Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AGGIO.
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AGGIO.
Definiz: Sost. masc. Quel vantaggio che si dà o si riceve per aggiustamento della valuta d'una moneta a quella d'un'altra, ovvero per barattare la moneta peggiore nella migliore.
Definiz: Forse non è che la voce agio, in senso di Comodità, rinforzata col raddoppiamento della lettera g, a fine di meglio determinarne il nuovo significato. −
Esempio: Rep. Fior. Diec. Bal. 2, 59: Se li facessimo dare [i danari] in Vinegia o in Bologna, messer Otto abbia a pagare i cambj e gli aggj a sue spese.
Esempio: Varch. Stor. fior. 3, 26: Erangli allora pagati di contanti detti fiorini novecencinquantadue, o poca cosa meno, per lo aggio de' fiorini d'oro.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 1 Introd.: E' danari contando So valermi dell'aggio.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 5, 2, 21: Dall'altezza ovvero bassezza dell'aggio dell'oro dipende la regola del cambio ordinario che si fa per giro di negozio.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 130: I fiorini adunque che si battevano nella nostra Zecca erano tanto accreditati sopra degli altri, fatti a loro imitazione in diversi paesi, che andavano ogni giorno più alzando di pregio e d'aggio.
Definiz: § I. E figuratam. −
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 314: A contanti pagherebbe [la mula] Trenta coppie di calci;.... Darebbeli con l'aggio e madornali.
Definiz: § II. In alcune contrattazioni Aggio dicesi un piccolo vantaggio che il venditore accorda al compratore.