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1) Dizion. 5° Ed. .
MOSCONE
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MOSCONE.
Definiz: Sost. masc. Forma accrescitiva di Mosca. Propriamente Specie di mosca grossa, che ha corpo turchino variegato di nero, nota per il suo ronzio e perchè deposita le uova a mucchietti sulla carne, ed è la Musca vomitoria dei Naturalisti. Ma con tal nome s'indicano anche altre specie affini. −
Esempio: Cresc. Agric. volg. 451: Acciocchè i lor piedi e l'unghie (dei buoi) si conservino sanza danno, ed essi si possano difendere dalle zanzare e mosconi e tafani.
Esempio: Dant. Inf. 3: Erano ignudi, e stimolati molto Da mosconi, e da vespe ch'erano ivi.
Esempio: Frez. Quadrir. 2, 17: Come rompe il moscon la tela al ragno, E non la mosca; così gli uomin grandi Straccian le leggi, e danvi del calcagno.
Esempio: Burch. Son. 1, 31: Deh parliàn de' mosconi, Quanta grazia abbia il ciel donato loro.
Esempio: Galil. Op. VI, 280: Ma quando poi gli venne osservato che le vespe, le zanzare e i mosconi, non, come i suoi primi uccelli, col respirare formavano voci interrotte, ma col velocissimo batter dell'ali rendevano un suono perpetuo, ec.
Esempio: Red. Esp. Insett. 19: Ma se nacquero queste verdi mosche dopo gli otto giorni da quell'uova rossigne; da quell'altre uova poi di color nero penarono quattordici giornate a nascere certi grossi e neri mosconi listati di bianco, e col ventre peloso e rosso nel fondo, di quella razza istessa, la quale vediamo giornalmente ronzare ne' macelli e per le case intorno alle carni morte.
Esempio: E Red. Esp. Insett. 21: Da quelle del piccion grosso, delle quali alcune erano rosse, ed altre nere, nacquero dalle rosse in capo a gli otto giorni mosche verdi, e dalle nere nel decimo quarto giorno avendo rotto il guscio, in quella punta, dove non è la concavità, scapparon fuora altrettanti mosconi neri listati di bianco.
Esempio: Spallanz. Opusc. Fisic. 2, 139: Quanto a' bruchi e a' vermi de' mosconi, in undici pollici d'aria cessavan di vivere prima di farsi crisalidi o ninfe.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 14: Dunque in tale stato Ridur ti lasci tu? tu animalone? E poi da chi! da un misero moscone.
Definiz: § I. Moscone, in senso figurato e scherzevole, si usa per Uomo che con insistenza corteggia una donna. −
Esempio: Fag. Comm. 6, 7: Il pover uomo era vedovo, aveva questa fanciulla grand'assai bene.... s'accorse, che sì in Firenze che in villa si cominciavan a veder su cert'ore ronzare intorno casa de' mosconi e de' calabroni; onde essendo ella senza guida di donne ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 734: E lei, signora, non hanno principiato a ronzarle intorno de' mosconi? − No, no; io non ci penso, nè ci voglio pensare.
Definiz: § II. Moscon d'oro, dicesi volgarmente Un grosso insetto di colore verde dorato cangiante, che è la Cetonia aurata dei Naturalisti. E Fare come il moscon d'oro, che ronza ronza, e poi si posa sul letamaio, si dice in proverbio, più specialmente di donna, che, dopo avere non curato molti di coloro che la desideravano, preferisce altri di minor merito o di condizione inferiore.
Definiz: § III. Per similit. e scherzevolmente, Ronzare i mosconi, o Ronzio di mosconi, e anche trovasi Susurrio di mosconi, si dice del parlare sommesso di più persone. −
Esempio: Fag. Comm. 4, 216: A te ho dato un dottore. I. (Ch'è un asino, e un barone). F. E a te un capitano. L. (Ch'è un codardo, un plebeo). F. Che dite voi? sento, sento il susurrio de' mosconi.
Definiz: § IV. Mettere altrui un moscone nel fiasco, vale Mettergli in animo un gran sospetto, un dubbio molesto, e simili. −
Esempio: Cecch. Stiav. 3, 2: L'è venuta (la schiava) insino a l'uscio, e sì Mi stimolava (oimè). F. Come diavolo Ti stimolava? e di che? N. Ch'io venissi A cercare del suo padrone, per che Gli ho detto di comprarla.... F.... Tu m'hai fatto andare Mezzo sozzopra, e messomi un moscone Nel fiasco, e quasi che entrar teco in bestia Con quello stimolare.
Definiz: § V. Ronzare ad alcuno un moscone nel fiasco, vale Aggirarglisi per la mente un pensiero, un dubbio, o simili. −
Esempio: Cecch. Romanesc. 2, 7: Il qual partì con lei per ire a Calès, E d'indi poi a Milano e di star ivi Incognita, finchè Dio facesse altro Del padre suo. C. E' mi ronza un moscone Nel fiasco. A. Ma in mar fur soprappresi Da tal fortuna, che ec.