Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CORNEA.
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CORNEA.
Definiz: Sost. femm. Membrana dell'occhio convessa e trasparente, per la quale penetrano i raggi luminosi e si scorge il colore del fondo dell'occhio. –
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. Z. 3: I predetti mali alcuna volta si fanno ne la congiuntiva, alcuna volta ne la cornea, alcuna volta ne l'uvea.
Esempio: Benciv. Mes. 150: Vada il foro tra la tonica con ogni agevolezza per fino che si pervenga al voto, che è dinanzi alla pupilla, e poi comincia a porre giù l'acqua, e nascondila sotto la cornea.
Esempio: Segner. Incred. 103: Ma perchè un aggregato di particelle sì molli non potea mantener lungamente la sua figura senza contrarre qualche piccola ruga che impedirebbe totalmente la vista, ecco la provvidenza della natura accorsa a vestire ciascun umore con le sue pellicelle dilicatissime, divisate con sì bell'arte che le trasparenti, come la cornea, cingano l'occhio per ogni parte; e le opache, o gli dipingano il fondo nero, come fa la retina; o si apran dinanzi all'umor cristallino in una piccola finestrella, come fa l'uvea.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 327: Se quella parte dell'uvea tunica, che colorata sotto la trasparente cornea alla nostra veduta si presenta, avrà nel suo nero mischiato qualche poco di dorè o di capellino o di turchino fondo, che faccia a chi non ben ben lo riguarda quasi mostra di morato, ma d'un morato dolce e piacevole, io crederò che l'occhio ne verrà sempre più vago e leggiadro.