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1) Dizion. 5° Ed. .
DIVIATO.
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DIVIATO.
Definiz: Add. Ratto, Sollecito, Senza frapporre indugio. E detto di cammino o via, vale Spedito, Spacciato. ‒
Esempio: Fr. Giord. Pred. 37: Chi volesse andare a uno termine, e gli convenisse andare per montagne o per valli o per vie torte, sarebbe lunga via questa, e faticosa e dubbiosa; ma se fosse piana, non ci avesse nè valli nè monti, sarebbe diviata e tostana e agevole.
Definiz: § I. Oggi usasi comunemente in forza d'Avverb. e col verbo Andare diviato, per Senza fermarsi, Dirittamente. ‒
Esempio: Magal. Lett. scient. 221: Messami la via tra gambe, me ne son ito diviato alle Campora.
Esempio: Salvin. Inn. Omer. 587: Così dicendo, presole la mano, E del ridere amica Vener giva Diviato.
Definiz: § II. E figuratam. per Senza interruzione, Seguitatamente. ‒
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 449: Se uno legge diviato senza fermarsi, e a un fiato,... farà riuscire un verso disarmonichissimo.
Definiz: § III. E per Tosto, Incontanente. ‒
Esempio: Fag. Rim. 5, 10: All'ingresso di lui nemmeno un cane Restò a guardar le case: diviato Ciascun l'abbandonò, benchè lontane.
Esempio: E Fag. Comm. 2, 128: Padrone, s'i' ho a far la cucina per istasera, non bigna (bisogna) indugiare; bigna ora ammazzare, e pelare diviato.