Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
IMPACCIO.
Apri Voce completa

pag.152


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
IMPACCIO.
Definiz: Sost. masc. Cura o Faccenda, e propriamente fastidiosa, Pensiero più o meno grave e molesto di checchessia, Briga; ed altresì Condizione nella quale si trova chi ha tali cure, faccende, pensieri, brighe.
Da impacciare. –
Esempio: Vill. G. 178: I Lucchesi, veggendosi così assalire,... e vedendo che de' detti Guelfi usciti non poteano avere altro che briga e danno ed impaccio, perochè v'erano poveri, sagretamente fecero trattato col detto conte Guido di cacciare di Lucca gli usciti Guelfi, ec.
Esempio: Lett. fam. 34: Del fatto del podere e d'ogni cosa lascio a Giovanni l'impaccio; Idio gli renda buon cambio per noi di ciò ch'egli ci fa.
Esempio: E Lett. fam. 38: Tanti sono suti li impacci ch'io ho avuto, come potrai vedere per le infrascritte cagioni, che io non ho potuto rispondere più tosto.
Esempio: Mazz. Lett. 1, 12: Io avea bene udito da voi, per lettera, delle vostre angoscie e degl'impacci avete delle cose del mondo: ma vedutole con l'occhio, sono molti più ch'io no stimava; avendo riguardo alla noia della casa che fabbricate, de' fondachi ch'avete in lontani paesi, de' conviti, delle ragioni avete a saldare, ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 45: Non furo lontani una giornata, Che per torsi Odorico quello impaccio, Contra ogni patto ed ogni fede data, Al collo di Gabrina gittò un laccio.
Esempio: Bern. Orl. 67, 39: Credeva il pover uom di saper fare Quello esercizio, e non ne sapea straccio: Il padron non potè mai contentare, E pur non uscì mai di quello impaccio.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 28: Giulio.... voleva pur che Michelagnolo la fornisse (l'opera della Cappella): ma egli considerando l'impaccio, che avrebbe avuto in rimettere in ordine il palco, rispose, che quel che le mancava, non era cosa che importasse.
Definiz: § I. E per Molestia, Imbarazzo, Pericolo, o simile, proveniente altrui da persona o cosa; Condizione molesta, difficile, dubbiosa, pericolosa, nella quale alcuno si trova per cagione di quella. –
Esempio: Bocc. Decam. 8, 23: Ed essendo di tale accidente molto lieta, e lodando Iddio che dallo 'mpaccio di costoro tolta l'avea, se ne tornò dentro ed andossene in camera.
Esempio: Bern. Orl. 33, 84: Per forza un de' giganti in terra pone, E legato col laccio il fa prigione; Benchè v'andò di tempo un grande straccio, Perchè quelI'altro fastidio gli dava, Ma suo malgrado uscì di quello impaccio, Ed anche quello a forza traboccava, ec.
Esempio: E Bern. Orl. 68, 9: Di strida e pianti questa terra è piena.... Le mogli triste con li figli in braccio Givan piangendo verso li mariti: E che gli aiutin di cotanto impaccio Pregan, che sono agli ultimi partiti.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 38: Questo finger sempre, ancorchè inutile, e questo sempre rappresentare una persona diversissima dalla propria, non si può fare senza impaccio e fastidio grande.
Definiz: § II. Per Impedimento, Inciampo, Ostacolo, di cosa, od anche di persona, a fare altri una data azione; e in senso più generico, Ingombro. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 170: Tu, che se' uomo,... hai venduto un doglio cinque gigliati, il quale io feminella,... veggendo lo 'mpaccio che in casa ci dava, l'ho venduto sette ad un buono uomo, il quale ec.
Esempio: Bern. Orl. 34, 33: E tutta quella ripa destro destro Monta, ed al muro arriva senza impaccio.
Esempio: E Bern. Orl. 42, 24: E così stretto tenendol in braccio, Le pareva esser ratta in paradiso: Stando sicura di noia e d'impaccio, Orlando l'arrivò sopra improvviso.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 128: Se vender non potessi tutto, per impaccio d'altri, non dubitar di seguire il grande Antonio, il quale donò a' vicini un grande podere, per potere liberamente vendere l'avanzo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 224: D'intorno a lui varj fanciulli avea (Sileno): Quel tenea in man dell'asinello il laccio, Quell'altro nella groppa il percotea; Posava ei sopra due questo e quel braccio,... E si godea quel fanciullesco impaccio.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 95: Altri gitta lo scudo, altri la destra Disarma; impaccio è il ferro, e non difesa.
