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13319 23 13342 occorrenze
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80) Dizion. 1° Ed. .
STORNARE
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pag.852



1) id: f4ecf9d3c4c14c21a792bf2df7e7e986)
Esempio: Valer. Mass. E combattendo a piede, sanza alcuno stornare, sopra un grande strazio di gente, ch'avea fatto, cadde.
81) Dizion. 1° Ed. .
ACCONCIARE
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pag.12



1) id: 80bbe76b5e474193947cc849d5a7616e)
Esempio: Valer. Mass. P. se. Acconciossi a guisa di Sacerdote: e in questo significato diciamo anche ABBIGLIARE, onde ABBIGLIAMENTI.


2) id: cf10911d5f9449e3a3144ca872bacec9)
Esempio: G. V. 8. 37. 3. Si si tramisono d'acconciarli insieme, e preson la Signoría della terra.


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Esempio: E G. V. lib. 7. 78. 1. Alla fine, per poco podere e seguito, s'acconciò co' Fiorentini.


4) id: 1a70913de1284efda51f58d0b315ba54)
Esempio: E G. V. lib. 10. 23. Il popolo della Città di Modana, per trattato del Legato di Lombardía, si levò a romore, gridando pace, ec. e acconciarsi col detto Legato.
82) Dizion. 1° Ed. .
TAVOLACCIO.
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pag.875



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Esempio: Valer. Mass. Prese un tavolaccio, che si portava a collo, a certo costume di sacrificio. arma ancylia tulit.
83) Dizion. 1° Ed. .
SACERDOTATICO
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pag.741



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Esempio: Valer. Mass. Con le 'nsegne de' maestrati, che amministrati aveano, e con li sacerdotatichi, che aveano avuti, sedeano.
84) Dizion. 1° Ed. .
STAGNONE
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pag.843



1) id: cec26aaafc0644f6bf19a6b8cbda346f)
Esempio: Valer. Mass. Ne per piova da Cielo cresciuta, per piova d'altro fiume aiutato, passoe l'usato modo del suo Stagnone.
85) Dizion. 1° Ed. .
BUDELLAME
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pag.135



1) id: ef26d3aa5f0c4d6b85f0d97a4eaf53d6)
Esempio: Valer. Mass. Quando è da cercar di sapere alcuna cosa, o nelle interiora degli animali, o ne' budellami, sacrificando.
86) Dizion. 1° Ed. .
RIGITTARE, e RIGETTARE
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pag.706



1) id: b9328e66d1ac463fbf6586c8b3cd34e2)
Esempio: Valer. Mass. L'onda il gittò fuori della nave, e un'altro maroso, per contraria parte ripercotendolo, lo rigittò nella nave.


2) id: cbbc16c456564ba2b7c27d0085b89479)
Esempio: Omel. S. Greg. E all'otta, quasi per infermità di stomaco, è rigettato il cibo.


3) id: d86effdf9d244745bfe91735606d8b25)
Esempio: S. Grisost. E generalmente siamo fatti, come immondizia, e spazzatura del Mondo, cioè, che ogni huomo ci rigitta, e hacci a vile.
87) Dizion. 1° Ed. .
RIPERCUOTERE
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pag.719



1) id: 58b1ae264c634d28b254fd7b98bbe005)
Esempio: Valer. Mass. L'onda il gittò fuor della nave, e un'altro maroso, per contraria parte, ripercotendolo, lo rigittò nella nave.
88) Dizion. 1° Ed. .
CONTAMINAMENTO
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pag.216



1) id: 0e9fa780bb85409fbe849111f232ccf7)
Esempio: Val. Mass. Acciocchè 'l contaminamento di cotale infamia, non passi al suggellamento della gloria di Mario.
89) Dizion. 1° Ed. .
CHIAMATA
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pag.176



1) id: a149f30343b547ca84595e168c4ecd2b)
Esempio: Valer. Mass. Lucio Silla menò sua vita insino alla chiamata della sua questoría, sozza di lussuria, di vino, e d'amore.
90) Dizion. 1° Ed. .
SOZZISSIMAMENTE
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pag.825



1) id: 37897f74c7774a88bbd70dde1bc609f9)
Esempio: Valer. Mass. Certo la Fortuna poco, sozzissimamente, stimoe di dare dodici onori a colui, che era usato di vender merce.
91) Dizion. 1° Ed. .
SQUALLIDEZZA
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pag.841



1) id: e96d6155f2dd4d91afdec75010e576ac)
Esempio: Valer. Mass. L'un de' quali, dopo certo tempo, sì come il compagno fosse morto, coperto di squallidezza, tutti i danari tolse.
92) Dizion. 1° Ed. .
ABBRACCIARE
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pag.6



1) id: d97146a6bd5b4ad0af64dde42950eefd)
Esempio: Valer. Mass. Morì nell'ultimo tempo della sua vecchiezza, e per lieve generazion di morte, intra li baci, e gli abbracciari de' figliuoli.
93) Dizion. 1° Ed. .
S
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pag.741



