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1) Dizion. 5° Ed. .
AMMAESTRATO.
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AMMAESTRATO.
Definiz: Partic. pass. di Ammaestrare. −
Esempio: Dant. Inf. 12: Partiti, bestia, chè questi non viene Ammaestrato dalla tua sorella, Ma vassi per veder le vostre pene.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 131: Parve al Ricci, ammaestrato anco dall'esperienza di tanti anni, doversi apprendere al consiglio del P. Cattanei.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Istruito, Addottrinato. −
Esempio: Giamb. Tull. Retor. 113: E faccialo tale [il proemio], che adoperi l'una di queste tre cose: cioè o che renda l'uditore più atteso al detto suo,.... o che lo renda più ammaestrato in sul fatto in che egli intende di dire.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 224: Questa ultima novella di quelle d'oggi, la quale a me tocca di dover dire, voglio ve ne renda ammaestrate.
Esempio: S. Ag. C. D. 3, 175: Nè giudicherebbe meglio l'ingegnoso che 'l grosso, ovvero lo ammaestrato che l'ignorante (qui sostantivam.).
Definiz: § II. Ammaestrato di alcuna cosa, per Istruito, Esperto di quella. −
Esempio: Fr. Iac. Tod. 210: Io com'uomo timorato, Del cader ammaestrato, Non ci volsi volger capo.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 6: San Girolamo prete, ammaestrato di linguaggio latino, e greco, ed ebreo ec. Ghibert. Comment. 15: Essa scultura, per tutti i periti ed ammaestrati di scultura o di pittura, sanza discordanza nessuna, ciascuno diceva esser cosa maravigliosa.