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1) Dizion. 5° Ed. .
CAMERINO
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Dizion. 5 ° Ed.
CAMERINO.
Definiz: Sost. masc. Diminut. di Camera. Piccola stanza, per uso di dormire o per altro. –
Esempio: Franc. Son. 83: Dormo in un camerin da doglie vecchie.
Esempio: Bemb. Lett. 2, 175: Per ora sarà bene che egli stia nella camera, dov'è lo studio; ma venendo il freddo, potrà ridursi nel camerino, dove io stavo la vernata.
Esempio: E Bemb. Lett. 2, 265: Lascialami [la casa] con molti fornimenti, e con un bellissimo camerino acconcio de' suoi panni molto ricchi, e molto belli, e con un letto di velluto.
Esempio: Borgh. R. Rip. 431: In Ferrara, in un camerino del Duca,... fece per compimento di detta stanza due quadri.
Esempio: Tass. Lett. 4, 109: Sentirei troppo incommodo di lunga abitazione, non avendo alcuna camera o alcun camerino che fosse proprio.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 8, 36: Battono il fuoco e guardan da per tutto, E veggono più addentro altra apertura; Ed evvi un camerin bello ed asciutto.
Esempio: Salvin. Casaub. 51: Così tutto coll'imitazion sua esprimono i poeti, come se essi operassero, e nell'atto delle medesime cose si ritrovassero, non oziosi nel lor camerino scrivessero.
Definiz: § I. Più particolarmente dicesi Camerino quella Stanzetta nei teatri, dove gli attori e i cantanti si vestono e si riposano. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 4: Spesso anco andava il bravo signorino Le visitine a far nel camerino.
Esempio: E Panant. Poet. Teatr. 28: Debbo.... Le donne ire a chiamar nel camerino.
Definiz: § II. Camerino diciamo anche Quello stanzino nelle case, dove è posto il cesso.