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CIMA
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CIMA.
Definiz: Sommità. Lat. vertex, apex.
Esempio: Boc. g. 4. p. 1. Che lo 'mpetuoso vento, e ardente della 'nvidia non dovesse percuotere, se non l'alte torri, o le più levate cime degli alberi.
Esempio: Dan. Inf. 9. Ver l'alta torre alla cima rovente.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 27. Quando un'altra, che dietro a lei venia, Ne fece volger gli occhi alla sua cima.
Esempio: Cr. 9. 63. 3. Gli si dieno le tenere vettucce degli arbori, e bronchi morbidi, e le cime dell'erbe verdi.
Esempio: Lib. Cur. Malatt. Togli un manipolo di cime di santoreggia.
Esempio: Ricett. Fior. Debbonsi pigliare le cime, colle foglie, e co' fiori, che sono in esse.
Definiz: §. Cima, figurat.
Esempio: M. V. 1. 65. Montato nella cima della superbia.
Esempio: Petr. Son. 50. Ch'a passo a passo è poi fatto Signore Della mia vita, e posto in sulla cima.
Esempio: Dan. Purg. 19. Intra Siestri, e Chiaveri s'adíma Una fiumana bella, e del suo nome Lo titol del mio sangue fa sua cima [cioè principio, origine]
Definiz: §. Cima: significa anche Eccellenza; presa la metaf. dall'eminenza della cima: Cima di grano, cima d'huomo, e così di mano in mano.
Esempio: Dan. Purg. 6. Che cima di giudicio non s'avvalla.
Esempio: Franc. Barb. 208. Ch'i rei Non hanno, ec. Di vendetta cima.
Esempio: Tac. Dav. An. 15. 217. Acráto Liberto cima de' ribáldi.
Esempio: E Tac. Dav. An. 4. 83. Le cose sue faceva Cesare ministrare a cima d'huomini.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 20. Egli è fior dell'ardir se tu sei cima.
Esempio: E Ber. Orl. 1. 16. E col caval d'ogni altro pregio, e cima.
Definiz: §. Diciamo Andar su per le cime degli alberi: Del voler troppo sofisticare, e aver troppi punti.