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1) Dizion. 5° Ed. .
CONTEZZA.
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CONTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Notizia certa, Cognizione di una cosa, o di un fatto, comecchessia acquistata, usato più spesso nelle maniere Avere contezza e Dar contezza; ma è voce del nobile linguaggio.
Dall'adiettivo conto per Noto, Cognito. –
Esempio: Bemb. Lett. 1, 33: Quanto al dovervi io dar contezza del mio stato, dico, ec.
Esempio: E Bemb. Lett. 2, 10: Dammi tu contezza particolare e vera del tutto.
Esempio: Varch. Boez. 67: Mi sforzarò di disegnare con parole, e quasi formarti quella [falsa felicità] della quale tu hai contezza maggiore.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 44: Tu.... d'alcun'opra nostra hai pur contezza; E sai che molti... campioni.... io fei prigioni.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 5: Le ordinò, se nasceva di lui figliuol maschio, il quale in età virile pervenuto potesse smuovere la pietra e pigliare ciò che vi trovasse sotto, gliel mandasse con quelli arnesi, senza che persona del mondo n'avesse contezza.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 130: Luca,... nel suo Diario che va attorno manoscritto, ci dà contezza, fra le altre, delle processioni ec.
Esempio: Tagl. Lett. scient. 213: Non è malagevole anche a darsi contezza della cagione per la quale i corpi, o profumati ed aspersi d'acque odorose, perdano di mano in mano la fragranza.
Esempio: Pindem. Poes. 472: Solea, quando la mensa era sfornita, Ei de' pubblici affar darle contezza.
Definiz: § I. E per Conoscenza di una persona, della qualità o condizione di essa, per pratica, familiarità, fama e simili; pure usato nelle maniere Avere o Dar contezza. –
Esempio: Dant. Purg. 20: Queste parole m'eran sì piaciute, Ch'io mi trassi oltre per aver contezza Di quello spirto, onde parean venute.
Esempio: E Dant. Purg. 24: Ma, come fa chi guarda, e poi fa prezza Più d'un che d'altro, fe' io a quel da Lucca, Che più parea di me aver contezza.
Esempio: Barber. Docum. Am. 194: Perchè figliuolo essendo Di lei, che madre intendo, Avrai contezza di tutte sue figlie.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 60: Ben ho di lui Contezza, e 'l vidi alla gran corte in Francia, Quand'io d'Egitto messaggier vi fui.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 100: Diedi di me contezza (al Capitano), e 'l persuasi Sì, ch'onorata e inviolata fui Que' dì che con Armida ivi rimasi.
Definiz: § II. E per Novella, Annunzio, Notizia intorno a cosa o persona. –
Esempio: Metast. Dramm. 6, 201: Ma d'Antigono avesti Contezza ancor? C. No; estinto Per ventura ei restò.
Definiz: § III. Trovasi per Ragguaglio, Informazione. –
Esempio: Bemb. Lett. 1, 326: Non v'ho prima di ciò scritto, per cagion che è stato uopo mandare a Feltro per averne questa contezza.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 50: Fermerò volentieri la penna a dare altre contezze non del tutto attenentisi al principale.
Definiz: § IV. Trovasi anche per Particolar cognizione; ed altresì per Dottrina, Scienza, Sapere. –
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 453: Dicevano non essere cosa disonorata a tanto re parere d'avere ceduto loro non di virtù o di potenza, ma di contezza e scienza delle cose navali.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 291: La morte,... spezzando questi cinque, come canali che di nuove e nuove contezze la irrigavano perpetuamente, e facendola rimanere con quelle notizie sole che nel tempo della vita i sensi le presentarono.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 204: Questa è in fra l'altre una delle nuove contezze che dobbiamo alla non più materiale e meccanica, ma del tutto filosofica Notomia del nostro tempo.
Definiz: § V. Contezza si disse anche per Familiarità, Amicizia, Conoscenza, con una persona. –
Esempio: Rim. Ant. P. Mettif. Bett. 1, 324: Molt'ho grande allegrezza Della dolce contezza Ch'aggio con l'avvenente.
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 102: Gli mena a uno bellissimo albergo d'alcuno suo conto, il quale e' sa che fa convito grande la mattina, e menagli là entro per contezza che hae con coloro della casa.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 81: La giovane, che prima la borsa d'Andreuccio, e poi la contezza della sua vecchia con lui aveva veduta, ec.
Esempio: E Bocc. Teseid. 1, 102: Quando si ragionava talor nosco, E di vederti gran disio avea, E ancora disiava tua contezza, Tanto gradiva tua somma prodezza.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 124: Ribi.... avea contezza con le donne de' cavalieri.