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Edizione  4  
Pagina  83 (Visualizza l'immagine)
 
Informazioni della Tavola dei Citati
Abbreviazione della Tavola  Varch. Stor.
Varch. Stor. Lett. Ded.
Varch. Stor. Proem.
Varch. Stor. 1. 30.
Varch. Lez.
Varch. Lez. 70.
Varch. Lez. Pitt.
Varch. Lez. Scult.
Varch. Lez. Poes.
Varch. Lez. sop. Dant.
Varch. Ercol.
Varch. Ercol. 60.
Varch. Rim.
Varch. Rim. Pastor.
Varch. Son. Past. 147.
Varch. Rim. burl. 1. 23.
Varch. Suoc. 1. 2.
Varch. Suoc. Lett. Ded.
Varch. Gramm.
Varch. Proporz.
Varch. Lett. Pittag.
Varch. Giuoch. Pittag.
Varch. Espos. Prov.
Varch. Sen. Benef. 1. 13.
Varch. Boez. 1. p. 4.
Varch. Boez. 3. r. 2.
Varch. Boez. 5. 4. 
Indicazione nella Tavola   Benedetto Varchi Proporzioni. Giuoco di Pittagora. 
Titolo   Trattato delle proporzioni e proporzionalità che serve per spiegazione del gioco di Pitagora  
Classificazione  Autore moderno; opera inserita tra i "Libri di certo autore" 
Descrizione OPERE VARIE DI MESSER BENEDETTO VARCHI, cioè:
STORIA FIORENTINA divisa in Libri 15. Nella passata impressione fu citata una Copia a penna, che era già presso del Senator LEONARDO TEMPI nostro Accademico (310) dipoi in mano de’ suoi discendenti. Nella presente abbiamo citato la moderna edizione del 1721. in foglio colla data di Colonia, allegando il numero del libro, e delle pagine, e si cita ancora la LETTERA DEDICATORIA AL DUCA COSIMO, e ’l PROEMIO.
LEZIONI DETTE NELL’ACCADEMIA FIORENTINA raccolte in un volume, e stampate in Firenze per Filippo Giunti l’anno 1590. in 4. Queste Lezioni, che sono trenta, sono citate con apporre il numero delle pagine della suddetta edizione; e talvolta anche si accenna il Titolo, o sia l’Argomento di esse, come spezialmente è stato fatto in quelle sopra la Pittura, la Scultura, la Poesía, sopra Dante, e simili.
ERCOLANO, o sia il DIALOGO SOPRA LE LINGUE. Si cita l’edizione de’ Giunti di Firenze del 1570. in 4. allegandone il numero delle pagine; talora però nella presente impressione ci siamo serviti della moderna ristampa fattane pure in Firenze da’ Tartini, e Franchi nel 1730. in 4. Il numero aggiunto alle citazioni sempre corrisponde alle pagine dell’edizione de’ Giunti, che è stato inserito anche nel margine della moderna impressione suddetta.
RIME, cioè Volumi due di SONETTI stampati in Firenze per Lorenzo Torrentino il primo nel 1555. il secondo nel 1557. ambedue in 8. Tra queste sono anche i SONETTI PASTORALI, i quali talvolta con questa più speziale denominazione sono citati. Un volume di SONETTI SPIRITUALI stampato in Firenze presso i Giunti nel 1573. in 4. Le RIME BURLESCHE impresse nel primo volume delle Opere burlesche del BERNI, ed altri Autori stampato prima in Firenze pe’ Giunti nel 1548. in 8. e poi colla data di Firenze, o di Londra nel 1723. pure in 8. Tutte queste Rime si citano per lo più a pagine, e solamente nelle Rime burlesche oltre al numero delle pagine è aggiunto anche quello, che accenna il primo volume della suddetta Raccolta (311)
La SUOCERA Commedia in prosa stampata in Firenze presso Bartolommeo Sermartelli nel 1569. in 8. della quale si citano gli atti, e le scene, ed è anche allegata la LETTERA DEDICATORIA AL DUCA COSIMO.
La GRAMMATICA, o sia TRATTATO SOPRA LA GRAMMATICA TOSCANA: Testo a penna (312)
TRATTATO DELLE PROPORZIONI, e PROPORZIONALITÀ, il quale serve per ispiegazione del GIUOCO DI PITTAGORA (313) Testo a penna, che fu di Francesco REDI, ora in mano del Balì REDI. Nella presente impressione abbiamo adoperato una Copia a penna, che fu già tra i Manoscritti de’ VALORI, poi de’ GUICCIARDINI, e presentemente nella Libreria del LIETO [Carlo Rinuccini].
