Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LURCO.
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LURCO.
Definiz: Sost. masc. Ghiottone, Divoratore, Immoderato mangiatore e bevitore.
Dal lat. lurco. –
Esempio: Dant. Inf. 17: E come là tra li Tedeschi turchi Lo bevero s'assetta a far sua guerra; Così ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 317: Lurco viene a dire divoratore immondo e non netto.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 478: Là tra i Tedeschi lurchi.... Dal lat. lurcones, che nell'affollarsi a mangiare s'imbrattano.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 298: Eppoi perchè? perchè il Tedesco lurco Gridi vittoria? mi ci farei turco!
Esempio: Niccol. Arnal. 2, 3: Avranno a fronte Il possente Normando, a tergo insorge La vendetta lombarda; e questi lurchi, Di calore e di polve impazïenti, Se osan qui rimaner, struggersi io veggo Negli squallidi campi, in questo cielo Tacito, ardente.
Definiz: § E in forma d'Add., per Ghiotto, ed altresì Lordo, Sporco; per lo più figuratam. –
Esempio: Fag. Rim. 6, 173: Serbar candido il cuor, non sozzo e lurco, Non serve?
Esempio: E Fag. Rim. 6, 212: Di liete stragi è sol mio genio lurco. Talor saetto un cervo, o scanno un irco; ec.