Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
AHIMÈ.
Apri Voce completa

pag.56


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
AHIMÈ.
Definiz: Voce di dolore, e di compassione. Lat. hei mihi.
Esempio: Dan. Inf. 16. Ahimè, che piaghe vidi ne' lor membri, Recenti, e vecchie.
Esempio: Nov. ant. 99. 7. Ed ella, ahimè, messer Tristáno, ec. come sete voi così sconfortato malamente.
Definiz: §. Fra queste due voci, ahi, e me, vi si frappose alcuna voce, dinotante maggiore affetto.
Esempio: Boc. Nov. 16. 20. Ahi lasso me, che passati sono anni quattordici, che io sono andato tapinando per lo mondo.
Esempio: E Bocc. Nov. 93. 5. Ahi lasso a me, quando aggiugnerò io alla liberalità delle gran cose di Natan, non che io il trapassi.
Esempio: E Bocc. Nov. 15. 15. Ahi lassa me, ch'assai chiaro conosco, come io ti sia poco cara.
Definiz: §. Leggesi anche nella seconda persona.
Esempio: Boc. Nov. 77. 33. Ahi misera te, che ad un'ora avrai perduto il male amato giovane, e 'l tuo onore.
Esempio: Laberint. Ahi cattivello a te.
Definiz: §. E senza la particella me, o te.
Esempio: Petr. canz. 30. 3. E allor dico, ahi lasso, Dove se giunto, e onde se diviso.
Esempio: Rim. ant. Guitt. Arez. Ahi Deo, Che dolorosa ragione aggio da dire.
Esempio: Ar. Fur. 2. 44. Ahi lasso, che pos'io più, che mirare La rocca, lungi, ove il mio ben m'è chiuso.