Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DISGRATO.
Apri Voce completa

pag.569


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DISGRATO.
Definiz: Add. Non grato, Non piacente, ed altresì Non gradevole: ma è voce non molto usata. ‒
Esempio: Dant. Rim. apocr. 275: Onde umil prego, non vi sia disgrato Vostro saver ec.
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 60: Ecci una seconda regola generatrice di disgrata compagnia [de' colori], come l'azzurro col giallo che biancheggia.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 1, 247: Molte altre cose sono disgrate, odiose e contrarie.
Esempio: Giacomin. Lez. II, 5, 155: Noi abbiamo pensato dover fare cosa non disgrata, se ec.
Definiz: § In forza di Sost. ed usato nella maniera Essere a, o in, disgrato, per Esser discaro, non grato. ‒
Esempio: Rim. Ant. L. Bard. Tomm. 173: Par che le sia a disgrato Assai più molto ch'ella non mi piace.
Esempio: Bocc. Amor. Vis. 25: Biblide trista, quanto t'è in disgrato Veder colui.