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OMACCIO, e, come anche si è scritto, UOMACCIO.
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OMACCIO, e, come anche si è scritto, UOMACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Uomo. Uomo cattivo; ed anche Uomo tristo di aspetto e di modi. ‒
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 449: Non padre, non frategli; assai zii e cugini, ma sono omacci.
Esempio: Savonar. Pred. 13: Se avemo andare a Cristo, vogliamo noi andarvi come omacci?
Esempio: Machiav. Comm. 96: Ancora che fusse un omaccio, pure le carni tirano.
Esempio: Gell. Sport. 2, 3: Chi non toe moglie, alla fin è tenuto un omaccio; e bene spesso se gli appongono de' peccati che ei non sognò mai.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 341: Mi presumo che non ci debba mancare; se egli non è un omaccio affatto, ancorachè tuttavia si lamenti di non avere danari.
Esempio: Cellin. Vit. 415: Questo uomaccio or diceva qualcosa dispiacevole ed or faceva con le mani e con i piedi.
Esempio: Grazz. Pros. 339: E notate che e' gli chiama omacci, e ben dice il vero; conciosiachè quello andar di dietro è un mal atto, e da traditori, che non basta lor la vista d'andar dinanzi; sì che meritamente si possono chiamar omacci.
Esempio: Galil. Op. IX, 214: E se tu vuo' conoscer gli sciaurati, Omacci tristi e senza discrizione, Basta che ec.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 465: Sarebbe follia il pensare che la vita e l'altre doti inferiori e comuni ad ogni barbaro,... ad ogni odievole e disprezzevole omaccio, fosser date altrui per grazia del cielo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 87: La gente che vi s'incontrava erano omacci tarchiati e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 287: Ma quegli omacci che già avevan cominciato a prendersi spasso dell'eloquenza appassionata e imbrogliata di Renzo, tanto più se ne presero della sua aria compunta.