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LANCE.
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LANCE.
Definiz: Sost. femm. Ciascuno dei piatti della bilancia; e propriamente è voce del nobile linguaggio.
Dal lat. lanx. -
Esempio: Galil. Op. IV, 121: Sospendo da un sottil filo, prima, la palla, e quella pongo nell'acqua, legando il filo, che la regge, ad uno de' bracci della bilancia, la quale tengo in aria, e all'altra lance vo aggiugnendo tanto peso, che finalmente sollevi la palla del piombo.
Esempio: E Galil. Op. IV, 122: E aggiugnendo nello stesso modo pesi nell'altra lance,... mostro che ec.
Esempio: Castell. Osserv. Bilancett. 209: Piglio la bilancia ordinaria A B, le cui braccia A C, C B sieno eguali, e le lance D ed E sieno non solo eguali, ma dell'istessa materia. È chiaro che questa bilancia starà equilibrata, o sieno te lance ambedue in aria o ambedue in acqua.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 58: Pesate prima queste due palle,... ponendole sopra le due lance di questa bilancia esattissima, fanno equilibrio tra loro.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 71: Io veggio qui nella seconda maniera un metodo di sperimentare, che lascia cadere un corpo sopra una lance d'una bilancia, la cui altra lance è gravata d'un peso determinato.
Esempio: Lanz. Vas. ant. dip. 185: Uno de' giovanetti sostien le corde alla prima lance, perchè, aggravata dal pieno sacco, giù non trabocchi; l'altro deprime le corde alla seconda lance, perchè avendo nien peso non si sollevi.
Definiz: § I. E per Bilancia; ma in tal senso non adoprasi che figuratamente, o in locuzioni figurate, e più che altro nel linguaggio poetico. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 111: E queste dolci tue fallaci ciance Librar con giusta lance.
Esempio: Alam. L. Gir. 20, 119: Nè così ponderar con dritta lance Il bene e 'l mal con eloquenza molta, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 92: Li brar con giusta lance e pene e premi, Mirar da lunge, e preveder gli estremi.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 50: Così sì combatteva; e 'n dubbia lance Col timor le speranze eran sospese.
Esempio: Rucell. Or. Dial. R. 30: E innanzi a ogni cosa dee (l'anima) ponderare con giusta lance l'esorbitanze e gli eccessi.
Esempio: Metast. Dramm. 6 , 336: Se in giusta lance Pesiamo i falli nostri, assai di loro E minore il castigo.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 34: Chi le sfere A vol trascorre, e su britanna lance L'universo equilibra; e chi ec.
Esempio: Alf. Trag. 4, 64: Timor di padre E timor di tiranno in lance porre Altri nol puote che un tiranno e padre.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 459: Altra giustizia il tuo voler governa; E quel merto, onde l'uomo è più superbo, Sta come piuma sulla lance eterna.
Esempio: E Niccol. Strozz. 1, 7: Ed in Lamagna Molti da Carlo l'eresia divide: La mia lance librò la sua corona, La tïara di Pietro, e han peso incerto Ambe dal giorno in cui sorgea Lutero.
Definiz: § II. E con proprietà latina e poeticam., per Piatto sul quale si pongono le vivande per Uso della mensa, Piatto da tavola. –
Esempio: Pindem. Odiss. 2, 231: Nè spettacol più grato havvi, che quando Tutta una gente si dissolve in gioia, Quando alla mensa, che il cantor rallegra, Molti siedono in ordine, e le lanci, Colme di cibo son, di vino l'urne ec.