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1) Dizion. 5° Ed. .
BRUTTEZZA
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BRUTTEZZA.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Brutto. L'esser brutto, Qualità di brutto. –
Esempio: Petr. Vit. volg. 7 t.: Conciò sia che gli fussi venuto a noia l'antichità degli edificj vecchi e la bruttezza delle vie torte.
Esempio: Castigl. Corteg. 287: Dir si può che la bellezza sia la faccia piacevole, allegra, grata e desiderabile del bene; e la bruttezza la faccia oscura, molesta, dispiacevole e trista del male.
Esempio: Cas. Pros. 2, 73: Un dotto e scienziato uomo vuole essere la bellezza Uno quanto si può il più, e la bruttezza per lo contrario è Molti.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 316: Questa bruttezza si considera nel corpo, nell'animo, nelle cose estrinseche.
Esempio: Fag. Rim. 4, 207: Che senza grazia il bello ancora è inetto, Con questa ancora la bruttezza piace.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Machiav. Stor. 1, 167: Quelle cose dipoi che eglino hanno o con inganno o con violenze usurpate, per celare la bruttezza dell'acquisto, quello sotto falso titolo di guadagno adonestano.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 22: Al papa dispiacque tanto la bruttezza e la crudeltà del caso, che egli dette ancor egli similmente prigione Gian cantore.
Definiz: § II. E pur figuratam. per Azione o Cosa turpe, disonorevole. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 118: Com'è largo quegli, Che par che s'accapigli Per una poca cosa Dove onor grande posa, E in un'altra bruttezza Farà sì gran larghezza ec.
Esempio: Cic. Ufic. 29: Ma quando il tempo e la necessità la domanda, si debba combattere ed anteporre la morte alla servitù e bruttezza.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 212: Mentre frattanto attendete a ridere, a sollazzarvi, a scherzare, e aggiugnete ogni dì bruttezze a bruttezze senza risparmio ec.