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MATRICALE
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MATRICALE.
Definiz: Sost. masc. Pianta perenne, di fusto eretto e ramoso, foglie molto divise, piane e liscie, fiori bianchi e gialli, aromatica e amara; di uso medicinale, specialmente pei dolori della matrice. È anche detta Amarella o Amareggiola; ed è la Matricaria parthenium dei Botanici. –
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 161: Matricale si è caldo e secco, e di sua natura conforta lo stomaco, e dona appetito di mangiare.
Esempio: E Benciv. Cur. malatt. volg.: Fa' un pessario con foglie di artemisia e di matricale.
Esempio: Libr. Segr. Cos. Donn.: Quale si è quell'erba ch'è in Firenze chiamata amarella, ovvero matricale.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 632: Il mellifero timo, il sacro isopo, L'amaro matrical, ch'al tristo assenzo Benchè la palma dia, più viene appresso.
Esempio: Grazz. Rim. 66: Misero me, che i rugiadosi gigli Sparagi, ortica, pugnatopi e roveri Mi sembrano al toccare, all'odor poi Assenzio, matrical, cigheri e ruta.
Esempio: Soder. Op. 2, 207: Il matricale ha l'odor della camomilla. Nasce per ogni luogo, e fa attorno alle siepi. Si semina di marzo, e le sue foglie si posson mettere fra 'l mescuglio delle insalate amare, quando da prima sono tenere e fresche.
Esempio: Vai Rim. 12: Altro ci vuol ch'assenzio e matricale, Per guarire il mio male.
Esempio: Baldov. Comp. dram. 25: Che rimedio torresti? M. E' si potrebbe Raccor del matricale, E fargli ec.