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1) Dizion. 5° Ed. .
MISCUGLIO e MESCUGLIO
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Dizion. 5 ° Ed.
MISCUGLIO e MESCUGLIO.
Definiz: Sost. masc. Lo stesso che Mescolanza. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 33: Pura è detta quella cosa, che non ha in sè mescuglio.
Esempio: Giambull. P. F. Lez. 97: Le virtù celesti discendono di lassù tutte buone: ma mutansi dipoi nel mescuglio di queste cose contrarie.
Esempio: Gell. Ragion. 11: Questo nostro parlare, il quale quando egli è favellato puro e senza mescuglio di forestiero, nella nostra pronunzia propria ti pare sì bello.
Esempio: Cellin. Pros. 224: E' quali antichi ancora ne aggiunsono un altro [ordine], il quale si domandò composito, cioè fatto un mescuglio o vero una composizione virtuosamente dell'ordine Dorico, Ionico, e Corintio.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 4, 188: Plauto stesso conobbe e confessò il suo peccato facendo miscuglio di cose tra loro incommiscibili.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 106: I miscugli di terre diverse si sono operati con grandissima facilità e ad ogni passo, in conseguenza del lavoro della natura e dell'opera dell'uomo, in grazia delle acque ec.
Definiz: § I. E per Unione di cose mescolate con un certo fine: Composto, Miscela, e simili. –
Esempio: Manett. A. Op. stor. 133: La diligenza che metteva (il Brunellesco) nella calcina era maravigliosa: e andava alle fornaci in persona, rispetto alle pietre d'esse e rispetto al cuocere, che pareva d'ogni cosa maestro; e cosi e' mescugli delle rene con la calcina, e di quello che bisognava.
Esempio: Corsin. B. Torracch. 9, 21: Il primo sangue in gran coppa d'argento Fu raccolto dal Conte, il qual di sua propria man v'immerse drento E sale e vino e orzo e farro e fava; Sacro miscuglio, onde i devoti cori De' santi Dei si muovano a favori.
Esempio: Red. Lett. 1, 20: La farina dalenosa è un mescuglio di cumino polverizzato, di fiengreco, di mandorle,... di orzo, di linseme e di erba lupa.
Esempio: E Red. Cons. 2, 39: Osservo che la natura gode della semplicità delle cose, e trovo por esperienza che questa stessa semplicità delle cose nella medicina è molto più profittevole di quei tanti miscugli, guazzabugli, intingoli e triache, che noi altri medici tutto giorno ordiniamo.
Esempio: Targ. Alimurg. 177: Quando si mescola [la terra] con differenti materie, come creta, calcina..., ne risultano de' buoni effetti, il primo de' quali è di bonificare la terra con questo mescuglio.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 253: Non essendo stato bastante riparo l'aver ordinato.... che i fiorini si battessero sempre d'oro fino, cioè senza mescuglio di lega, ec.
Definiz: § II. E nel linguaggio dei Fisici e dei Chimici, vale Unione in qualsivoglia proporzione di due o più corpi di natura differente, nella quale ciascuno conserva le sue proprietà; ed usasi spesso in contrapposto di Combinazione chimica. –
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 1, 64: Un miscuglio di un quinto d'ossigeno e quattro quinti d'azoto costituisce presso a poco l'aria atmosferica.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 1, 83: Non è un miscuglio (l'acqua) di queste due sostanze (idrogeno e ossigeno), come è un miscuglio quello dell'azoto e dell'ossigeno, che formano l'aria atmosferica; ma è una loro vera combinazione chimica.
Definiz: § III. E per Materia di specie o natura diversa da quella di un dato corpo, insinuatasi naturalmente in esso. –
Esempio: Targ. Prodr. Tosc. 56: Le acque cadute dal cielo sulla superficie dei monti, s'insinuano verso le viscere di essi per mezzo delle commettiture dei filoni e dei massi, ed oltre ai mescugli minutissimi, che avevano anche sotto la forma di piogge e nevi, radono, in passando, ed incorporano in maggiore o minore quantità, certe minutissime particelle di terre, pietre e minerali.
Esempio: E Targ. Prodr. Tosc. appr.: Quelle (acque) che ai nostri sensi appariscono poco o punto mescolate di sostanze eterogenee, si chiamano comunemente acque dolci...; quelle poi che facilmente mostrano i loro mescugli si chiamano acque minerali o termali o medicate.
Definiz: § IV. E per Ammasso confuso, Unione casuale, Accozzo, di più cose o persone. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 434: Io rimango stupito che si tema così poco quel mescuglio di gioventù d'ogni sesso nel ballo.
Esempio: Red. Lett. 3, 35: Sarai condannato.... a scegliere ed a far tanti monti quanti ci son semi differenziati in tutto quel mescuglio di grano, d'orzo, di segale ec. (qui in locuz. figur.).
Esempio: Corsin. B. Torracch. 12, 14: Di morti, di feriti e d'atterrati Ivi scorgeasi un orrido miscuglio.
Definiz: § V. E per Unione di cose, materiali o morali, e anche di persone, diverse e non ben convenienti fra loro, spesso con un certo senso di scherzo o di disprezzo; Accozzaglia, Guazzabuglio, e simili. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 142: Io t'ho lasciato in drieto un gran capitolo Di mille altri peccati in guazzabuglio, Che s'io volessi leggerti ogni titolo. E' ti parrebbe troppo gran miscuglio.
Esempio: Machiav. Rim. 410: Era un miscuglio fra conigli e becchi.
Esempio: Giambull. P. F. Orig. Ling. fior. 152: Credo che.... non dovesse piacere un tale mescuglio.
Esempio: E Giambull. Stor. Europ. 20: Non abbiamo a combattere co' Fabj, con gli Scipioni:... ma con il moderno mescuglio d'una turba vile ed infame.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 16: Alcuni non si ricordando, e forse non sapendo distinguere ne' tempi il prima e '] poi, confondono in un mescuglio ogni cosa.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 228: O stravagante, o sciocco, o vil mescuglio! Chi vien della città, chi del contado, E si fa d'ogni cosa un guazzabuglio.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 386: Ella era (un certo libro) una ferrana, un mescuglio di novelle senza niun ordine.
Esempio: Giust. Vers. 149: Sorrisi fatui, Moti veloci, Bleso miscuglio D'estranee voci.
Esempio: Giobert. Teor. Sovrann. 2, 301: Una lucubrazione superficiale e un miscuglio indigesto di cose francesi, inglesi, tedesche, spagnuole, e, se piace a Dio, anco indiane e cinesi.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 258: Chi forma poi la massa, e quasi il materiale del tumulto, è un miscuglio accidentale d'uomini, che ec.