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380) Dizion. 1° Ed. .
A GARA
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pag.27



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Esempio: G. V. 12. 72. 11. I fornai inarravano il grano a gara.


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Esempio: E G. V. lib. 6. 21. 2. E furonvi i Guelfi, e i Ghibellini di Firenze a gara, al servigio dello 'mperadore.
381) Dizion. 1° Ed. .
A BELL'AGIO
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pag.7



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Esempio: Bocc. n. 16. 6. Perchè a bell'agio poteron gli spiriti andar vagando.


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Esempio: E Bocc. n. 63. 13. Ogni cosa udita aveva, ed erasi rivestito a bell'agio.
382) Dizion. 1° Ed. .
A BRACCIA
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pag.8



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Esempio: G. V. 7. 27. 8. Allora cominciarono a gridare, a prendergli a braccia, e abbattergli de' cavalli, a modo di torniamenti.


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Definiz: posto avverbialm. Portare a braccia. Lat. ferre inter manus.


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Esempio: N. ant. 57. 5. Le dame scesero delle logge, e portarolne a braccia molto soavemente.
383) Dizion. 1° Ed. .
A BUON'ORA
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pag.8



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Esempio: Bocc. n. 78. 7. Io ho altresì a parlar seco d'un mio fatto, sì che egli mi conviene essere a buon'ora.


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Esempio: E Bocc. n. 7. 8. Movendosi la mattina a buon'ora.


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Definiz: posto avverbialm. Vale nel primo principio di qual si voglia tempo, o stagione, per tempo. Lat. tempestivè, opportunè.
384) Dizion. 1° Ed. .
A BUON'OTTA
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pag.8



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Definiz: A buon'ora.


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Esempio: Passav. c. 16. Ora v'avvedete a buon'otta, amatori delle cose vane.


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Esempio: Bocc. n. 85. 11. A buon'otta l'avrebber saputo far questi giovani di tromba marína. Qui è ironía, e vale tardi, o non mai.
385) Dizion. 1° Ed. .
A CAFISSO.
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pag.8



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vedi A FUSONE.
386) Dizion. 1° Ed. .
A CAMPO
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pag.8



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Esempio: E G. V. lib. 6. 6. 2. Tornando, si puosono a campo a Siena.


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Definiz: posto avverbialmente. Porsi a campo o mettersi a campo, che vale accamparsi. Lat. castra ponere, castrametari.


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Esempio: G. V. 1. 36. 1. Cesare si pose a campo sul monte, che soprastava la Città.
387) Dizion. 1° Ed. .
A CALCA
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pag.8



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Esempio: M. V. 3. 76. Il popolo mobolato, per paura della carestía passata, ec. si fornía a calca.


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Esempio: Salust. Iug. R. Tutti armati, e disarmati, a calca si tragittavano.
388) Dizion. 1° Ed. .
A CASO
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pag.8



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Esempio: Passav. c. 328. Imperocchè avvengono a caso, e a fortuna, e di rimbalzo.


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Definiz: ¶ Direbbesi anche vulgarmente, COM'ELLA VIENE, A VANVERA.


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Esempio: Dan. Inf. c. 4. Democrito, che 'l Mondo a caso pone.


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Esempio: Petr. son. 293. Non a caso è virtute, anzi è bell'arte.
389) Dizion. 1° Ed. .
A CAVALCIONI
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pag.8



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Esempio: Franco Sacch. Lo fece metter su la botte a cavalcioni, e li testicoli fece metter per lo pertugio del cocchiume.


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Definiz: posto avverbialm. da accavalciare, che vuol dire, Star sopra qual si voglia cosa, con una gamba da una banda, e l'altra dall'altra. similit. tratta dallo stare a cavallo.
390) Dizion. 1° Ed. .
A CAVALLO
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pag.8



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Definiz: ¶ Dicesi ancora A CAVALLO di tutti gli altri animali: come:


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Esempio: G. V. 4. 30. 2. E mandovvi il Comun di Firenze gente d'arme a piede, e a cavallo. Lat. equites.


4) id: 10552bd0c5c44f1f911c4340236758f1)
Esempio: Bocc. n. 51. tit. Un cavaliere dice a Madonna Oretta di portarla, con una novella, a cavallo. Qui è per similit.


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Esempio: Bocc. n. 14. 9. Venutagli alle mani una tavola, a quella s'appiccò, ec. e a cavallo a quella, come meglio poteva, ec. si sostenne.


