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EQUABILE.
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EQUABILE.
Definiz: Add. Che non varia nel proprio tenore, procedimento, e simili.
Dal lat. aequabilis. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 377: Con equabile tenore di vita innocente e studiosa, sempre egli in essa esercitandosi, si perfezionò.
Esempio: Mei C. Metod. Cur. trad. 57: La sanità, l'ilarità e l'attività (siccome sono affezioni corporee) consistono nella effettuazione agevole, equabile e regolare di quelle che diconsi comunemente le funzioni animali.
Definiz: § I. Più spesso usasi nel linguaggio della Meccanica, detto di moto o di celerità, e vale Che in tempi eguali percorre spazj eguali; Uniforme. –
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 112: Indi, ripigliato il salire, venne su lento lento [il corpo della palla] e con moto, a quel che ne pareva, equabile, per dieci gradi.
Esempio: Viv. Vit. Galil. 359: M'aveva ancora spiegato una certa sua considerazione o dimostrazione sopra la quinta e settima definizione del quinto libro d'Euclide, dettandola a me dopo il dialogo, per inserirla in detto suo libro appresso la prima proposizione del moto equabile, quando si fosse ristampato.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 149: Poi a poco a poco si vedea ricominciare a salire, ma con un moto tardissimo, e apparentemente equabile.
Esempio: Manfred. Inst. astron. 34: Con ciò intenderassi quel che sia moto vero d'un oggetto nella Sfera immobile, quello che si richiegga per essere o non essere equabile.
Esempio: Grand. Instit. mecc. 1: Moto equabile dicesi quello in cui si mantiene sempre la stessa velocità, sicchè in qualunque egual parte di tempo, si passi una parte eguale di spazio.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 497: Sebbene succede, che un mobile cammini per una linea o retta o curva con una variabile velocità; non ostante ciò, pigliando nello spazio, che si trascorre, una porzione minore di qualunque data, che dal Geometra si assume infinitamente picciola, e dal Fisico siccome un minimo di naturale estensione, abbiamo a presupporre, che nell'impercettibile viaggio il corpo progredisca con una celerità equabile.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 269: Potrebbe anche accadere che niuno dei due estremi si verificasse, e le cose procedessero per una via mezzana tra l'uno e l'altro, che è quanto dire per un sentiero misto di vicende repentine e di equabili andamenti.
Definiz: § III. Detto di superficie, linea, e simili, vale Che non ha alcuna disuguaglianza, alcuna irregolarità; Uniforme. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 168: Nè sia chi mi opponga, dicendo che questa tale irradiazione dee essere intorno intorno a tutta la parte illuminata di essa luna, e che perciò sendo essa potente a rimuovere le scabrosità ed asprezze.... nella esteriore circonferenza, doveria far l'istesso anco nella interiore, cioè nel confine dell'illuminazione, rimovendo ogni apparente inegualità e dentatura, sicchè il detto confine si scorgesse regolare ed equabile.
Esempio: Marchett. Lucrez. 182: Posto a giacer d'una gelata selce Su l'equabile cima.
Definiz: § IV. Figuratam., detto di stile, vale Che è sempre eguale, Che non ha notevoli differenze di colorito, ma si mantiene sempre lo stesso. –
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 141: Era corrente, facile, equabile, e temperato il suo stile.
Esempio: E Salvin. Pros. tosc. 174: Lo stile ampio e diffuso, copioso ed equabile.
Definiz: § V. E pur figuratam., si disse anche per Giusto. –
Esempio: Car. Trad. gr. 11: Il Signor Iddio con equabil legge.... volle che alcuni fossero pasciuti e comandati,... e che alcuni altri, come pastori e maestri, fossero proposti all'indirizzo della Chiesa.
Definiz: § VI. Trovasi anche per Che si può agguagliare, assomigliare. –
Esempio: Dant. Conv. 224: Le connaturali [passioni], il principio delle quali è per natura del passionato, tutto che molto per buona consuetudine si facciano lievi, del tutto non se ne vanno, quanto al primo movimento; ma vannosene bene del tutto, quanto a durazione, perocchè la consuetudine è equabile alla natura, nella quale è il principio di quelle.