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CIBORIO.
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CIBORIO.
Definiz: Sost. masc. Tabernacolo, posto per lo più nell'altar maggiore delle chiese, e nel quale si tiene l'Ostia consacrata; e anche Specie di tempietto, che serve a tenervi esposto il Sacramento.
Dal lat. ciborium. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 78: Ordinò che si facesse un ciborio per uso della sagrosanta Eucaristia.
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 270: Essendo avanzato.... fino alla somma di mille trecento quaranta quattro libbre di metallo, questo fu consegnato ad Agnolo.... fonditore, acciocchè con esso gettasse l'ossatura del ciborio.
Esempio: E Baldin. Vit. Bern. 57: Fece egli ancora il pavimento di marmo mistio del porticale di S. Piero, e 'l ciborio di metallo e lapislazzuli per la cappella del Sacramento.
Definiz: § I. Si disse anche per Vaso da conservarvi l'Ostia consacrata; Pisside. –
Esempio: Cellin. Vit. 129: Non cognosceranno l'eccellenzia di questa opera di Benvenuto; ma sì bene piacerà loro questi ciborj.
Esempio: Dav. Scism. 399: Per confiscare con questa scusa calici, croci, patene, ciborj, vasi, candellieri ec.
Definiz: § II. Per similit. trovasi detta la Parte superiore dell'Arca dell'antico Testamento. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 68: Sopra [l'arca] fa' un ciborio d'oro, che la cuopra tutta quanta.