6) id: 66441ac48e5044629e27fa944011a39d)
Definiz: ¶ Da A CAVALLO viene ACCAVALLARE, e ACCAVALLATO, cioè soprapposto.


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Definiz: posto avverbialm. Onde portare a cavallo. Lat. vehere in equo: e Stare a cavallo, o sopra un cavallo. Lat. insidere equo.


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Esempio: Ber. rim. Dove fu Bacco in su i Tigri a cavallo.


9) id: d6ecf5849a264627995500bb1bdda9d2)
Definiz: ¶ E essere a cavallo si dice di sparviere, o astóre, che abbia preso starna, fagiano, o altro uccello, e tengalo sotto.


10) id: 9a8c5e785d664ba19802eebb4210920f)
Esempio: Esempio del Compilatore a cavallo in sur'un'asino, in sur un mulo, e simili.
391) Dizion. 1° Ed. .
LICCIA
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pag.485



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Definiz: V. A.


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Definiz: ¶ Diciamo anche LICCIO a filo torto a uso di spago, del quale si servono i tessitori.


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Definiz: E LICCIO, e TRALICCIO. Diciamo a una spezie di tela, che ce ne serviamo a far materasse.
392) Dizion. 1° Ed. .
PAREGLIO
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pag.592



1) id: 98cea8b4592a40c6af6eb1c469f3c9ad)
Definiz: V. A.


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Esempio: Dan. Par. 26. Perchè la veggio nel verace speglio, Che fa di se pareglio all'altre cose, E nulla face lui di se pareglio.


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Esempio: But. E nulla face, lui cioè Iddio: pareglio, cioè ricettacolo di se, come la luce dell'occhio, che si chiama pupilla, fa pareglio di se alle cose, che l'occhio vede.
393) Dizion. 1° Ed. .
COMUNA
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pag.203



1) id: b09745e4e7ad4528b0d8ebba2a389dbb)
Definiz: V. A.


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Esempio: M. V. 6. 42. E la Comuna di Mellina dovea servire il Duca in tutte sue guerre.
394) Dizion. 1° Ed. .
BRIVILEGIARE
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pag.133



1) id: 84e4e2a14faa4110a530257757b70877)
Definiz: V. A.
395) Dizion. 1° Ed. .
BRIVILEGIO
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pag.133



1) id: bdc42a97281c4b7088704ad349beab19)
Definiz: V. A.
396) Dizion. 1° Ed. .
GUAZZERONE
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pag.407



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Definiz: V. A.
397) Dizion. 1° Ed. .
A BADA
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pag.1



2) id: 78ff453446574a6daf72c3e428725e3c)
Esempio: M. V. lib. 5. 57. Cominciaronvi l'assalto, per tenere i nimici a bada.


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Definiz: ¶ Pigliasi per Ad aspetto, o A speranza. Io sto a bada di vederlo Stare a bada di vedere uno. Lat. expecto ut videam.


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Esempio: Dan. Inf. c. 31. Tal parve Antéo a me, che stava a bada Di vederlo.


5) id: cbf9862030654a6895599959d54549b5)
Definiz: Posto avverbialm. tenere a bada, stare a bada: vale A TRASTULLO, A BALOCCO, A BADALUCCO, A TEDIO, e quello, che proverbialmente si dice, A PIUOLO: onde, tenere a bada, significa trattenere, e ritardare uno dal suo pensiero, e dalla sua impresa. Lat. remorari, retardare, detinere.


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Esempio: Petr. cap. 8. Che con arte Annibálle a bada tenne.


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Definiz: Stare a bada, vale trattenersi, e baloccarsi. Lat. morari, moram trahere. gr. διατρίβειν, χρονίζειν.


8) id: 3d7adb4210dc463f8ee83c3c0a7830c9)
Esempio: G. V. lib. 11. 133. 2. Stando a bada co' Pisani, e fermi, gli straccavano, e consumavano.
398) Dizion. 1° Ed. .
POSSEVOLE
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pag.640



1) id: 390fa262739244b3a6f9773c7953e9e2)
Definiz: V. A.


2) id: f7f0232a867343608c9e83043cd6bd4a)
Esempio: Omel. Orig. Imperciocchè non t'è impossevol di dicere, o dolce Amore, quel che t'è possevol di fare.
399) Dizion. 1° Ed. .
A NOIA
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pag.59