Lessicografia della Crusca in rete

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220) Dizion. 1° Ed. .
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pag.246



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Esempio: Vit. Crist. Comincioe ad andare da Nazzarette a Ierusalemme, che v'hae da 74. miglia.


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Esempio: Dan. Purg. 2. Veramente da tre mesi gli ha tolto.


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Esempio: E Bocc. nov. 15. 7. Essa incóntrogli da tre gradi discese.


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Esempio: Cr. 4. 9. 4. Ed imperò da quattro, o vero cinque generazioni di viti porremo.


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Esempio: G. V. 11. 93. 2. Istimavasi avere in Firenze da novantamila bocche, tra huomini, femmine, e fanciulli.


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Esempio: Bocc. nov. 43. 5. Vicini ad un castelletto, del quale, essendo stati veduti, subitamente usciron da dodici fanti.


8) id: 2c4be6349635404f8cb6f295aa08243e)
Esempio: E G. V. lib. 7. 27. 7. Allora prese da 30. in 40. de' migliori Baroni del Re.
221) Dizion. 1° Ed. .
DA
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Esempio: Bocc. proem. n. 4. E sommamente da commendare, e 'l contrario da biasimare.


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Esempio: E Bocc. n. 13. 24. Diede ordine a quello, che da far fosse.


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Esempio: Esempio del Compilatore egli è da fare. equivalente al nominativo gerundio. Lat. faciendum est.
222) Dizion. 1° Ed. .
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Esempio: E Bocc. nov. 7. 2. Da di se da mordere, da parlare, e da riprendere.


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Definiz: E cosa da mangiare, e cosa da bere , cioè atta nata a ciò. Lat. esculentum, poculentum.


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Esempio: Bocc. n. 3. 3. Pensossi, costui aver da poterlo servire.


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Esempio: Bocc. n. 7. 9. In su le tavole, vino, ne pane, ne altre cose da mangiare, o da bere, si poneva giammai.


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Esempio: Bocc. nov. 50. 16. Si, da cena ci ha: noi siam molto usate di far da cena, quando tu non ci se.


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Esempio: E Bocc. nov. 2. 7. huomini, ec. da poterti di ciò, che tu vorrai, o domanderai di chiaríre [cioè i quali potranno]
223) Dizion. 1° Ed. .
DA
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2) id: 31b79652e0634ab3a2eb6999fe3cae3f)
Esempio: Dan. Purg. c. 1. Ma da ch'è tuo voler, che più si spieghi.


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Esempio: Nov. ant. 62. 5. Da che pur vi piace, ubbidire lo vostro comandamento.


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Esempio: Tav. rit. Da che volete con noi battaglia dissono i cavalieri? Si voglio, disse Gorone.


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Esempio: N. ant. 65. 4. Donna, da che Dio ci ha fatto bene, si 'l ci togliamo.


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Esempio: E Dan. Purg. can. 14. Ma da che Dio in te vuol che riluca, Tanta sua grazia.


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Esempio: Bocc. n. 79. 37. Da che non avendomi ancor quella Contessa veduto, ella s'è innamorata di me.
224) Dizion. 1° Ed. .
DA
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2) id: 862780abb5db43639ea69a8b474c0f08)
Esempio: Esempio del Compilatore Da sera, da matina. Lat. vespertino, matutino tempore.


3) id: 63fb839e9aa144c9ad526ffaa84054bb)
Esempio: E Bocc. nov. 73. 12. A me pare, se pare a voi, che questa sia opera da dover far da mattina


4) id: b8ac209bf59f49c5a778de08fe1f04a7)
Esempio: Bocc. nov. 45. 6. Per alcuna cagion da sera, fuor di casa andasse.
225) Dizion. 1° Ed. .
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2) id: 610eb448f49041419a620a2048321865)
Esempio: Bocc. n. 22. 3. Ma per altro, da troppo più, che da cosi vil mestiere.


3) id: 91a7b8ac9f3641618967389ef4f2f8d9)
Definiz: congiunto, o accompagnato con le particelle POCO, MOLTO, ASSAI, NIENTE, BENE, TANTO, PIU, e simili, sta avverbialmente, e con esse ha forza d'addiettivo, della quale vedi a suo luogo: e tra essa DA, e 'l PIU, talora vi s'intromette l'avverbio TROPPO, ASSAI, MOLTO, POCO.
226) Dizion. 1° Ed. .
MANINCONICO
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pag.506



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Esempio: Cavalc. Fr. ling. Se fra voi è alcuno maninconico, e tristo, ori, o canti.
227) Dizion. 1° Ed. .
IMPACCIO
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pag.418



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Esempio: Cavalc. fr. ling. Lasciando, e rifiutando gl'impacci del Mondo.
228) Dizion. 1° Ed. .
COMMENDAZIONE
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pag.197



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Esempio: Cavalc. Fr. ling. Di molti effetti, e commendazioni dell'orazioni.
229) Dizion. 1° Ed. .
RECATURA.
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pag.690



1) id: bbd40d39471d4760be4da713c7726e0e)
Esempio: Fr. Giord. S. Al meno la recatura gli dona.
230) Dizion. 1° Ed. .
STURARE.
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pag.860



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Esempio: Fr. G. S. Or vi sturate bene gli orecchi.
231) Dizion. 1° Ed. .
SUGGEZIONE.
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pag.865



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Esempio: Fr. Giord. D. E questo per la suggezione sua.
232) Dizion. 1° Ed. .
TRANGOSCIARE
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pag.900



1) id: 5278fe154b7447278128f1a6508ea454)
Esempio: Cavalc. fr. ling. Come Cristo, orando, trangosciò di sangue.
233) Dizion. 1° Ed. .
NUOTO
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pag.562



1) id: 6b3f80d09c194a159733a126c3b4e49e)
Esempio: Fr. Giord. S. Chi non sapesse di nuoto s'affogherebbe.
234) Dizion. 1° Ed. .
BRULLO
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pag.133



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Esempio: Fr. Giord. Salv. E lasciala brulla, affamata, e sola.
235) Dizion. 1° Ed. .
COPIOSITA
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pag.224



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Esempio: Fr. Giord. Salv. Nella copiositade di tutti i beni.
236) Dizion. 1° Ed. .
DISORDINAZIONE
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pag.287



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Esempio: Fr. Giord. Salv. Nell'opere degli huomini ha molta disordinazione.
237) Dizion. 1° Ed. .
DISTRETTAMENTE
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pag.294



1) id: 59e5a8d2b0b342e7b9965154bb469242)
Esempio: Fr. Giord. S. Allora comandò distrettamente al prete, ec.


2) id: b009937947f64859b845397cecbc76de)
Esempio: Specch. cr. Cavalc. Perocchè Cristo, il quale si partì da noi, salendo in Cielo, ritornerà al giudicio, e distrettamente domanderà.
238) Dizion. 1° Ed. .
SOSTARE
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pag.819



1) id: 30e2b1f695744f76848b82853293370b)
Esempio: Fr. Sacch. E fatto questo la fece sostare un'ora.
239) Dizion. 1° Ed. .
SEMPLICITA
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pag.784



1) id: a8324bccba3f49348a6a19a29c3999e4)
Esempio: Fr. Giord. S. Ed era huomo d'una buona semplicità.