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OFFICINA.
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OFFICINA.
Definiz: Sost. femm. Luogo, o Bottega, dove si lavora di arti o industrie meccaniche.
Dal lat. officina. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 134: Lo levàr quindi, e lo mostrar per tutto Dinanzi a templi, ad officine e a case.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 86: Non si vive da noi nel secolo senza il mercato, senza il macello, senza i bagni, senza botteghe, senza officine, senza alberghi e mercati.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 1, 94: Nelle officine medesime della orificeria si preparò la culla alla calcografia.
Esempio: Leopard. Poes. 98: Le notti e i giorni Tragge in ozio il nocchiero; ozio il perenne Sudar nelle officine, ozio le vegghie Son de' guerrieri e il perigliar nell'armi.
Esempio: Zanell. Poes. 1, 9: Prole negletta, faticosi alunni Delle nere officine, a cui la pialla E l'incude sonante è brando e trono.
Esempio: Guast. Rapp. El. 81: Il Saltini vorrebbe che delle officine (del Pontevecchio) su cui passa il corridore si ricercasse tutta l'ossatura.... Del resto concede che le botteghe si levino ec.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 39: Gli elmi, gli arnesi, le corazze e scudi, Che poco dianzi fur messi da parte, E di lor fatte ampie officine ai studj Dell'ingegnose aragne era gran parte, ec.
Definiz: § II. In locuz. figur. ‒
Esempio: Filic. Poes. tosc. 538: Sappia che al figlio, entro le oscure Officine del Tempo, il Ciel lavora Per le man di Cristina alte avventure.
Esempio: E Filic. Poes. tosc. 542: Quel suol ch'ora premete, E l'aere che bevete, Sono aperte officine, ove in più modi Mille l'uom contro l'uom fabbrica frodi.
Esempio: Leopard. Poes. 170: Quando fanciullo io venni A pormi con le Muse in disciplina, L'una di quelle.... La mi condusse intorno A veder l'officina. Mostrommi a parte a parte Gli strumenti dell'arte, ec.
Esempio: Giobert. Bell. 130: L'officina in cui i fantasmi si lavorano e la scena in cui riseggono e operano, sono fabbricate dalla fantasia stessa.
Definiz: § III. Vale pure Luogo dove si compiano lavori meccanici per conto dello Stato, e più specialmente per la fabbricazione delle monete; ed anche Le persone che vi attendono. ‒
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 311: Il nome di moneta fu dato a' danari, perchè l'officine e la zecca erano in Campidoglio dentro o vicino al tempio di Giunone Moneta, così detta, come si ha da Suida, perchè ec.
Esempio: E Buonarr. F. Medagl. ant. 326: Crederei piuttosto, che queste (monete) fossero un segno dell'officine monetarie di Roma.
Esempio: Ner. P. Prezz. Monet. 72: Quel che pare un assurdo nelle misure della lunghezza e della gravità, si fa per altro per quasi universale abuso dalle officine monetarie nelle misure del valore.
Definiz: § IV. Comunemente oggi si prende per Edifizio destinato a lavori che servano all'esercizio di un'industria, eseguiti con apposite macchine e da numerosi operaj; ed anche per L'azienda industriale medesima. ‒
Esempio: Leopard. Poes. 154: A quelli (ai bisogni del secolo), ognor crescendo, Provveggono i mercanti e le officine Già largamente.
Definiz: § V. E per Laboratorio, o Bottega, ad uso di farmacia o di profumeria: che anche si disse Fonderia. ‒
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 2, 6: Viemmi sentito un conserto d'odori Spirar preziosissimo: mi volto Là, 'v'ei si muove: e veggo un'officina Ampia, piena di vasi e stipi, e 'nvoglie. Io là mi traggo, e mi ritrovo entrato In una lucidissima bottega D'un profumier.
Definiz: § VI. Figuratam. ‒
Esempio: Rucell. Or. Dial. 2, 12, 188: Nè gli spiriti vitali in esso [cuore] sono del tutto nudi e spogliati d'altra materia, anzi tramescolati sono di sangue in gran copia, e con altre materie necessarie all'officina del cuore.
Esempio: Segner. Incred. 40: Parlate a gli anatomisti, ed essi.... vi diranno quanti liquori tuttavia vi abbisognino (alla nutrizione), stemperati con mirabil arte nelle officine del fegato e del pancreas.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 275: Rimedj.... quando pur sieno portati col veicolo del sangue alle officine urinarie.
Definiz: § VII. E per Luogo dove si medica; Medicheria. ‒
Esempio: Cocch. Op. 1, 429: I servi per lo più sono medicati dai ministri dei medici, i quali corrono da un ammalato all'altro, o gli aspettano nelle loro officine.
Definiz: § VIII. Si usò per Ciascuna di quelle stanze, specialmente dei monasteri, destinate a prepararvi alimenti, a conservar provvisioni, o che servivano ad usi domestici comuni. ‒
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 99: Verrò a voi e dirovvi in che loco dobbiate fare la chiesa e lo dormitorio, ed in che loco la forestieria, e dove tutte le altre officine.
Esempio: E Cavalc. Pungil. 250: Apparendogli (a San Domenico) il demonio in forma visibile una notte, sì lo menò per tutte l'officine della casa, ed in tutte trovò che guadagnava; cioè nel refettorio,... nel dormentorio, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 6, 35: Nel detto secondo chiostro era un refettorio lungo braccia sessanta e largo diciotto, con tutte quelle accommodate stanze e, come dicono i frati, officine che a un sì fatto convento si richiedevano.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 13, 107: Dirimpetto all'atrio è il refettorio,... con le sue officine intorno comodissime.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Confess. 2, 207: Finita la casa di Dio, passò a quella degli uomini, con tal distinzione e tanta capacità, che il primo chiostro era per uso de' monaci con tutte le officine requisite e con un appartamento ec.
Esempio: Bottar. Dial. 175: Quantunque anche la seconda parte che riguarda lo spartir bene gli appartamenti e le scale e l'officine e i cortili e gli altri membri d'un palazzo e di qualsisia altro edifizio, lo farà bene, e meglio di molti altri, un bravo disegnatore ec.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 403: Non stettero però molto i religiosi a muovere una fabbrica a tre piani.... Il pianterreno fu assegnato alle officine e agli usi comuni: riservarono il piano di mezzo ai forestieri; e nel superiore.... collocarono i vecchi e gl'infermi frati.