Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CANTATORE.
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CANTATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Cantare. Chi o Che canta. –
Esempio: Senec. Pist.: Le rughe (le vie) son piene di cantatori, e suonano trombe e organi, e tutte maniere di strumenti.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 2: E rimembrar ne giovi Del dotto ingegno e de' poemi saggi Suoi sì leggiadri cantatore ei stesso.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 4, 18: S'asconde, e vuole in loco più riposto Veder non vista il cantator divino.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 103: Il cantatore augello Stavasi intento al suo dolce mestiero.
Definiz: § I. E per Colui che esercita l'arte del canto, che oggi più comunemente dicesi Cantante. –
Esempio: Fior. Virt. 5: Ebbi sonatori e cantatori, cantatrici e sonatrici: ebbi d'ogni fatta gente in mia corte.
Esempio: Bocc. Vit. Dant. 242: Sommamente si dilettò in suoni e in canti nella sua giovinezza, e a ciascuno, che a que' tempi era ottimo cantatore o sonatore, fu amico, ed ebbe sua usanza.
Esempio: Baldell. F. Polid. Virg. 314: I nostri cantatori in tal maniera usano di stridere nelle chiese, che niente, o almeno poco, s'intende dalle voci infuori.
Definiz: § II. E nel senso di Celebratore. –
Esempio: Nor. Oraz. I, 4, 69: Se il grande Alessandro fortunato Achille chiamò per avere avuto un Omero cantatore delle sue lodi, altrettanto o più teneva egli il suo genitore felice ec.