Esempio: E Tass. Gerus. 14, 7: Questo è tempio di Dio: qui son le sedi De' suoi guerrieri, e tu avrai loco in queste. Quando ciò fia? (rispose) il mortal laccio Sciolgasi omai, s'al restar qui m'è impaccio.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 1059: Nè t'arresti per via, nè ti sgomenti D'altri fossi o ruscei fraposto impaccio.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 283: Io ti vo' solamente esporre le difficoltà e gl'impacci che senza intervento di malvagità umana, contrastano gagliardamente il premio della gloria, non all'uno o all'altro fuor dell'usato, ma per l'ordinario, alla maggior parte degli scrittori grandi.
Definiz: § III. E per Cosa, Condizione, o simile, determinata da un compimento, la quale, toglie o scema la libertà di attendere a ciò che meglio piaccia, o a ciò che più si vorrebbe o dovrebbe. –
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 34: Non solamente, dico, questi cotali, ma eziandio quelli che tengono grado di più alta vita, e che non sono intricati nelli impacci matrimoniali,... si guardano ed astengono di riprenderli (gli uomini rei).
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 183: Intendesi che l'uomo contemplativo in solo Iddio si diletta, cioè principalmente lasciando e rifiutando gl'impacci del mondo, e li discorsi e li spargimenti delli sentimenti, li quali riceve chi attende pure all'opere della vita attiva.
Esempio: E Cavalc. Pist. Eust. 393: Allora Iacopo e Giovanni.... seguitano il Salvatore, lasciando a un tratto l'affetto e l'amore del parentado, e li vincoli e gl'impacci del secolo, e la cura della casa.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 388: A qual fine il Signore predisse egli: Guai a voi che siete pregne, e che allattate, se non perchè ci fa sicurtà, che gli impacci de' figliuoli in quel giorno, che si dovrà marciare, ci saranno d'incomodo?
Definiz: § IV. E poeticam. riferito a cosa che avvolga, leghi, avviluppi, o simili, e con ciò impedisca altrui di muoversi. –
Esempio: Bern. Orl. 9, 25: E la corda allacciata vi distende, E quella cera impegolata getta: Quell'animal che con bocca la prende, L'una mascella ha già con l'altra stretta, Tutti i denti impaniati e pien d'impaccio, Salta ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 4, 418: Donna (Andromeda incatenata allo scoglio) del ferro indegna, che nel braccio Fuor d'ogni umanità t'annoda e cinge, Ma degna ben dell'amoroso laccio Che i più fedeli amanti abbraccia e stringe, Contami, chi t'ha posto in questo impaccio.
Esempio: Tass. Rinald. 9, 15: Pareale.... che [Amore] nel suo manco lato Tutte l'auree quadrella indi spendesse, E l'annodasse al collo un forte laccio, Grave, insolito sì, ma caro impaccio.
Esempio: Metast. Dramm. 1, 413: Rivolli al suono D'uno scosso cespuglio, Veggiam bianco monton, che fra gl'impacci De' flessuosi dumi Rimasto prigionier, l'armata fronte Liberar non potea.
Esempio: Fosc. Poes. C. 12: E te chiama la danza Ove l'aure portavano Insolita fragranza, Allor che, a' nodi indocile, La chioma al roseo braccio Ti fu gentile impaccio.
Definiz: § V. Dare impaccio ad alcuno, vale Recargli, Apportargli, molestia, disturbo, impedimento, e simili; Molestarlo, Disturbarlo: talvolta anche assai gravemente, e con pericolo o danno grande. –
Esempio: Leggend. Lazz. Mart. Madd. 17: Va' drietro alli sacerdoti e alli Farisei, come sei usata, e non mi dare impaccio, perocchè io non voglio fare come tu fai, ma voglio fare quello che faccio publicamente, ec.
