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2° Edizione
Diz Giu. totali
15910 10 15920 forme
9421 6 9427 occorrenze
Ordinamento delle voci: alfabetico punteggio
1) Dizion. 2° Ed. .
R
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pag.655



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Definiz: Lettera di suono aspro, e nelle voci, dove è raddoppiata, e frequentata, denota sempremai rigidezza. Consente dopo di se tutte le consonanti nel mezzo della parola, in diversa sillaba, come GARBO, BARCA, PERDONO, FORFORA, ORGANO, ORLO, ARME, ORNARE, SERPE, TARQUINIO, VERSO, CORTE, NERVO, SFERZA: e in tutti questi luoghi ritiene il suo intero suono. Ammette avanti di se nel principio, e nel mezzo della parola, e nella stessa sillaba, la consonante B, C, D, F, G, P, T, V, e fa perder loro alquanto di suono, come BRACCIO AMBRA, CRUSCA INCRESPATO, DRAGO, ANDRONE, FRAGOLA, REFRIGGERIO, GRATO, AGRO, PRATO, RAPPRESAGLIA, TRAVE, INTRECCIATO, CAVRETTO, SOVRANO: ma l'V è quasi sempre in mezzo della parola. Nel principio della parola riceve ancora la S, come SRADICARE, e la S, si pronunzia nel suono più rimesso, quale nella voce ACCUSA, di che alla lettera S. Raddoppiasi nel mezzo della parola frequentemente, come FERRO, CARRO, ec.
2) Dizion. 2° Ed. .
B
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pag.103



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Definiz: Lettera, assai simile al P. e all'V consonante, dicendosi molte voci con l'una, e con l'altra scambievolmente: come SERBARE, e SERVARE, NERBO, e NERVO, BOCE, e VOCE, PUBBLICO, e PIUVICO. Delle consonanti riceve dopo di se, nella medesima sillaba, la L, e la R, e vi perde alquanto di suono, come, OBBLIGO, PUBBLICO, BRACCIO, OMBRA, benchè, con la L, di rado si truovi appresso i Toscani, ne mai in principio di parola, come pronunzia a loro più strana, salvo alcune voci Latine, come, BLANDO, BLANDIMENTO, ec. Consente avanti di se, in mezzo di parola, ma in diversa sillaba, la L, M, R, S, Come ALBUME, LEMBO, ERBA, USBERGO, quantunque si trovi di rado con la S, in mezzo della parola, e, per lo più, ne' verbi composti con la proposizione DIS, come DISBRIGARE. Usasi più frequentemente in principio di parola, come SBANDITO, SBATTERE. E deesi sempre la S. avanti al B, pronunziar col suon più sottile o rimesso, come nella voce ACCUSA, di che si dice nella lettera. S. Puossi raddoppiar nel mezzo della parola, quando egli occorre, come, NEBBIA, TREBBIO.
3) Dizion. 2° Ed. .
DEDIZIONE
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pag.249



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Esempio: Liv. dec. 1. Non disperava d'avergli con volontaria dedizione.
4) Dizion. 2° Ed. .
RINOMINARE
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pag.708



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Esempio: Liv. dec. 1. In tutte le nozze l'huomo rinominava Talassio.
5) Dizion. 2° Ed. .
DISFACIMENTO
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pag.278



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Esempio: Liv. dec. 1. E presso al finale disfacimento si pervenne.
6) Dizion. 2° Ed. .
CAPITANEGGIARE
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pag.152



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Esempio: Tes. B. R. Br. E tutti gli altri vanno, secondo, che elli capitaneggiano.
7) Dizion. 2° Ed. .
CONESTABOLERIA
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pag.205



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Esempio: Liv. dec. 1. A questa conestabolería aggiunse due centurie di carradori.
8) Dizion. 2° Ed. .
DISFINIRE
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pag.278



1) id: d64053f7caae452da82dc52039e3f6e1)
Esempio: Liv. dec. 1. Il primo romore, ed impeto disfinì la bisogna.
9) Dizion. 2° Ed. .
DIMOSTRAMENTO
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pag.266



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Esempio: Liv. dec. 1. Davanti a se portasse il dimostramento dell'animo suo.
10) Dizion. 2° Ed. .
ORIENTE
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pag.564



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Esempio: B. Bocc. g. 7. p. 1. Ogni stella era già delle parti d'Oriente fuggita.


2) id: d5eab6eb6d204956902ba758325b0dbc)
Esempio: E Bocc. g. 1. p. 1. Era già l'oriente tutto bianco.


3) id: f7a0816b14674653b48ce4e236e18afd)
Esempio: Petr. canz. 5. 1. Per dirittissimo calle Al verace Oriente, ov'ella è volta [cioè al Paradiso]
11) Dizion. 2° Ed. .
DIMOSTRANZA
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pag.266



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Esempio: Liv. dec. 1. E aggiunse un'altra dimostranza d'huomo, che avesse di se fidanza.
12) Dizion. 2° Ed. .
DIETREGGIARE
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pag.256 [258]



1) id: df5fcc2988824892a6a700740331ba03)
Esempio: Liv. dec. 1. Aspramente li Romani cominciarono a dietreggiare, e tornare in fuga.
13) Dizion. 2° Ed. .
DISROMPERE
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pag.286



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Esempio: Liv. dec. 1. Ma ne trapassare, ne disrompere la salmería opposta era leggiere.
14) Dizion. 2° Ed. .
FUSO
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pag.364



1) id: 4cd4a9c49be44995997a8d252405c03e)
Esempio: Pist. Ovvid. B. R. Vincitrice di mille pericoli, ti fa ella porre alle fusa del paniere.


2) id: 01ab8fa9598f48869a3dd8e312d51593)
Esempio: E Pist. Ovvid. B. R. altrove. Certo allora le fatali sirocchie, le quali dispensano li futuri avvenimenti, doveano, a ritroso, volgere le mie fusa.
15) Dizion. 2° Ed. .
LUSINGANTE
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pag.484



1) id: 940d5b47304e40b49ee19c71ed485a95)
Esempio: Liv. dec. 3. Puerilmente lusingante il padre.
16) Dizion. 2° Ed. .
SOZZAMENTE
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pag.815



1) id: b5243009178746409371b7344557e963)
Esempio: Liv. dec. 3. Nelle navi sozzamente morirono.
17) Dizion. 2° Ed. .
PREGHEVOLE
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pag.629



1) id: 4785c1c046144fd5a0367643792385cb)
Esempio: Liv. dec. 3. Umile, e preghevole voce.
18) Dizion. 2° Ed. .
PROVEDENZA. E providenza.
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pag.644



1) id: ec8ae3e253a847b2bea69fe9588cb808)
Esempio: Tes. B. R. Br. 6. 11. Providenza è un presente senno, che ricerca le venute delle future cose.


2) id: ab8e68956e054f3ab8e60dc9fcb2d37b)
Esempio: Dan. Par. 1. La providenza, che cotanto assetta, Del suo lume fa 'l Ciel tutto quieto.
19) Dizion. 2° Ed. .
INTRAPRENDERE
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pag.450



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Esempio: Liv. dec. 3. Per fraude dalli Romani intrapresa.
20) Dizion. 2° Ed. .
TEMERARIAMENTE.
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pag.866



1) id: b233b74716074a53845a7b439bfef57c)
Esempio: Liv. dec. 3. venendo temerariamente, urtò li cavalli.


2) id: af4f71f05a4a4dd1828cb5f61b3f9cc2)
Esempio: E Liv. dec. 3. appresso. Essendo temerariamente il cavallo mosso, poteva esser combattuto.