Lessicografia della Crusca in rete

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4° Edizione
Diz Giu. totali
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180) Dizion. 4° Ed. .
FOSSATELLO
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pag.511



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Esempio: Fir. As. 93. Io mi fermai dentro ad un fossatello, che assai pigramente sotto mi correva.


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Esempio: Cr. 4. 7. 1. La terra sia tutta cavata, ovvero con solchi, ovvero con fossatelli.
181) Dizion. 4° Ed. .
FRADICIUME
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pag.513



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Esempio: Fir. Luc. 1. 2. O che continuo flagello è questo? e che fradiciume, e che tormento?
182) Dizion. 4° Ed. .
MADRIGALETTO
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pag.115



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Esempio: Fir. Luc. 1. 1. Lasciami vedere, s'io ho quel madrigaletto, ch'i' feci fare in laude sua.
183) Dizion. 4° Ed. .
SEGRENNA.
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pag.459



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Esempio: Fir. Luc. 1. 2. Così bisogna fare a queste segrenne, che ti hanno cura alle mani.
184) Dizion. 4° Ed. .
SONETTACCIO.
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pag.587



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Esempio: Fir. rim. 53. Altro ci vuol ch'un sonettaccio, a cui Tronche abbia l'ossa la cieca ignoranza.
185) Dizion. 4° Ed. .
SCHERICATO.
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pag.378



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Esempio: Fir. nov. 4. 230. Ahi pretaccio, ribaldo schericato, vedi, vedi, che io ti ho pur giunto.
186) Dizion. 4° Ed. .
FRAPPA
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pag.517



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Esempio: Fir. As. 195. Io presi una veste da donna tutta piena di frappe, e di fiocchi.


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Esempio: Buon. Fier. 5. 4. 4. E d'orpello, e di fiamme, e frappe, e fronde Nobilitati.
187) Dizion. 4° Ed. .
STEFANO
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pag.735



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. Or che 'l compare ha pieno lo stefano, e trangugiatosi ogni cosa.
188) Dizion. 4° Ed. .
RIBALDONACCIO.
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pag.124



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Esempio: Fir. Luc. 3. 2. E poi vogliono esser tenuti gentiluomini, e aver la coda dietro; ribaldonaccio.
189) Dizion. 4° Ed. .
ASINITÀ, ASINITADE, e ASINITATE
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pag.286



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Esempio: Fir. As. 245. Dove io mi ricordo aver provato il maggior pericolo, ch'io portassi mai nell'asinità.


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Esempio: Buon. Fier. 3. 1. 5. E vuoi poi, ch'ella stessa Rivolti in pazzia tua Ogni asinità sua.
190) Dizion. 4° Ed. .
TURCHINA.
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pag.173



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Esempio: Fir. nov. 8. 300. Egli è un bel rubino ec. no no, pazzo, l'è una turchina.
191) Dizion. 4° Ed. .
VIRTUALMENTE
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pag.284



1) id: f6bab1179c474a59b74eda23b12c722f)
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 342. Quelle membra, per virtù delle quali la bellezza risulta più virtualmente.
192) Dizion. 4° Ed. .
ALIQUOTO.
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pag.116



1) id: 7d6984a875f446f3a3115ceb2b766ad2)
Esempio: Fir. Rag. Quel numero è perfetto, le parti aliquote del quale accozzate insieme rilevano detto numero.
193) Dizion. 4° Ed. .
CORAMVOBIS
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pag.812



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Esempio: Fir. Luc. 3. 4. Quanti ce ne sono di quelli perdigiorni, e di questi be' coramvobis!
194) Dizion. 4° Ed. .
PUNTARE.
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pag.772



1) id: b9936d38b07f44709ef82d40619219c7)
Esempio: Borgh. Col. Rom. 378. Non puntava, o distingueva molto l'antica scrittura le parole.


2) id: 4b1c57fd251e4731a078714bdf2ab107)
Esempio: Salvin. pros. Tosc. 1. 188. Nè il Petrarca puntò, o virgolò il suo Canzoniere.


3) id: 80df23c268fc4787a1d1f986b8308e02)
Esempio: E Salvin. pros. Tosc. appresso: Terenzio fu puntato da Donato, e 'l Petrarca, s'io non fallo, dal Bembo.


4) id: 0fffb7599cb044c194685e4fe14ac34b)
Definiz: §. I. Per Far forza, Stimolare. Lat. anniti. Gr. προσκαρτερεῖν.
195) Dizion. 4° Ed. .
VENTIERA
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pag.232



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Esempio: Segr. Fior. art. guerr. 7. 153. Ella s'abbassa, ed alza come una ventiera di merlo.
196) Dizion. 4° Ed. .
FITTERECCIO
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pag.475



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Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 552. Ci era oltre a questo lo staio decimale con un altro, che e' dicevano fittereccio.
197) Dizion. 4° Ed. .
DECIMALE
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pag.62



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Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 552. Ci era oltre a questo lo staio decimale con un altro, che e' dicevano fittereccio.
198) Dizion. 4° Ed. .
ARMENTARIO
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pag.264



1) id: 1518118dfb9744a3a0d01b0f73e05649)
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 517. Poi secondo gli ufizj, ed esercizj loro, massari, armentarj, porcari, capraj, ed altri uomini tali.
199) Dizion. 4° Ed. .
DIVERSISSIMAMENTE
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pag.218



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Esempio: Segr. Fior. disc. 3. 22. Quanto si apparteneva agli eserciti, e agl'intrattenimenti de soldati, diversissimamente procedevano.