Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ESTATE.
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Dizion. 5 ° Ed.
ESTATE.
Definiz: Sost. femm. Una delle quattro stagioni dell'anno, la quale incomincia quando il sole entra in Cancro, cioè verso il 22 di giugno.
Dal lat. aestas, aestatis. –
Esempio: Dant. Conv. 369: Queste parti si fanno simigliantemente nell'anno: in Primavera, in Estate, in Autunno e in Inverno.
Esempio: Cont. Bell. Man. 61: E nella rete di Cupido avvolto, Tremo l'estate, e quando inverna io bollo.
Esempio: Sannazz. Arcad. 66: Ove allora (che estate era) le vacche de' paesani bifolchi le più delle notte albergavano.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 18: Non men giocondo il verno che l'estate.
Esempio: Alam. L. Colt. 1, 3: Che deggia quando il sol rallunga il giorno Oprar il buon cultor nei campi suoi; Quel che deggia l'estate,... cantare intendo.
Esempio: Soder. Agric. 33: In tal modo che la primavera abbia novantun dì, l'estate novantaquattro, l'autunno novantadue, e l'inverno novantacinque, verranno a cominciare il lor primo dì come, ec.
Esempio: Giacomin. Oraz. I, 2, 120: Non è giocondo.... la estate sotto l'ardente sole camminare armato.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 122: Da meza primavera sino a tutta l'estate fa sereno.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 34: Quelli che abitano sotto l'equinoziale.... hanno due estati e due inverni.
Esempio: Marchett. Lucrez. 315: Quindi nel luogo suo l'arida estate Succede.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 328: In questi calori della stagione, e nel più forte dell'estate.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 331: Una di quelle capanne,... dove i contadini del milanese usan, l'estate, depositar la raccolta.
Definiz: § I. Figuratam. e poeticam., per Anno. –
Esempio: Rucell. G. Ap. 642: Se bene han picciol termine di vita [le api], Perchè non vedon mai l'ottava estate, Son di stirpe immortali.
Definiz: § II. E pur figuratam. e poeticam., per Clima assai caldo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 7: Malabuferso, che la regïone Tien di Fizan sotto continua estate.
Definiz: § III. Estate di san Martino, dicesi a Quelle poche giornate di bel tempo, e alquanto calde, che sogliono essere in novembre, prima o dopo la festa di S. Martino. –
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 145: Osserverai di spiccar le marze quando appunto abbiano cominciato a muovere: il che fanno talora nei dolci e mansueti autunni, e come sogliamo chiamare nell'estate di san Martino.