Lessicografia della Crusca in rete

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Edizione  4  
Pagina  89 (Visualizza l'immagine)
 
Informazioni della Tavola dei Citati
Abbreviazione della Tavola  Urb. 
Indicazione nella Tavola    
Titolo   L'Urbano  
Classificazione   
Descrizione URBANO Opera da alcuni erroneamente attribuita a Messer GIOVANNI BOCCACCI (339) Si cita l'edizione de' Giunti del 1598. in 8.
(339) Tra gli scritti di Don Vincenzio Borghini, che erano già in mano di Baccio Valori, poi de' Guicciardini, ed ora per la maggior parte sono passati nella Librería del Marchese Carlo Rinuccini, è una Lettera, nella quale il Borghini chiaramente dimostra, che l'Urbano non è opera del Boccaccio. Se ne trascriverà quì una parte, perchè vedano i Lettori, che non senza fondamento nella presente impressione ci siamo allontanati dal sentimento de' primi Compilatori: All'Urbano diedi già è molti anni un'occhiata, e mi parve, per quel, che mi posso ben ricordare, molto lontano dalla lingua, e dalla invenzione del Boccaccio. E quantunque si potesse credere da alcuni scritto nella sua gioventù, e ne' tempi del Filocolo, veggendovisi alcuni modi del parlare di quel libro, e spezialmente molti aggiunti gonfiati, o vani, o vogliamo dire oziosi, tuttavia il nervo, e la proprietà della lingua non v'è, e si conosce agevolmente d'un altro secolo...... A questo s'aggiugne, che io non l'ho mai veduto tenere in conto alcuno, ma nè pure ricordare da' nostri, nè da quei del 27. o da altri dietro a loro di molta pratica, e buon giudizio, ed è una novella, o poco da lei variata, che va attorno in un libretto di cose di Roma, che già se ne soleva vedere, non mi ricordo appunto con qual titolo, e poco rileva il cercarne. Emmi venuto voglia di rivederlo un poco, e finalmente sebben poche facce ne ho letto, mi confermo affatto nella primiera opinione, che sia d'ogn'altr'uomo opera, che di lui....... Il Libro, che io dicea di sopra, l'ho pur ritrovato, e si chiama Imperiale, nè accade dubitare, che sia composizione d'altri, che del Boccaccio, perchè vi è il nome dell'Autore, che fu un Cambio di Stefano da Città di Castello Canonico di San Fiordo, che lo scrisse intorno all'anno 1400. ed è stata rinnovata da chicchessia a' tempi nostri, e quel, che in questo si dice Urbano, quì si chiama Selvaggio, e Lucida è mutata in Lucrezia, e vi sono alcune altre varietà della nascita sua, e de' paesi, come fanno i ladri, che alle mezzine, e secchie rubate scambiano i manichi, perchè non si riconoscano. Questo Libro comincia dalle cose di Cesare, e poi d'Augusto, e viene giù un pezzo con molte favole, fralle quali mescola la novella di questo Selvaggio..... Ora credo a novantotto per cento, che qualcuno abbia voluto provarsi, se sapeva contraffare il Boccaccio, ma con poco giudizio, e manco ventura ec. Un testo del Libro suddetto chiamato Imperiale è tra' MS. de' Guadagni dietro un Valerio Massimo segnato col num. 166. e tragli Scritti dello Stritolato [Pier Francesco Cambi] conservati nell'Accademia è mentovato un altro Testo di quest'Opera, l'autore del quale è chiamato Cane da Castello, il qual Testo era stato copiato l'anno 1463. da Pagolo Piccardi Cittadino Fiorentino.  
Informazioni normalizzate
Indicazione nella Tavola  
Autore ricostruito  Cambio di Stefano di Città di Castello 
Volgarizzatore ricostruito   
Titolo opera ricostruito   
Abbreviazioni del lemmario  Bocc. Urban.
Urb.
Urban.  
Cronologia  1400 
Note  L'indicazione di quest'opera manca nella Tavola dei Citati.
L'attribuzione a Cambio di Stefano di Città di Castello, che qui diamo come ricostruito (perchè non esplicitamente dichiarato nella Descrizione), si ricava dalla nota 339. Per notizie sull'opera, che attinge al Libro imperiale, v. Zambrini pp. 1034-1037 e 607-609
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