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1) Dizion. 5° Ed. .
MEDIETÀ
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Dizion. 5 ° Ed.
MEDIETÀ.
Definiz: Sost. femm. Astratto di Medio. L'esser medio tra due termini; Stato, Condizione, Qualità, o simile, tramezzante tra due estremi o due opposti; detto anche di cose morali; ma è voce di uso non frequente.
Lat. medietas. –
Esempio: Speron. Op. 4, 182: Seguita che come virtù essa (l'amicizia) sia medietà tra due estremi.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 432: Speculativamente essa (una certa scuola teologica) annulla.... ogni stato di medietà morale nella condizione viatrice e retributiva dell'uomo, affermando che tutto è vizio negl'infedeli, tutto è colpa nei peccatori, ec.
Definiz: § I. Si usò per Metà di checchessia, e più specialmente parlandosi di quantità o valore. –
Esempio: Guidicc. Op. M. 2, 91: Si contenti metter in persona del figliuolo tutta questa vacante (cioè la prebenda vacante), o se caso viene che moia, riservata la medietà di pensione a me.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 192: Per essere piccola e non principale moneta, ma battuta per servire ad un'altra che valeva la metà del danaio, da questa metà e medietà fusse così chiamata medaglia.
Definiz: § II. E Term. dei Matematici. Si usò per Proporzione o Proporzionalità, di specie qualsivoglia, fra tre grandezze omogenee, o fra tre numeri. Onde si disse Medietà aritmetica, La proporzione aritmetica continua; Medietà geometrica, La proporzione geometrica continua; Medietà armonica, La proporzione armonica. –
Esempio: Varch. Tratt. Proporz. Ded. 1: Per non aver notizia delle proporzioni e medietà, nelle quali, come ben pensate, consiste tutta la forza del giuoco, non è mai venuto fatto ad alcuno di voi di poterlo ritrovare.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 13: La proporzionalità arimmetica continua è, quando tre o più grandezze omogenee differiscono tra di loro per uguali differenze; cioè quando, essendo tre, la differenza tra la prima e la seconda sia uguale alla differenza tra la seconda e la terza; e questa più frequentemente si chiama medietà arimmetica.
Esempio: E Viv. Tratt. Proporz. 14: E questa [proporzionalità] per lo più dicesi medietà geometrica.
Esempio: Riccat. I. Op. 2, 457: Di grandissimo profitto (erano) il trattato della sezione determinata, come altresì i luoghi piani ed i conici dello stesso Apollonio, aggiunti i luoghi solidi d'Aristeo e quelli di Eratostene detti alle medietà.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 2, 208: Se le differenze (di tre termini) stanno nell'istessa proporzione, che stanno gli estremi, dicesi medietà armonica, v. g. 12. 8. 6, nella quale i due estremi 12 e 6 stanno in proporzione dupla, come stanno le differenze 4 e 2; e questa medietà armonica contiene pure le consonanze.