Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FATAGIONE e talora anche FATAZIONE.
Apri Voce completa

pag.640


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
FATAGIONE e talora anche FATAZIONE.
Definiz: Sost. femm. Propriamente L'atto e L'effetto del fatare, Fatatura; ma prendesi nel particolar significato di Operazione magica mediante la quale altri è fatato, cioè assicurato per incantesimo da pericolo od offesa, e specialmente reso invulnerabile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 67: Si pone in capo una barbuta nova, Senza mirar s'ha debil tempra o dura. Sia qual si vuol, poco gli nuoce o giova: Sì nella fatagion si rassicura.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 114: Ad amendui le fatagion fur scampo, Che non potero entrarvi i ferri crudi.
Esempio: Cecch. Esalt. 2, 1: Contr'a tanti vi bisognava avere La fatagion d'Acchille.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 2, 37: Gli arebbe dato la morte, se la fatagione allotta non gli era scudo.
Esempio: Buonarr. Cical. III, 1, 9: E così molti di belle fatagioni ebbero da esse (dalle fate).
Esempio: Not. Malm. 2, 653: Deride solennemente le fatazioni, che si raccontano, o nelle favole degli antichi, o nelle novelle de' moderni,... portando quivi una fatazione ridicolosa ec.