da lato Il calavrese abate Giovacchino, Di spirito profetico dotato.
Esempio: Petr. Rim. 1, 27: Chè, perch'io non sapea dove, nè quando Mel ritrovassi (il mio sperare, cioè la mia speranza), solo, lagrimando, Là 've tolto mi fu, dì e notte andava Ricercando dal lato e dentro all'acque.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 387: E i margini da lato; cioè le ripe che sono dal lato alle sponde, di verso la terra.
Definiz: § XLI. E usato a modo di aggiunto, detto di cosa, vale Che è, Che rimane, presso e di fianco a checchessia; nel qual senso pure scrivesi più comunemente Dallato –
Esempio: Dant. Inf. 14: Lo fondo suo ed ambo le pendici Fatt'eran pietra, e i margini da lato.
Definiz: § XLII. E detto di persona, vale Che sta accanto, o Che sta vicino e dalla medesima parte; nel qual senso trovasi anche Dal lato. –
Esempio: Cavalc. Pungil. 235: Volle provare la moglie, che si vantava d'essere buona secretaria, e dissegli in grande secreto, che egli aveva fatto un uovo. La quale quella non potendo tenere secreto, sì lo disse alla comare dal lato, e dissele di dua: e quella il disse all'altra, di tre; e così l'una all'altra, sempre crescendo; sicchè la fama ec.
Definiz: § XLIII. Dal lato di uno, vale Dalla parte, Dal canto, di esso; ed altresì Per quanto lo concerne, o Per quanto si spetta a lui, e simili. E lo stesso vale Dal lato mio, tuo, suo, ec. –
Esempio: Dant. Conv. 256: Di tutto questo il difetto era dal mio lato.
Esempio: Tass. Lett. 3, 7: Laonde s'in questa parte è alcuna diffidenza dal mio lato, è tutta mia imperfezione, e colpa de la natura e de la fortuna.
Esempio: Segner. Mann. dic. 12, 2: Però dimandando copia grande di grazia giustificante, adduce il Salmista a Dio per motivo di conseguirla, l'aver già posta dal Iato suo quella condizione, la qual era a ciò necessaria.
Definiz: § XLIV. Dal lato di checchessia, vale Per rispetto a checchessia, Per ciò che attiene a checchessia, e simili. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 187: Pruovasi ancora la verità della fede, quanto è dalla parte d'Iddio; e questo è quanto da tre virtudi che sono in Dio, cioè potenzia, sapienza e bontà. Da tutti questi lati hae Iddio provata questa sua maravigliosa fede; che dal lato della sua potenzia l'ha provata per li miracoli; da parte della sua sapienzia l'ha provata per le scritture divine; da parte de la sua bontade l'ha pruovata per le revelazioni.
Definiz: § XLV. Da un lato, e anche Dall'un de' lati, vale Da una parte, Da un canto, ed altresì Sotto un certo rispetto; ed usasi in correlazione con Dall'altro lato, che significa Dall'altra parte o Dall'altro canto, ed altresì Sotto un rispetto opposto. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 155: Il governo di Genova trovandosi stretto da due necessità, non sapeva a qual partito appigliarsi. Pure, siccome il non risolversi era peggio che risolversi, e considerando dall'un de lati, che i Francesi difficilmente sarebbero venuti dalle minacce ai fatti, finchè l'Inghilterra avrebbe avuto la signoria dei mari, a cagione che ec.
Esempio: Giobert. Apol. 58: L'accennare da un lato per menar dall'altro è una di quelle vecchie industrie di scherma che ec.
Esempio: Lambr. Elog. 5: Da un lato potenza nuova di macchine e forze motrici...; arti nuove...; più gagliardo e più rapido moto d'industria...: da un altro canto ec.
Definiz: § XLVI. D'ogni lato, Da tutti i lati, vale Da destra e da sinistra, Di qua e di là, e più generalmente D'ogn'intorno, Da ogni banda, Da tutte le parti. –
Esempio: Dant. Purg. 4: Noi salivam per entro il sasso rotto, E d'ogni lato ne stringea lo stremo, E piedi e man voleva il suol di sotto.
Esempio: E Dant. Purg. 27: Le tenebre fuggian da tutti i lati. Leopard. Pros. 2, 127: Nè cosa alcuna è sì lungi dal cadergli in pensiero, come vedersi,... quasi degradato nella società, diventato agli occhi del mondo quasi reo di qualche misfatto, venuto in disgrazia degli amici, gli amici e i conoscenti da tutti i lati in fuga.
