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1) Dizion. 5° Ed. .
CRITERIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
CRITERIO.
Definiz: Sost. masc. Term. filosofico. Norma o Regola de' nostri giudizj.
Dal grec. κριτήριον. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 288: Per prova che la cosa stia nel tale e nel tal modo, e' si serve del dire che in quel tal modo si accomoda alla nostra intelligenza, o che altrimenti non avremmo adito alla cognizione di questo o di quell'altro particolare, o che il criterio della filosofia si guasterebbe; quasi che la natura prima facesse il cervello agli uomini, e poi disponesse le cose conforme alla capacità dei loro intelletti.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 204: I due fondamenti della scienza umana sono la notizia che s'acquista dalle relazioni del senso, e quella che ne germoglia poi con la fecondità del discorso. Contra l'una e l'altra s'armano gli scettici, argomentandosi di escludere ogni criterio, o ci aggradi chiamarlo giudicatorio, legittimo e certo, per mezzo di cui possa l'uomo alcuna verità stabilire.
Esempio: E Pallav. Libr. Ben. 211: Or io chiedo a Pirrone ed a Sesto, onde sappiano essi che ciò sia bene; qual sia il criterio con cui abbiano giudicata questa verità; come sia lor manifesto, che in formar questo giudicio non sognino o non delirino.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 20: Dalle accennate ambiguità han preso coraggio i nuovi Accademici di negare i criterj del vero e del falso, ammettendo soltanto quelli per cui si discerne il più dal manco probabile.
Esempio: E Riccat. I. Op. 2, 240: L'attributo.... reale e positivo, base della predetta esigenza, non è mai stato assegnato, nè sarà mai assegnabile, mancandoci i criterj per iscoprirlo.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 153: Dalle quali cose potrebbe forse dedursi un qualche criterio per istabilire quale delle due sentenze sia vera. L. Il criterio sarebbe ottimo, quando instituir si potesse la sperienza nelle quantità infinitesime; ma a me, cui non dà l'animo di aguzzar sì fattamente la vista,... sarà forza che riesca inutile l'accennato criterio.
Definiz: § I. Vale pure Arte del giudicar rettamente. –
Esempio: Giulianell. Nav. turr. 17: Quello stesso argomento,... il quale io da prima credea, così in abbozzo, il più utile e dilettevole insieme, divisatolo poi, e sotto le leggi del raziocinio e del criterio richiamatolo, mi cambiò tra mano forma ed aspetto.
Definiz: § II. Usasi comunemente anche per Retto giudizio, Buon senso, Senno. Onde Persona di criterio dicesi per Persona giudiziosa, assennata. –
Esempio: Bracc. R. Dial. 50: In quelle (nelle critiche) ben si distingue la letteratura dalla ciarlataneria, il purgato criterio dal goffo pensare, e la scienza dall'ignoranza.
Esempio: E Bracc. R. Dial. 73: A fare il letterato non serve l'aver letto molti libri, e scartabellato molti codici; ma si richiede una gran cognizione e un gran criterio.
Esempio: Lam. Dial. 45: Egli è uomo d'angusta, grossolana e goffa erudizione, senza criterio e discernimento, senza sufficiente cognizione delle scienze e delle discipline.
Esempio: E Lam. Dial. appr.: Se parlasse con fondamento, con dottrina, con criterio ec.
Esempio: E Lam. Dial. 64: Se costoro avessero un poco di criterio, conoscerebbono ec.