Esempio: Fr. Cherub. Vit. matr. 125: Lasciami stare, marito mio, ch'io mi sento male; non mi dare impaccio.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 70: Abbi pazienza di vegliare, quando ella (l'anima) vuole entrare nelle sue vie (di Dio). E quando l'hai menata in questa prima via, lasciala stare, non le dare impaccio.
Esempio: Bern. Orl. 8, 29: Legato in spalla nel portava, E gli diceva: Perchè desti impaccio Al mio compagno, ed io t'ho preso al laccio.
Esempio: E Bern. Orl. 9, 21: Questo favor, ben mio, voglimi fare, Paura non aver di darmi impaccio.
Esempio: E Bern. Orl. 43, 3: Quest'altro vuol andare a dare impaccio A questa donna, e turbarle il su' amore.
Esempio: Bemb. Lett. 3, 332: Essendo io stato a questa medesima condizione con altri commissarj altre volte, i quali hanno parimente voluto gravar quel beneficio, e dolutomene a Sua Santità, sempre ha fatto scrivere a detti commissarj che alla Magione non diano impaccio.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 100: Tale stromento è detto il diavolaccio, Forse perchè va fuori a mezza notte, A dar ne' boschi agli augelletti impaccio.
Definiz: § VI. Darsi impaccio, vale Darsi pensiero, cura, Curarsi, di checchessia. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 138: Non ti dare impaccio di pregare per noi.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 26: Il fante di Rinaldo, veggendolo assalire,... niuna cosa al suo aiuto adoperò, ma volto il cavallo sopra il quale era, non si ritenne di correre sì fu a castel Guiglielmo; ed in quello, essendo già sera, entrato, senza darsi altro impaccio, albergò.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 196: Senza altro impaccio darsi, quale ella era, in uno avello d'una chiesa ivi vicina dopo molto pianto la seppellirono.
Definiz: § VII. Cavare alcuno d'impaccio, Levare alcuno d'impaccio, Togliere alcuno d'impaccio, Trarre, e simili, alcuno d'impaccio, vale Liberarlo da qualche difficile, o molesta, o pericolosa, condizione, nella quale si trovi. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 173: E non m'ancide Amor, e non mi sferra; Nè mi vuol vivo, nè mi trae d'impaccio.
Esempio: Bern. Orl. 49, 26: Senza dubbio convenia cascare, Se non ch'Orlando allor si mosse appunto, E tanto fe' che lo cavò d'impaccio, Sin che rinvenne lo sostenne in braccio.
Esempio: E Bern. Orl. 55, 50: Lo schiavo.... Seppe la cosa di sorte acconciare, Che per un dito fu creduto un braccio, E così sè e me trasse d'impaccio.
Esempio: E Bern. Orl. 61, 26: Se cor.... arete e discrezione, Non sol voi, ma trarrete altri d'impaccio.
Definiz: § VIII. E Cavarsi d'impaccio, Levarsi d'impaccio, Trarsi d'impaccio, Uscire, e simili, d'impaccio, vale Liberarsi da qualche difficile, o molesta, o pericolosa, condizione di cose. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 46, 140: E due e tre volte ne l'orribil fronte, Alzando, più ch'alzar si possa, il braccio, Il ferro del pugnale a Rodomonte Tutto nascose, e si levò d'impaccio.
Esempio: Bern. Orl. 61, 24: E correndo per mezzo il foco passa: Come fu giunto sopra la fontana, Vi salta dentro e giuso andar si lassa.... Mentre così per la bell'acqua pesca, A lui parendo uscito esser d'impaccio, Trovossi ec.
Definiz: § IX. E in senso materiale, per Liberarsi, Sciogliersi, da legame, vincolo, stretta, e simili. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 11, 42: Come toro salvatico ch'al corno Gittar si senta un improviso laccio, Salta di qua di là, s'aggira intorno, Si colca e lieva, e non può uscir d'impaccio; Così ec.
Esempio: Bern. Orl. 37, 9: E l'uno all'altro, e l'altro all'uno è in braccio: Spigneli Orlando con le man la fronte, E sollecita pur d'uscir d'impaccio, Ma si dimena e si dibatte invano.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 130: E con man languidetta il forte braccio, Ch'era sostegno suo, schiva respinse. Tentò più volte, e non uscì d'impaccio; Che via più stretta ei rilegolla e cinse.