Definiz: § XLVII. E figuratam., vale Sotto ogni aspetto. –
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 413: Così la lite è sopita: ma per maggior dilucidazione gioverà riguardar la cosa da tutti i lati.
Definiz: § XLVIII. Di buon lato, coi verbi Sapere di buon lato, Avere di buon lato, e simili, vale figuratam. Da persona bene informata; che anche dicesi Di buon luogo. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 327: Priegovi.... che potendo comperararne (del grano) costà o poco o assai, lo facciate; se già non avessi di buon lato che ne fussi per venire quantità.
Definiz: § XLIX. In lato, parlandosi del giacere, trovasi a significare Su uno dei lati, Per lato, Per fianco, Per parte. –
Esempio: Leggend. SS. Z. 2, 249: Stando (santo Martino) supino ne letto, fue pregato da' suoi discepoli, che per riposo del corpo giacesse in lato.
Definiz: § L. In lato di checchessia, vale Nel luogo di esso, ed altresì In vece, In cambio, di esso; ma non è maniera comune. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 76: Hanno un umore gli arbori che è loro in lato di sangue, chiamato da certi liquore, da alcuni lacrima.
Esempio: ESoder. Tratt. Arb. 133: Nel cavar la bietta dell'osso, non si perda tempo a porre in suo lato la marza che vi calzi appunto.
Definiz: § LI. In ogni lato, trovasi figuratam. a significare In ogni parte o guisa, Sotto ogni rispetto, e simili. –
Esempio: Pucc. A. Centil. M. 53, 75: Un gran maestro fra' Minore Nella Proenza avea predicato, Che Gesù Cristo fu del tutto povero, In comune e 'n diviso, e in ogni lato.
Definiz: § LII. Per lato, riferito alla positura del corpo, vale Sopra una delle parti laterali, Per fianco, Per parte; contrario di Supino e di Bocconi. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 313: Se giacerà (il fanciullo) nell'altro (modo), Parràgli avere un peso addosso grave Su nel dormire, e faragli paura, Ch'aviene a' grandi che dormon rovescio, Se son usati di dormir per lato; E chiaman ciò fantasma.
Esempio: E Barber. Regg. Donn. appr.: Ancora dicono che diventono (i fanciulli) larghi Viepiù nel petto: e a giacer per lato, Dicon che fanno li omeri aguzare, E fanno ancor li calcagni maggiori.
Esempio: Galil. Op. VIII, 598: Se in altra positura ei (il notatore) si accomodasse, v. g. bocconi o per lato, non gli riuscirebbe lo stare a galla senza muoversi.
Definiz: § LIII. E nel linguaggio militare, e col verbo Assalire per lato, o simile, vale Dall'un de' lati; comunemente Di fianco o Per fianco. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 304: Con animo forte, e come capitano peritissimo della guerra navale, fece allargare, sotto specie di fuga, tre galee dalle altre sue, acciocchè, girando, assaltassero col vento prospero gl'inimici per lato e dalla poppa.
Definiz: § LIV. Avere chicchessia dal suo lato, vale Averlo favorevole, propizio, Averlo, come dicesi, dalla sua. –
Esempio: Rim. Ant. P. Pugl. Iac. 1, 380: L'amore è leggiere cosa; Molt'è forte essere amato. Chi è amato ed ama in posa, Lo mondo ha dal suo lato.
Definiz: § LV. Dare lato ad uno, vale Dargli luogo, o Dargli il passo, traendosi indietro o in disparte; comunemente Far posto, o Far largo; anche figuratam. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 207: E vien perseguitando Te molta gente Ria e nocente. A tutte derai lato.
Definiz: § LVI. Dare lato, e anche Dare lato e luogo, a chicchessia, o a checchessia, si usò, figuratam., per Cedergli, Lasciarsi vincere da esso, Assoggettarvisi, e simili. –
Esempio: Liv. Conc. 380: A te non n'è piccola loda, tra gli altri tuoi grandissimi fatti di pregio degni, che Annibale, al quale gli dii di tanti duchi o vero imperadori romani aveano data vittoria, ti dea lato e arendasi di chiedere a te la pace.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 145: Volesse Dio che il morire fosse onesta uscita delle mie disavventure, e non paresse che fosse dispregiamento di mia vita, s'io, stancato di male, dessi lato e luogo alla ingiuria che fatta m'è.
