Edizione | 5 |
Pagina | 61 (Visualizza l'immagine) |
Informazioni della Tavola dei Citati | |
Abbreviazione della Tavola | iv. Dec |
Indicazione nella Tavola | |
Titolo | La prima, terza e quarta Deca di Tito Livio |
Classificazione | |
Descrizione |
La prima, terza e quarta Deca di Tito Livio, volgarizzate. Deca prima. Torino, stamperia Reale, 1845; vol. 2, in 8 (1). ? Ricorriamo eziandio ai testi Riccardiani segnati dei n. 1516 e 1517. E poichè quest'ultimo, come porta scritto in fronte, è quello stesso che appartenne a Simone della Rocca, e fu citato dai passati Accademici, agli esempj che ne tragghiamo si aggiungono le lettere S. R. Citiamo la stampa a tomo e pagina; i testi a penna col numero della Deca in cifra romana, e col numero della carta in cifra araba. Ci valghiamo poi, nella mancanza del testo che fu di Marcello Adriani, contenente la prima Deca e allegato dai nostri predecessori, di uno spoglio fatto sopra di esso, e riportato nel codice Riccardiano 2197, allegandone gli esempj colle iniziali M. A., e con tre numeri indicanti la Deca, la pagina e il numero marginale. Deca terza. ? Testo Riccardiano, segnato di n. 1518. Perchè anche questo ci è sembrato il codice veduto dai nostri antichi e appartenuto a Simone della Rocca (quantunque non ne porti il nome), concordando gli esempj in molte parti con quelli già recati nel Vocabolario, ne distinguiamo gli esempj con l'abbreviatura S. R. Ci gioviamo altresì dello spoglio che si trova nel citato codice Riccardiano 2197; e in tal caso gli esempj portano un'R. soltanto, e i soliti due numeri della pagina e del margine. Deca quarta. ? Citiamo i testi Riccardiani 1556 e 1558, distinguendo gli esempj tratti dal primo con la lettera R. Così per i testi della terza Deca come per quelli della quarta, usiamo nelle allegazioni due numeri; il primo dei quali, romano, indica la Deca; e l'altro, arabo, indica la carta. (1) Claudio Dalmazzo, editore di questa prima Deca, non conviene nella sentenza del Salviati, il quale ne' suoi «Avvertimenti» messe fuori l'opinione, che il volgarizzamento di essa Deca fosse fatto dal provenzale e non dal latino. Le ragioni ch'egli adduce si possono vedere a pag. LIX e seguenti del tomo II di quest'edizione; come a pag. XIX del tomo I può vedersi quanto egli dice per dimostrare che il volgarizzamento della terza e quarta Deca è di Giovanni Boccaccio. |
Informazioni normalizzate | |
Indicazione nella Tavola | Livius, Titus |
Autore ricostruito | |
Volgarizzatore ricostruito | |
Titolo opera ricostruito | |
Abbreviazioni del lemmario | |
Cronologia | 1300 |
Note |