Definiz: § X. Essere d'impaccio ad alcuno, detto di persona o di cosa, vale Recargli, Apportargli, incomodo, molestia, imbarazzo; Impacciarlo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 109: Già sue furo [le armi], e l'ebbe care Quanto si suol le cose ottime e rare; Ben che l'avea lasciate in su la strada A quella volta che le fur d'impaccio, Quando per riaver sua buona spada Correa dietro a Brunel, ec.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 36: Se questo giorno appena Temo che all'opra basterammi, or vedi Se ci è tempo da perdere in parole! Perciò quinci partitevi amendue, Chè mi siete d'impaccio.
Definiz: § XI. Prendersi impaccio di checchessia, vale Prendersene cura o briga; e propriamente con troppa premura, con indebita ingerenza, e simili. –
Esempio: Cas. Pros. 3, 145: Non avendo Sua Santità che fare con esso noi più che pochissimo, non si dovria pigliare impaccio di voler far concludere i nostri disegni prima, o poi.
Definiz: § XII. Pigliarsi alcuno il dazio, o la gabella, degl'impacci, o Darsi, il dazio, o la gabella, degl'impacci, si disse per Pigliarsi le brighe che non gli toccano: con figura tolta scherzevolmente da una gabella così chiamata in alcuno de' nostri Comuni, la quale comprendeva le pigioni delle case, de' mulini, delle fornaci, de' telai, e simili. –
Esempio: Coppett. Rim. burl. 45: Ma questo o quello, od altro che si facci, Parlar ora di lui non ho intenzione, Per non pigliarmi il dazio de gl'impacci.
Esempio: Cecch. Diss. 5, 2: Per chi voglio far tante cose, e darmi sempre la gabella de gli impacci?
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 435: Oh! i' sono il nuovo grappolo, A darmi la gabella degli impacci, E cercar di drizzar a lor dispetto Il becco agli sparvier!
Definiz: § XIII. E nello stesso significato si disse Darsi le brighe degl'impacci. –
Esempio: Firenz. Comm. 1, 416: Or tant'è; faccia esso: e' mi dà le spese perch'io lo serva, e non perch'io lo consigli. Io sono pur pazzo, anch'io, a darmi le brighe degl'impacci.
Definiz: § XIV. Gl'impacci del Rosso; maniera proverbiale, con la quale s'intende parlare di brighe, pensieri, che non ci toccano o appartengono, o per cosa della quale non siamo per ritrarre utile alcuno: ed è usato comunemente nella maniera Darsi gl'impacci del Rosso. –
Esempio: Cecch. Dichiar. Proverb. 42: Gl'impacci del Rosso. Questi fu uno che sendo sul carro per andarsi a impiccare per solenne ladro, e sentendo il carro rimbalzare per essere il lastrico della strada guasto, chiamò il bargello, e lo pregò, che da sua parte dicesse ai signori Ufiziali di Torre, che allora erano sopra il far lastricar le vie, che facessero rilastricar quella, perchè egli era una vergogna che chi andava sul carro a giustiziarsi, avesse a scuotere così le budella in corpo.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 446: In ogni Modo egli sta così bene, che questo Mio fratello, che si è sempre voluto Dar degli impacci del Rosso a diletto, Abbi or tanto da far, che gli paia aspro.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 2, 462: Ma non ci diam, mona Lucia, di grazia Dell'impacci del Rosso.
Esempio: E Cecch. Esalt. 4, 7: E tu ti dai de gl'impacci del Rosso, Come colui che ha pochi pensieri
Esempio: Salv. Granch. 1, 3: Anch'io son pazzo a pigliarmi De' casi d'altri più interesse e più Noia che tanto, ed a volerne più Che non mi tocca.... Che diavolo Ho io poi a volerne alla fine Più che la parte e a darmi de gli impacci Del Rosso?
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 77: Mi parti',... componendo questo sonetto, il qual io vi mando, perchè leggendolo nella camerata, vi ridiate tanto di me, quant'io mi do gl'impacci del Rosso a credenza.
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 1, 113: Tanto fracasso si fece nella passata generale adunanza, si disse tanto innanzi, si proposero gli editti, e si trovò anche un tanto semplice, che si pigliò l'impaccio del Rosso d'accusare l'intimatore di quella.