Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CANIZIE.
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CANIZIE.
Definiz: Sost. femm. Tutti insieme i capelli e la barba canuta.
Dal lat. canities. –
Esempio: Bellor. Vit. Pitt. 433: Il sacerdote nel mezzo, venerabile per la canizie e per l'aspetto.
Esempio: Menz. Poes. 2, 161: E per il forte Ettòr di vita privo, Di canizie e di duol carca la fronte, Priamo rassembri.
Esempio: Salvin. Eneid. 6, 507: Al cui mento moltissima canizie Giacesi inculta.
Definiz: § I. E per Bianchezza dei capelli e della barba, Canutezza. –
Esempio: Benciv. Aldobr.: Procura la digestione, e conforta, e fa tardar la canizie.
Esempio: Adim. A. Pind. 598: L'immatura canizie suole apparire negl'iracondi e negli oppressi da gravi miserie.
Esempio: Parin. Poes. 227: La chioma Deforme di canizie.
Definiz: § II. E per la Vecchiezza, e i Vecchi stessi. –
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 187: Non in tutti i negozj.... i pareri della canizie sono i più accertati.