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1) Dizion. 5° Ed. .
IRRUZIONE.
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Dizion. 5 ° Ed.
IRRUZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto dell'irrompere; e dicesi particolarmente dei popoli barbari, che in gran numero e violentemente invasero l'Italia e altri paesi.
Dal lat. irruptio. –
Esempio: Maff. Anfit. 60: Poichè tale annichilamento non è seguito in Verona, che per la sua situazione fu sopra ogn'altra città di continuo esposta alle irruzioni, alle guerre, alle vicende, agli eccidj, molto meno ec.
Esempio: E Maff. Anfit. 322: Dalla qual costumanza (di servirsi de' materiali degli edifizj antichi) venne il fatale eccidio delle antichità, assai più che dalle barbare irruzioni o dal tempo.
Esempio: Lam. Ant. tosc. 1, 107: Con generale irruzione i barbari aveano inondato l'Italia, le Gallie, la Spagna e l'Affrica.
Esempio: Capp. Longob. 68: Nel secolo precedente quattro irruzioni di barbari avevano disertato la vecchia Italia, ma non distrutto l'Impero.
Definiz: § I. E per estensione, detto di moltitudine di persone che invada un luogo. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 92: Appena viene il tempo di queste raccolte, che immediatamente un'irruzione di cercatori.... invade tutta la campagna.
Definiz: § II. Fare irruzione in un luogo, vale Irrompere in esso, Entrarvi violentemente. –
Esempio: Lam. Ant. tosc. 1, 288: Si contentò di bandire il Vescovo, e non fece irruzione nessuna in Fiesole e nel palazzo e corte del Vescovo.