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1) Dizion. 5° Ed. .
IGNUDARE.
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IGNUDARE.
Definiz: Att. Rendere ignudo, Spogliare d'ogni vestimento, Nudare; e riferiscesi così a persona, come al corpo o ad alcuna sua parte. –
Esempio: Salvin. Senof. 19: Cinguettò un poco perchè Abrocome udisse, e le parti della persona ignudò, quelle che si potevano, perchè Abrocome vedesse.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Salvin. Nicandr. 209: Tu ignuda ancora le novelle sfoglie, Velame della grossa nodritiva Noce castagna di spinoso riccio, Ove l'ultima polpa, ec.
Definiz: § II. Pur figuratam., riferito a terra, per Lasciarla spoglia di piante e di frutti. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 292: Utile spesse volte si truova, seminarli insieme diversi semi, acciocchè 'l tempo, ad alcuno de' semi contrario, al tutto non ignudi la terra.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 29: Dà volta [il mare] e ritrae le acque in se stesso, e le risorbe: con che i liti e le spiaggie prima coperte, ignuda, e lasciale aride, erme, diserte.
Definiz: § III. Neutr. pass. ignudarsi Spogliarsi d'ogni vestimento così da rimanere ignudo: ed usasi anche col compimento indicante le vesti che uno si toglie. –
Esempio: Salvin. Odiss. 125: Mi vergogno d'ignudarmi, essendo Tra belle figlie di ben lunghe trecce.
Esempio: E Salvin. Odiss. 454: De i cenci s'ignudò il saggio Ulisse. E saltò sopra la gran soglia, avendo Arco e faretra piena di saette.