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1) Dizion. 5° Ed. .
EQUIPONDERANZA.
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EQUIPONDERANZA.
Definiz: Sost. femm. L'essere equiponderante. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 126: Sempre la figura che sostiene peso fuor di sè e della linea centrale della sua quantità, debbe gettar tanto peso naturale o accidentale dall'opposita parte, che faccia equiponderanza de' pesi intorno alla linea centrale che si parte dal centro dalla parte del piè che si posa, e passa per tutta la soma del peso sopra essa parte de' piedi in terra posata. Vedesi naturalmente uno che piglia un peso dell'un de' bracci, gittar fuori di sè il braccio opposito; e se questo non basta a far l'equiponderanza, vi porge tanto più peso di sè medesimo piegandosi, che si fa sufficiente a resistere all'applicato peso.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 55: È impossibile il conseguirlo, benchè ci conduciamo a tal similitudine d'equiponderanza.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 352: Pendano dalle braccia d'una stadera due gravi, che sieno in ragion reciproca delle distanze dal comun sostegno, e conseguentemente in un'esatta equiponderanza costituiti.