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Dizion. 5° Ed. .
ESALATOIO.
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ESALATOIO. Definiz: | Sost. masc. Qualunque apertura fatta in certe opere murarie, recipienti e simili, ovvero Canale o altro, per cui esalino vapori, fumo, fiamma ec.; oggi comunemente Sfiatatoio. ‒ | Esempio: | Martin. F. Tratt. Archit. 167: In prima è da fare un esalatoio dove l'aere putrefatto e' corpuscoli fetenti abbiano esito, il quale per tuboli debba pervenire alla sommità della casa, acciocchè ec. | Esempio: | Biring. Pirotecn. 90: Non v'è modo.... di far passare le lingue de le fiamme per esser luochi serrati e senza esalatoj. | Esempio: | E Biring. Pirotecn. 101 t.: Ancora è chi fa un solo esalatoio delle fiamme, chi due, e chi tre. | Esempio: | Lorin. Fortif. 85: Alla quale strada (alla contramina) si doverà fare spessi esalatoj, con la commodità del potere andarvi da ogni parte per le piazze basse de' fianchi, overo per la semplice sortita. |
Definiz: | § E per Quell'apertura che serve a dar l'uscita all'acqua raccolta in canali, vasche, e simili, affinchè sia ad un certo livello; comunemente Rifiuto. ‒ | Esempio: | Vinc. Nat. Pes. acq. 1, 72: Sempre i canali debbono avere i loro esalatoj, acciocchè le soperchie piene non abbiano a impedire e rovinare l'argine. |
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