2) id: 2bd27eae002840beb6a23df520ecfb38)
Definiz: lettera di suon vemente, come la R. posta in composizion co' suo' primitivi, ha forza molte volte, di privativo: come CALZARE SCALZARE, MONTARE SMONTARE. Alle volte d'accrescitivo: come PORCO SPORCO, MUNTO SMUNTO. Alle volte di frequentativo: come BATTERE SBATTERE. Alle volte non opera nulla, valendo lo stesso: CAMPARE SCAMPARE, BANDITO SBANDITO, BEFFARE SBEFFARE. Appo di noi ha due varj suoni: il primo più gagliardo, e, a noi, più familiare: come CASA, ASSE, SPIRITO. L'altro più sottile o rimesso, usato più di rado: come SPOSA, ROSA, ACCUSA, SDENTATO, SVENATO. In questo secondo suono non si raddoppia giammai, ne anche si pone in principio della parola, se non quando, immediatamente, ne segue una consonante: come SMERALDO, sdentato, ec. Consente dopo di se, nel principio della parola, tutte le consonanti, salvo la Z. Nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, riceve, dopo di se, le medesime consonanti, ma più malagevolmente: e, per lo più, in composizione, con la preposizion DIS o MIS: come DISDETTA, MISLEALE: ma col C, P, T, s'accoppia frequentemente, senza difficultà: come TASCA, CESPUGLIO, PRESTO. Quando è posta avanti al C, F, P, T, si dee pronunziare nel primo modo, cioè, col suon più gagliardo: come SCALA, SFORZO, VESPA, STUDIO, CESTO: ma avanti al B, D, G, L, M, N, R, V, si pronunzia col suono più sottile, o rimesso: come SBARRA, SDEGNO, SGUARDO, SLEGARE, SMANIA, SNELLO, SRADICARE, SVENTURA. Avanti di se ammette la L, N, R, in mezzo alla dizione, e in diversa sillaba: come FALSO, MENSA, ORSO. Raddoppiasi nel mezzo della parola, come l'altre consonanti, dove lo ricerca il bisogno.
94) Dizion. 1° Ed. .
G
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pag.375



2) id: 919e05438d024a83834ff042946bf965)
Definiz: lettera compagna del C, laquale, anch'ella, ha due suoni diversi, perchè posta avanti all'A, O, U, ha il suono più rotondo, come GALLO, GOTA, GUSTO e avanti all'E, ed I, ha il suono più sottile, o aspirato, come GENTE, GIRO; onde, per necessità di proprio carattere, per servircene nel primo suono con la E, e con l'I, pogniamo dopo la H, come GHERONE, GHIRO. Questo Gh, quando ne seguita l'I, ha anch'egli due suoni, l'uno più rotondo, e grosso, come GHIRLANDA, VEGGHI dal verbo vedere: l'altro più sottile, e schiacciato, il quale, per lo più, avviene, quando all'I segue un'altra vocale, come GHIANDA, GHIERA, VEGGHIA: e a cotali suoni, per isfuggire errore, sarebbe bisogno proprio carattere a ciascheduno. Delle consonanti riceve dopo di se, nella stessa sillaba, la L, N, R. Come NEGLETTO, GLORIA, EGLI, REGNO, INGRATO, GRETOLA: bene è vero, che dopo la L, dove non seguita l'I, per esser suono, per sua durezza sfuggito da questa lingua, si truova di rado. Quando alla L col G avanti, seguita l'I, intal caso ha due suoni: l'uno più rotondo, e grosso, come NEGLIGENTE, il quale non è molto ricevuto da noi: l'altro più sottile, o schiacciato, come GIGLIO, FOGLIO: e questo è nostro proprio. Aggiunto, come s'è detto, il G alla L, e N, gran parte gli fa perdere del suo suono, come AGLIO, RAGNA. Consente avanti di se La L, N, R. S nel mezzo della parola, e in diversa sillaba, come VOLGO, VANGA, VERGA, DISGREGARE, benchè la S si trovi in mezzo di rado, e per lo più, in composizione, con la preposizione DIS. Ma nel principio di parola, più frequentemente, come SGARARE: e si pronunzia sempre la S avanti al G, nel secondo modo, cioè nel suono più rimesso, come nella voce ACCUSA. Raddoppiasi questa lettera nelle nostre voci molto spesso, come POGGIO, OGGI, ec.
95) Dizion. 1° Ed. .
MORDACEMENTE
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pag.541



1) id: 4ede58a6c1d6453c8e36a861420d60cc)
Esempio: Petr. huom. Ill. Nel Senato gli fu ricordato da Quinto Fabio Mass. mordacemente.
96) Dizion. 1° Ed. .
RICISA
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pag.702



1) id: bcbebf9af9294b288f2f80a67f016be4)
Esempio: Valer. Mass. Quanto fu efficace gravezza d'animo, e ricisa di parole; in un medesimo punto spaurire il regno di Siria, e difender quello d'Egitto.
97) Dizion. 1° Ed. .
SACRIFICARE
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pag.741



1) id: cde30829493c44cd8f68113db512be0a)
Esempio: Valer. Mass. Non era usanza di sacrificare insieme a due Dij, ec. E negava una cella potere esser sacrificata a due Dij [cioè dedicata, consagrata]


2) id: 76ca21f65d984363b72a37ea55096237)
Esempio: Mor. S. Greg. Ciò è a dire, che fosse sacrificato, e morto da noi ogni appetito della carne nostra.
98) Dizion. 1° Ed. .
MANIFESTISSIMAMENTE
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pag.506



1) id: 2353fa68d79844b7aacc051abae723f4)
Esempio: lib. dicer. G. S. Diede manifestissimamente a vedere.


2) id: fabef580b4ca4049aff3cfcffa33b7b0)
Esempio: Collaz. S. Pad. Egli, il cui animo noi conosciavamo manifestissimámente, che era crudo.
99) Dizion. 1° Ed. .
DISFORMATO
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pag.283



1) id: 59ca090a893f48888a05c1dec76f2f47)
Esempio: Valer. Mass. Il cavalier romano, aggavignandogli il collo, rodendogli con la bocca il naso, e gli orecchi, disformato il fece, e ne' morsi, pieno di vendetta, spirò.


2) id: ed3067b8e8b5430c9437e62cc0eb0a40)
Esempio: Vit. S. Girol. Le mie membra erano inasprite, e disformate, per l'aspro vestimento del sacco.