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IMPAZIENTE.
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IMPAZIENTE.
Definiz: Add. Che non è paziente; Che manca di pazienza, così nel sopportare qualche male, molestia, avversità, come, nell'aspettare qualche bene, utilità, e simili.
Dal lat. impatiens. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 48: Ma Iasone, siccome impaziente, commosso dalle parole di Medea, intraruppe il sermone di Medea, acciocchè non spargesse più parole simiglianti a queste.
Esempio: Collaz. SS. PP.: E impertanto sarò impaziente, o iroso, o invidioso.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 125: Fu' iracondo e isdegnoso, impaziente e furioso in molti modi e guise.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 172: La moltitudine impaziente e volubile sotto le solite insegne venne in piazza con sì alte voci e sì spaventevoli, che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 114: Quivi era la Discordia impazïente, Inimica di pace e d'ogni triegua.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 102: Ma ella intanto impazïente, a cui Troppo ogn'indugio par noioso e greve, Numera fra sè stessa i passi altrui, ec.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 152: Mi parrebbe poi, che fosse meglio che Goffredo commettesse a Tancredi che prendesse la battaglia, ed a Clotario che l'accompagnasse: ma essendo Tancredi fermatosi o a parlar con Clorinda, o a mirarla, Argante impaziente lo sgridasse: ed egli ec.
Esempio: Segner. Mann. marz. 4, 2: Più tosto mira come tu servi a' tuoi scorretti appetiti, vano, immortificato, impaziente e inclinatissimo a qual si sia de' peccati ancora più brutti.
Esempio: Parin. Poes. 29: Fisa i lumi allo speglio, e vedrai quivi Non di rado il signor morder le labbra Impaziente, ed arrossir nel viso.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 365: O prence, i tuoi vassalli all'armi Corrono impazienti.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 58: Ma l'ira impaziente e l'ostinazione inflessibile il resero mal atto a conversar con gli uomini.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 190: Nelle Tessale tende Restar dovrei, ma voi noi tollerate, Affetti impazienti.
Esempio: Lambr. Elog. 138: Fosse impeto d'impazïenti desiderj mal contenuti, o fosse ira vendicatrice di Re astuto, venne da Napoli la spinta a concedere immaturamente gli statuti.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 315: Il fanciullo, anelando senza posa al compimento dell'esser suo, precorre l'età con desiderio impaziente.
Definiz: § II. Pur figuratam., e in ischerzo, detto di stomaco impaziente, vale Avido, Bisognoso, di cibo. –
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 16: O quivi arei voluto io voi, messer Giorgio, con la vostra collera acuta, e col vostro stomaco impaziente, a vedervi strascicar dietro da un balordo per quelle catapecchie, senza saper dove vi foste, nè dove, nè quando, nè che v'aveste a mangiare.
Definiz: § III. Pure per Mancante di pazienza, Mal tollerante, Mal sofferente, costruiscesi spesso con un compimento, retto dalle particelle A, Di, In, denotante la persona, la cosa, o l'azione, della quale, o per la quale, taluno è impaziente: anche figuratam. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 193: Seneca dice: Non sentire li suoi mali, e non esservi impaziente, non è natura d'uomo, imperò che è più che uomo.
Esempio: Colonn. Guid. N. 326: Fatta la mattina, li Greci a molti insieme prendono l'armi, imperciocchè quello fortissimo Ettore, impaziente di riposo, era già uscito fuori della cittade, ec.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 126: Con quello favore ti crebbi,... il quale ti fa ora impaziente di noi.
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 358: E questo è contra molti, li quali sono impazienti delli prelati e delli signori, che sono posti loro sopra lo capo, e non li vogliono ubbidire.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 81: Colui, a cui le cose divengono altrimenti ch'e' s'avesse posto in cuore, diventa impaziente degli uomini e delle cose.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 18: I Nubi d'ogni indugio impazïenti, Da la speranza del guadagno tratti,... Tosto si fero alla città vicini.
Esempio: E Fr. Bart. Amm. ant. volg. 43, 46: Ella d'esser odiata impazïente Da me che dicea amar più che sua vita,... Non tardò molto a far di qui partita.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 124: Se, quando i Fiorentini acquistarono Pisa, molti Pisani spontaneamente e subito se ne partirono, essere proceduto dalla superbia loro, impaziente ad accomodare l'animo alle forze proprie e alla fortuna, non per colpa de' Fiorentini, i quali ec.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 66: Tutti d'andar son pronti al novo raggio, E impazïenti in aspettar l'aurora.
Esempio: Baldin. Art. Int. 93: Stringevalo tuttavia forte l'amore verso la sorella del maestro, onde impaziente di maggior indugio deliberò di sposarla.
Esempio: Marchett. Lucrez. 270: La donna allor,... di mora e di requie impazïente, Con tutto il petto disossato ondeggia.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 329: Essendo ella sola (Eva) stata assaltata, non ebbe sofferenza, e fu impaziente di tacere.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Parin. Poes. 74: Mille baci, di freno impazienti, Ecco sorgon dal labbro ai convitati.
Definiz: § V. E detto di animali. –
Esempio: Soder. Agric. 176: S'avvertisca che il muro davanti alla faccia del cavallo non sia molle, perchè sendo egli di cranio sottile, ed impaziente del freddo e dell'umido, ne riceverebbe grandissimo nocimento.
Definiz: § VI. Impaziente di far checchessia, vale Mal sofferente d'indugio a farlo, Tanto desideroso di farlo, da riuscir molesto ogni indugio. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 21: L'arme esso richiede. E se ne cinge intorno, e impazïente Di scenderne s'affretta alla campagna.
Esempio: Alf. Trag. 1, 64: Impazïente Per certo ei sta di udir l'evento.
Definiz: § VII. In forza di Sost. Colui che è impaziente, che manca di pazienza. –
Esempio: Segner. Mann. genn. 30, 1: Considera che l'impaziente ha questo male, il qual è formidabilissimo: non è padrone di sè, mercè che non è padrone nè del suo intelletto, nè della sua volontà.
Esempio: E Segner. Mann. genn. 30, 2: Considera che l'impaziente ha questo ancora di peggio; che non solo egli non è padrone di sè, ma tutti gli altri sono padroni di lui.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 328: L'impaziente non ubbidisce mai, e il paziente mai non disubbidisce.