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Dizion. 4° Ed. .
PENSIERE, e PENSIERO
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PENSIERE, e PENSIERO.
Definiz: | Pensamento, Il pensare; ed anche Quella lieta, o trista affezione d'animo, che nasce dal pensare. Lat.
cogitatio, meditatio, cura. Gr. μελέτη. |
Esempio: | Dant. Conv. 88. Il pensiero è propio atto della ragione, perchè le bestie non
pensano, che non l'hanno. |
Esempio: | E Dan. Purg. 5. Che sempre l'uomo, in cui pensier rampolla
Sovra pensier, da se dilunga 'l segno. |
Esempio: | E Dan. Par. 10. È il lume d'uno spirto, che 'n pensieri Gravi
a morire gli parve esser tardo. |
Esempio: | E Dan. Par. 28. Come in ispecchio fiamma di doppiero Vede
colui, che sen'alluma dietro, Prima che l'abbia in vista, od in pensiero. |
Esempio: | Bocc. pr. 6. Volendo, e non volendo, in una medesima ora seco rivolgono diversi
pensieri. |
Esempio: | E Bocc. num. 7. De' quali modi ciascuno ha forza di trarre o
in tutto, o in parte l'animo a se, e dal noioso pensiero rimuoverlo. |
Esempio: | E Bocc. introd. 50. Nel quale ogni pensiere stea di doverci a
lietamente viver disporre (cioè: cura, e diligenzia) |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 56. Da mille noiosi pensieri angosciata, e
stimolata, e trafitta ec. cominciò a guardare se vicin di se vedesse, o udisse alcuna persona. |
Esempio: | Petr. canz. 18. 6. La quale ogni altra salma Di noiosi pensier disgombra
allora. |
Esempio: | E Petr. st. 7. L'amoroso pensiero, Ch'alberga dentro, in voi
mi si discuopre. |
Esempio: | E Petr. cap. 5. Pensier canuti in giovenile etate.
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Esempio: | Pass. 148. E succedendo l'un pensiero all'altro, e destandosi la innata
concupiscenza della carne, forti tentazioni mosse al cuore. |
Esempio: | Cavalc. Med. cuor. Perocchè pensiero, a modo di danaio, può esser falso, cioè
reo, ma colorito di bene. |
Esempio: | Fr. Iac. T. 2. 7. 10. Guardati dal mal pensiere, Che fa il cuor da Dio
partire. |
Esempio: | E Fr. Iac. T. 4. 33. 3. Fuggi cotal pensiere, Mai non me ne
parlare. |
Esempio: | Sagg. nat. esp. 23. E noto parimente è l'alto, e maraviglioso pensiero, che egli
formò di essa, quand'ei ne prese a specular la ragione. |
Definiz: | §. I. Andare sopra pensiero, Essere sopra pensiero,
Stare, o simili sopra pensiero; vagliono Aver pensieri così premurosi, che anche dall'aspetto del corpo
se ne conosca la perturbazione dell'animo. |
Esempio: | Pecor. g. 1. nov. 1. In mentre che egli andava sopra questo pensiero, una gaza si
leva. |
Esempio: | E Pecor. 4. 1. Stando Giannetto sera, e mattina sopra questi
pensieri, e' non si poteva rallegrare. |
Esempio: | Bocc. nov. 26. 13. Sopra cotal pensiero ec. quasi tutta la notte
dimorò. |
Esempio: | Fir. disc. an. 143. E' parve, che la reina, subito ch'ella lo vide, entrasse così
mezzo sopra pensiero. |
Definiz: | §. II. Mettere in pensiero, o Porre in pensiero, vale Dar da pensare, Far
pensare. Lat. in animum alicuius inducere. Gr. ἐμβάλλεσθαι
εἰς νοῦν τινος. |
Esempio: | Dant. Par. 7. Come giusta vendetta giustamente Fosse punita, t'ha in pensier
messo. |
Esempio: | Dav. Scism. 60. Mise il Duca di Cleves in gran sinistro, e terrore, e Arrigo in
pensiero di rappattumarsi con Carlo. |
Esempio: | Bemb. lett. 1. E peravventura, ch'io vi porrò in pensiero con queste mie
ciance. |
Definiz: | §. III. Niun pensiero non pagò mai debito, o simili; proverb. che vale, che Per affliggersi non si
ripara al male. |
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