Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RILEGARE
Apri Voce completa

pag.169


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
RILEGARE.
Definiz: Di nuovo legare. Lat. religare. Gr. ἀναδεῖν.
Esempio: Amet. 50. Andava per lo bello giardino aprendo le vie all'acque, ricercando i troppi lunghi rami, e rilegando gli sciolti.
Esempio: Annot. Vang. E quello, che era sciolto, rilegherò.
Esempio: Dant. Inf. 25. E un'altra alle braccia, e rilegollo, Ribadendo se stessa.
Esempio: Sagg. nat. esp. 20. Senza avere ogni volta a sciorre, e rilegar su ad alto i capi del filo.
Esempio: Dav. oraz. gen. delib. 148. Bisogna ec. con pilastroni, e barbacani, e catene rincalzate, ringrossare, e rilegare questa muraglia (quì per similit.)
Definiz: §. I. Rilegare, per Proibire, Vietare, Impedire. Lat. prohibere. Gr. κωλύειν.
Esempio: Mor. S. Greg. Alcune cose gli concede di tentare, in alcune lo rilega.
Definiz: §. II. Per Confinare, Mandare in esilio in luogo particolare, Relegare. Lat. relegare. Gr. ἐξοστρακίζειν.
Esempio: Com. Par. 3. Però in questo luogo, per un cotale modo di non piena beatitudine, sono rilegate.
Esempio: Dant. Purg. 21. Che mi rilega nell'eterno esilio.