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1) Dizion. 5° Ed. .
INFERNO.
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INFERNO.
Definiz: Add. Lo stesso che Infernale; ma è voce della poesia.
Dal lat. infernus. –
Esempio: Dant. Purg. 1: Chi v'ha guidati? o chi vi fu lucerna, Uscendo fuor della profonda notte Che sempre nera fa la valle inferna?
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 19: E così fa la valle inferna nera; cioè piena d'ignoranzia, e intendente a le cose terrene.
Esempio: Mart. L. Op. 146: O buon fratel di Giove, Re de le inferne piagge, Dèh! manda eterno sonno a gli occhi miei.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 5: Rivolge gli occhi a quella valle inferna, E quando vede ec.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 172: Come la madre addolorata sente Di Proserpina sua l'inferno onore, Resta ec.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 58: Però che di Giudea l'iniquo donno Con veneni e con succhi aspri e mortali, Più dell'inferna Stige e d'Acheronte, Torbido fece e livido ogni fonte.
Esempio: E Tass. Rinald. 5, 63: Ma il Paladino.... Ciò si sdegna di far, perchè non crede, Che divin Nume in sè quell'or nasconda Ma spirto aereo e dell'inferna sede.
Esempio: Pindem. Poes. 388: Chi, chi ti loderà ne' campi inferni?
Esempio: Leopard. Paralip. 8, 32: Scritto portando delle valli inferne Lo spavento negli occhi e nella fronte.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 120: Or voi stanche di grida e di flagelli, Onde tutta sonò la valle inferna, Volgete i passi agli oblïati avelli, Atroci dee dalla memoria eterna.
Definiz: § I. E conforme al senso latino, trovasi per Inferiore, in contrapposizione di Superno. –
Esempio: Marchett. Lucrez. 369: Allor che pe' gran monti altre sopr'altre (le nuvole) Si stanno accumulate, e le superne Premon l'inferne immobili, ec.
Definiz: § II. Inferni, in forza di Sost., trovasi per Luoghi infernali, nel senso pagano. –
Esempio: Vill. F. Vit. 2: Quello (Claudiano) che fu generato nel pelusiaco Canopo, il quale colla superna musa canta gl'inferni, ec.