Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
SCAGLIA
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SCAGLIA.
Definiz: La scorza dura, e scabrosa, che ha il serpente, e 'l pesce sopra la pelle. Lat. squamae. Gr. φολίς.
Esempio: Dant. Inf. 29. E sì traevan giù l'unghie la scabbia, Come coltel di scardova le scaglie.
Definiz: §. I. Scaglia, per similit.
Esempio: G. V. 8. 37. 7. Sono con sottili briglie, senza freno, e povera sella d'una bardella, con picciole scaglie incamutata.
Esempio: Soder. Colt. 103. Attaccate lame di piombo, o di rame al fondo del cocchiume lunghe, e larghe tre dita, e poste, che tocchino il vino, se resteranno asciutte, e pure è segno di durare, se bagnate il contrario, e massimamente se averanno le scaglie fatte a somiglianza di biacca.
Definiz: §. II. Scaglia, diciamo anche a quel Piccolo pezzuolo, che si lieva da' marmi, o da altre pietre in lavorando collo scarpello. Lat. assulae. Gr. σκινδαλμοί.
Esempio: Tratt. Umil. Di pietre, e di scaglie sa egli succiare l'olio, o il mele.
Esempio: Ar. Fur.3. 4. Levando intanto queste prime rudi Scaglie n'andrò con lo scarpello inetto.
Definiz: §. III. Scaglia, per Fromba, colla qual si tirano i sassi. Lat. funda. Gr. σφενδόνη.
Esempio: Buon. Fier. 2. 1. 15. Archi, e balestre quello, e quello ha scaglie.
Definiz: §. IV. Scaglia de' metalli. Lat. squama.
Esempio: Ricett. Fior. 62. La scaglia de' metalli chiamata da' Latini squamma è quella, che casca da' metalli, quando col martello si percuotono, mentre sono affocati. Casca la scaglia solamente dal rame, e dal ferro, e dall'acciaio, quando si spegne nell'acqua per temperarlo, o per altro.