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1) Dizion. 4° Ed. .
NEUNO, e NIUNO.
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NEUNO, e NIUNO.
Definiz: Lo stesso interamente, che Nessuno, e Nissuno; e delle loro qualità, e significanze vedi quivi. Lat. nemo. Gr. οὐδείς.
Esempio: Bocc. nov. 21. 7. Il luogo è assai lontano di quì, e niuno mi vi conosce.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 37. Niuna gloria è ad un'aquila aver vinta una colomba.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 11. Egli non ve n'è niuno sì cattivo, che non vi paresse uno 'mperadore.
Esempio: E Bocc. concl. 9. Niun campo fu mai sì ben cultivato, che in esso o ortica, o triboli, o alcun pruno non si trovasse mescolato fra l'erbe migliori.
Esempio: E Bocc. lett. Pin. Ross. 287. Niuno è sì discreto, e perspicace, che conoscer possa gli secreti consigli della fortuna.
Esempio: Fiamm. 5. 84. Niuna ebbe mai gli Dii sì favorevoli, che nel futuro gli potesse obbligare.
Esempio: Nov. ant. 7. 4. Messere non donai a chi non m'insegnóe, nè a neuno donai.
Esempio: E N. ant. nov. 21. 2. Udendo questo disse: come può essere? Trovossi in Melano niuno, che contraddicesse alla podestade?
Esempio: Pass. 110. Se n'andò ad un orafo suo cognoscente, e disse, che volea dare guadagno piuttosto a lui, che a niuno altro.
Esempio: Vit. SS. Pad. 1. 149. Avea somma cura, e diligenzia, che nullo suo monaco s'andasse a comunicare con neuna macula di peccato.
Esempio: Gr. S. Gir. 3. Colui ama lo suo prossimo, come se, che non l'ama per neuno bene, ch'elli mai gli abbia fatto.
Esempio: E Grad. S. Girol. appresso: In cotal maniera l'allumina l'amore del santo Ispirito, che neuna temporale tentazione non li può mal fare.
Esempio: Cas. lett. 21. Prego V. Sig. Illustriss. che si persuada due cose, l'una, che niuno desidera più di me di servirla; l'altra, che niuno conosce più di me la natura delle persone