ESPOSIZIONE DI PROVERBJ VOLGARI; Testo a penna, che fu di BENEDETTO NUTI (314)
TRADUZIONE DE’ LIBRI DE’ BENEFIZJ DI SENECA. Così in questa, come nelle antecedenti impressioni si cita a libri, e capitoli l’esemplare stampato in Firenze da Lorenzo Torrentino nel 1554. in 4. o quello de’ Giunti di Firenze 1574. in 8.
TRADUZIONE DELLA CONSOLAZIONE FILOSOFICA DI BOEZIO. Tanto nella precedente impressione, quanto in questa abbiamo citato la stampa di Firenze del 1551. in 4. ed i numeri aggiunti agli esempj indicano il libro, e le prose, o rime di ciaschedun libro, per accennar le quali molte volte a maggior chiarezza è stato posto un p, o un r avanti al secondo numero (315)
(310) Nelle prime edizioni del Vocabolario non fu citata la Storia del Varchi, onde solo nell’Indice dell’antecedente si trova aggiunta la notizia di questo MS. di mano del Guernito [Alessandro Segni]. Il nome però del Senator Tempi da lui fu lasciato in bianco nell’originale; e sebbene nella stampa fu poi posto Lionardo, nondimeno dubitiamo, che vi sia errore, perchè nel Catalogo degli Accademici non si trova Leonardo Tempi; ma di questo Casato si trova solamente Orazio, che fu ammesso nell’Accademia non molto dopo la seconda Riforma.
(311) Tralle Rime del Varchi si possono anche annoverare 9. Canti Carnascialeschi, che sono nella Raccolta fattane dal Lasca, e stampata in Firenze nel 1559. pel Torrentino; ma quì si tralasciano, perchè sono citati sotto nome di Canti Carnascialeschi, de’ quali a suo luogo abbiamo ragionato.
(312) Questa Grammatica quantunque non sia stata mentovata nell’Indice della passata impressione, nondimeno si trova alcuna volta citata, come si può vedere alla voce PRONOME. Non sappiamo di qual Testo a penna si servissero, nè se più ci sia; sappiamo bensì, che un frammento di questa Grammatica si legge nel Codice 916. in foglio della Librería di Carlo Tommaso Strozzi, ma non vi se ne trovano se non alcuni pochi capitoli.
(313) Questo Trattato ha in fronte una Lettera diretta a Luca Martini, il quale aveva ricercato il Varchi della spiegazione del Giuoco di Pittagora, per lo che il Varchi premette questo Trattato; onde da esso è dipendente, anzi si può dire, che ne sia la continuazione il Giuoco di Pittagora steso in Dialogo, di cui sono interlocutori Carlo Strozzi, Cosimo Rucellai, e Iacopo Vettori, e si finge, che Carlo Strozzi l’indirizzi a Messer Niccolò Alamanni. Due altre Copie di questo Dialogo sono nella Librería Strozziana in due Codici in 4. uno segnato col num. 101 l’altro col num. 469.
(314) Non sapremmo dire, se veramente il Varchi fece quest’Opera, nè se più ci sia questo Codice. Sarebbe probabile, che fosse scambiato dal Libro di passerotti, o motti della plebe, che il Varchi attesta d’avere scritti, e spiegati quando era a Venezia, se egli medesimo non confessasse nell’Ercolano d’averlo per non so quale scrupolo bruciato.
(315) Nella passata impressione del Vocabolario s’incontravano alcuni esempli di questa Opera errati, come quelli allegati alle voci RACCOGLIERE, e REFLUSSO, il primo de’ quali era citato così: Boez. Varch. 4. 36. il secondo: Boez. Varch. 7. p. 1. ma perciocchè non sono più di cinque i libri di Boezio, nè arrivano a quel numero in verun libro le Rime, o Prose; ora gli abbiamo restituiti alla Traduzione di Seneca de’ benefizj del medesimo Varchi, nella qual Opera veramente si trovano.
 
Informazioni normalizzate
Indicazione nella Tavola Varchi, Benedetto 
Autore ricostruito   
Volgarizzatore ricostruito   
Titolo opera ricostruito   
Abbreviazioni del lemmario  giuoc. Pitt.
Giuoc. Pitt.
Varch. giuoc. Pitt.
Varch. Giuoc. Pitt.
Varch. giuoc. Pittag.
Varch. Giuoc. Pittag.
Varch. Tratt. Proporz.  
Cronologia  1500 
Note 
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