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1) Dizion. 5° Ed. .
MATTANA
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MATTANA.
Definiz: Sost. femm. Sorta di malinconia, nata da rincrescimento, o da non sapere come passare il tempo. –
Esempio: Sacch. Rim. G. 13 t.: E quando sentirò che si comparta Altrove il mal ch'i' ò sanza mattana, Mi boterò per certo a Santa Marta.
Esempio: Pataff. 1: Ne hai, ne hai pilorcio, e con mattana.
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 6: Per fuggir la mattana son contento di farvi un cicaleccio.
Esempio: E Car. Lett. Fam. 1, 10: Voglio andare a vedere [ballare], chè non arò più paura della mattana.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 250: Andandomen'io a contare i merli, per fuggire la mattana, ho veduto ec.
Definiz: § I. Trovasi per Bizzarria, Stranezza, e simili. –
Esempio: Pulc. Luc. Driad. R. 19: A lui Mercurio: Or che mattana è questa? Or se' tu sordo, o t'infingi, o non sai Quanta è la furia di Sosia molesta?
Definiz: § II. Cavare alcuno di mattana, vale Liberarnelo, Fargli passare la malinconia. –
Esempio: Fag. Comm. 5, 214: E che mal ha ella? A. Chi lo sa? Par maninconia, più che altro. P. O la farò star allegra io.... T.... Non vi dubitate, messer Anselmo, che (lo sposo) non la vogghia (voglia) cavar di mattana. A. E i' credo appunto ch'e' ce l'abbia fatta entrare.
Definiz: § III. Dar mattana ad alcuno, vale figuratam. Dargli molestia, Essergli molesto. –
Esempio: Burch. Son. 2, 25: Nol trovo, èssi smarrito fra la lana; Non mi dà più mattana.
Esempio: Rossell. Arezz. Son. 69 t.: Tu hai nome d'aver cattiva coda, La qual t'ha dato già molta mattana.
Definiz: § IV. Morire di mattana, o Morirsi, di mattana, vale Essere grandemente sopraffatto da noia, da malinconia. –
Esempio: Bus. Lett. 5: Il Giannotto è a Bagnaia col suo padrone; e' si debbon morire di caldo e di mattana.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 18: Molto male per noi andrà il negozio, Che inoiam di mattana e crepiam d'ozio.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 235: Se non fussero questi libretti, mi morrei di mattana nell'anticamera.
Esempio: Not. Malm. 1, 32: Morir di mattana. Morir di malinconia; quasi dica: È così grande la malinconia che mi nasce dall'ozio, che mi fa divenir matto e morire.
Definiz: § V. Passar mattana, Trarsi di mattana, Uscire, di mattana, valgono Cercare di liberarsi comecchessia da quella malinconia o tedio che dà la mattana. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 20: Come colui che fe' pensiero di trarsi un poco di mattana.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 205: Quest'è sì magnifica Lettera per un par del Golpe! Io voglio, per passarmi mattana, un po' vedere Chi guene manda.
Esempio: Dav. Tac. 1, 290: Quando era privato, co' visi da far ridere passava mattana.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 2, 9: Qualche libro di nuovo ci hai curioso E sollazzevol, da passar mattana, Per uno scolar stracco 'n sul Digesto...?
Esempio: Fag. Comm. 1, 359: Si faccia tempone e baldoria. M. S'esca un po' di mattana.
Esempio: Giobert. Introd. 2, 124: Tutto il suo lavoro dovrà oggimai consistere nel rinvangare le cose preterite, per passar mattana e non annoiarsi sopra la terra.
Definiz: § VI. Saltar la mattana ad uno, vale Montare quegli in collera, Incollerirsi.
Definiz: § VII. Sonare a mattana, si usò per Starsene neghittoso e di malumore. –
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 132: Si studierà, vi prometto, in caldeo: E aremo un corteo Di mosche intorno, e senza aver campana, La notte e 'l dì soneremo a mattana.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 132: Se non che la sorte mia istrana Volse ch'io vi trovassi l'Acciaiuolo, Per me saria sonatosi a mattana.
Esempio: Varch. Stor. 3, 54: Fu cavato di prigione Piero Strozzi, dove si trovò scritto di sua mano nel muro della prigione questo terzetto: Qui Piero Strozzi a mattana sonò, ec.
Esempio: Vasar. Ragion. M. 11: Mi fu detto che voi passeggiavate sfibbiato per questa sala, e che sonavi a mattana, e non facevi niente.