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1) Dizion. 5° Ed. .
ESITARE.
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ESITARE.
Definiz: Att. Dar esito a checchessia; Spacciare, Vendere, Dar via: e riferiscesi a mercanzie, vettovaglie, e simili. ‒
Esempio: Zibald. Andr.: I mercanti possono felicemente esitare le loro mercanzie.
Esempio: Galil. Comm. ep. 2, 191: Conghietturo che non siano (certe lenti) per esitarsi qua.
Esempio: Segn. A. Lett. IV, 3, 319: Per quando ella abbia finito di vendere i suoi [esemplari], che, stante il poco numero, argomenta esso doversi esitare in meno di cinque anni.
Esempio: Fag. Comm. 6, 112: E ora vi sono tutte queste cose? Ti sei mangiato ogni cosa, di' il vero. C. L'ho esitate, l'òe. A. Averai in man la valuta dunque?
Esempio: Saccent. Rim. 1, 4: Voi che avete Di vera cortesia tant'abbondanza, Da darne insin a chi non conoscete; Che fate voi di quella che v'avanza? Perchè non esitarla a benefizio Di chi non ha nè garbo, nè creanza? (qui in locuz. figur.).
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 166: I possessori che esitano i loro prodotti, o i mercanti che procurano e ricevono le commissioni, hanno pur troppo amendue il loro premio.
Definiz: § Neutr. pass. Trovasi per Avere esito, uscita; Uscire: detto di acque. ‒
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 344: Dentro al quale [torso del gigante] è un gran recipiente di rame per ricever l'acqua,... e distribuirla alle canne per cui ella devesi esitare sempre coperta per portarsi alla vasca.