Definiz: § LVII. Dar lato ad alcuno, si usò pure per Discostarsi, Allontanarsi, da esso, Lasciarlo solo, e simili; anche figuratam. –
Esempio: Rim. Ant. L. Sold. Nicc. 85: Canzon, per dir di morte, i' so che molti A te daranno lato, Per non udir di lor quel che po' fia.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 200: La terza (fanciulla).... dilettava di tener con seco Giovani cameriere, E, quando i cavalier veniano a corte, O dilettavano o solazzavano con quelle, Dava lor lato, e nolle correggeva.
Definiz: § LVIII. E Dar lato a checchessia, si usò per Astenersene affatto, latrarsene, Abbandonarlo. –
Esempio: Buson. Gubb. Avvent. Cicil. 241: In fine non potendo l'animo recare alla conversazione della madre si partì da lei, e diè lato a suoi proverbj e opere.
Esempio: Canig. Ristor. 75: Quest'è un vizio tanto disperato, Che più non si può dir; però che vede Il danno suo, e non gli vuol dar lato.
Definiz: § LIX. Dare il lato a uno, vale figuratam. Offrirgli o Porgergli il fianco, cioè Dargli modo di nuocerti, di sopraffarti, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 519: Alli adulatori non dare il tuo lato, ch'egli sono artefici a pigliare loro maggiori.
Definiz: § LX. Essere collocato dal lato destro, detto di chicchessia, vale Essere, nel giudizio finale, posto fra gli eletti, Essere chiamato alla gloria del Paradiso. –
Esempio: Dat. L. Sfer. 1, 35: E facendo così viverà netta (l'anima), E collocata fia dal lato destro.
Definiz: § LXI. Far lato alla predica, vale Dar posto altrui, Fargli largo, anche figuratam.; ma è maniera scherzevole, e non comune. –
Esempio: Dav. Eron. 25: Come non iscoppia la botte? Rientrano i corpicelli del vino ne' loro cantucci, e rassettansi insieme, e fanno lato, come si dice, alla predica, onde vi cape ognuno.
Definiz: § LXII. Farsi far lato, vale Farsi dare il passo, Farsi far largo. –
Esempio: Stor. Aiolf. 1, 78: Marzagaglia si facea fare lato co' calci.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 3, 44: Io, con quello strozzato ancora in mano, Lo giro a tondo, e mi faccio far lato.
Definiz: § LXIII. Lasciare stare da un lato, o da l'un de' lati, checchessia, vale Lasciarlo da parte, Trascurarlo, Tralasciarlo, Ometterlo. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 21: A' quali, lasciando stare il motteggiare dall'un de' lati, rispondo che ec.
Definiz: § LXIV. Non tenere a lato, riferito a brando, spada, o simile, vale Non tenere inoperoso, Adoprare al bisogno e come si conviene; che oggi diremmo familiarmente Non tenere a cintola. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 3: Ruggier (come io dicea) dissimulando, Su Rubican venne alla porta armato: Trovò le guardie sprovedute, e quando Giunse tra lor, non tenne il brando a lato.
Definiz: § LXV. Pigliare il lato alla predica. –
V. Predica.
Definiz: § LXVI. Porre da un lato, o dall'un de' lati, vale Lasciare, Trascurare, ed anche Deporre, e simili. –
Esempio: Vill. M. 5, 135: I loro anziani e governatori, posto il senno dall'uno lato, osaron dire che ec.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 176: Avvegnachè egli alquanto di que' tempi, che frate si fece, avesse dall'un de' lati posto l'amore che alla sua cornar portava e certe altre sue vanità, pure ec.
Definiz: § LXVII. Stare a lato ad uno, vale figuratam. Essergli eguale, Stargli a petto, Essergli paragonabile. –
Esempio: Segner. Mann. marz. 19, 5: Non è maraviglia se 'l posponesse nel culto esterno a moltissimi di quei Santi, che nè pur potevan per merito stargli a lato.
Definiz: § LXVIII. Venire in lato, detto di una data cosa, o condizione di cose, e costruito con un compimento retto dalla cong. Che, trovasi per Venire a tal punto o termine, da dare ragione di ciò che è espresso dal compimento. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 168: Egli mi rispose dopo qualche cerimonia, che gli pareva che la cosa fosse venuta in lato, che questi giovani si recavano a vergogna non avere una dote straordinaria, e non credeva che fusse in suo potere ridurre il figliuolo all'ordinario.
Definiz: § LXIX. Chi muta lato, muta fato; proverbio che vale: Che mutando paese, spesso uno migliora le sue condizioni. –
Esempio: Pataff. 10: Chi muta lato, disse, muta fato.