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1) Dizion. 5° Ed. .
LUSINGAMENTO.
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LUSINGAMENTO.
Definiz: Sost. masc. L'azione, e anche Il modo, del lusingare; comunemente Lusinga. –
Esempio: Giamb. Oros. 257: Questa varietade degli scrittori è inganno; e la cagione dello inganno si è per uno lusingamento, chè, vogliendo le lode del vincitore crescere, istudiano la virtù del loro paiese, o a' presenti o a quelli di poscia, maiore fare.
Esempio: Esop. Fav. S. 32: Per lo corvo s'intende il semplice, che per lusingamento di parole credendo ec.
Esempio: Barber. Docum. Am. 34: Lusingamenti ch'ànno Forte a la gente saggia dispiacere.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Quella cosa che noi credevamo che fosse laude di nostra gloria, era fiele d'aspido, cioè a dire lusingamenti di quegli maligni spiriti.
Esempio: Libr. Amor. B. 12 t.: Ancora pare che sieno lusingamenti malvagi le lode fatte in cospetto della persona lodata.
Esempio: Sassett. Lett. 4: Per spiccarsi il più che lor sia possibile di questo mondo, hanno a male in quello stante il vedersi avanti quelle cose dalle quali dolcemente erano tenuti in questa vita, andandosi preparando alla sì lunga assenza col privarsi di questo piccolo lusingamento.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 172: Non altro in tutta la vita professo che verità e schiettezza, alieno da ogni lusingamento o adulazione.
Definiz: § E figuratam. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 171: E se alcuno (granello d'uva) ve n'avesse magagnato, se ne tragga, nè non ve ne lasciam rimanere alcuno che per acerbità, contro a' lusingamenti dell'estivo calore, sia indurato.